Il blog del Coniglio Timoti

Il Parco Nord in visita al reparto pediatrico dell'Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo

Finalmente dopo un lungo periodo di pioggia oggi a farci strada lungo il nostro cammino c’è un bel sole incastonato in un meraviglioso cielo blu.
Al nostro arrivo ci attendono Vittoria, Francesco, Noemi e Gimmy.

I quattro ragazzi sembrano all’inizio non molto propensi a darci confidenza, nonostante questo pian piano riusciamo a rompere il ghiaccio e scopriamo con sorpresa che ognuno a modo suo frequenta il Parco, senza sapere della presenza di uffici che si occupano proprio della sua vita e attività.

Oggi propponiamo l’attività iniziata la scorsa volta con Erika. Mettiamo al centro del tavolo tante immagini rappresentanti alberi e chiediamo ai ragazzi di scegliere quella che a loro piace di più e di scrivere su un foglio le loro impressioni.

Tutti trovano subito l’albero che fa per loro, e iniziano riempire il foglio con i loro pensieri.

19NovembreA

19NovembreD

Alla fine dell’attività qualcuno, però, non è disposto a leggere agli altri il proprio manoscritto, chiediamo di poterlo pubblicare senza abbinare alla storia il loro nome.

Manteniamo la promessa e riportiamo qui di seguito i piccoli frammenti di anima che i nostri amici hanno voluto regalarci:

albero dei frutti

L’albero dai frutti.

“Questo albero rappresentato da diversi frutti mi trasmette serenità, gioia e allegria dovuti anche alla vivacità di questi frutti e alla loro combinazione. Ognuno di loro nasconde un significato.”

albero ghirigoroso

L’albero celtico

“Mi trasmette la felicità, quella felicità che non ho più da un bel po’”

casasullalbero

La casa sull’albero

“Crearsi una casa ovunque è uguale a crearsi un riparo ovunque. Crearsi una felicità ovunque, un amore ovunque, un posto dove poter mettere al sicuro i propri sentimenti, le proprie fantasie, le proprie idee”

Alla prossima settimana!!!

Giada e Simona

Anche oggi la pioggia ci fa compagnia durante la nostra passeggiata verso l’ospedale Bassini
Al nostro arrivo troviamo un gruppetto di ragazze… Erica, Sara, Debora, Veronica e Desireé.
Per oggi abbiamo pensato ad un attività sul senso dell’olfatto. Abbiamo portato con noi alcune piante essiccate e spezie nascoste in sacchettini di garza.

L’olfatto è il senso perennemente attivo. E’ legato alla nostra parte ancestrale, a periodi primordiali. E’ connesso con il sistema limbico, deputato alla regolazione dei nostri affetti ed in particolare con l’ippocampo, ovvero la zona dei ricordi e della memoria.
Non possiamo non utilizzare l’olfatto, anche se la vita moderna vede un utilizzo maggiore del senso visivo.
L’Olfatto può essere definito per questo un senso troppo spesso dimenticato. E’ il senso legato alla sopravvivenza, ai ricordi, alla memoria, all’emozioni e all’identità.

Oggi vogliamo dare più spazio a questo senso, cominciando ad utilizzarlo in modo più consapevole attraverso un gioco.
Invitiamo a chiudere gli occhi e a lasciarci inebriare dagli odori e scopriamo insieme cosa si nasconde in questi sacchettini di garza.

IMG 0494

A turno ciascuno prende un sacchettino e cerca di capire di quale pianta si tratti.
E’ interessante osservare come ad ognuno ogni odore trasmetta una sensazione diversa, a chi piacere e a chi qualche volta disgusto.

IMG 0499

Che cosa abbiamo scoperto oggi:

–  La cannella, spezia presente nelle nostre cucine… usata molto spesso per la preparazione dei dolci.
Ma non solo la cannella è un ottimo rimedio per riscaldare e rafforzare lo stomaco, ottima cura contro le malattie dovute al freddo.

– L’eucalipto, diifficile da individuare… ma è quella che a sentirla, insieme alla menta ci trasmette subito una sensazione di freschezza e possiamo proprio dire ” ci apre il naso!” . La sensazione è proprio giusta, le foglie di eucalipto infatti possono aiutarci per contrastare le infezioni polmonari, l’asma, l’influenza, la febbre. Ha proprietà balsamiche.

– La lavanda, ci ricorda il profumo degli armadi. E’ infatti utilizzata moltissimo come profumatore degli ambienti, ma è molto efficace anche per chi soffre di mal di testa e per chi ha bisogno di ritrovare un po’ di serenità.

– La menta piperita, la più semplice da individuare. Può essere usata per il raffreddore ed ha un’azione energetica e tonica.

– Lo zenzero, il  suo odore ci trasmette subito una sensazione di pizzicore e frizzantino. Lo zenzero è un fantastico rimedio nei casi di digestione difficile, prosciuga l’umidità nello stomaco e combatte insieme alla sua alleata cannella il freddo.

…e tanto altro ancora…

IMG 0498

Alla fine del percorso chiediamo alle ragazze come hanno vissuto quest’esperienza olfattiva. Si dimostrano tutte entusiaste di essersi messe in gioco e di aver sperimentato un nuovo modo di sentire.
L’attività si conclude con una simpatica riflessione sui ricordi legati agli odori e di come spesso un profumo o anche una “puzza” siano in grado di farci rivivere un momento vissuto in passato o ricordarci persino una persona.

La stanza delle attività è ora un miscuglio di profumi diversi.

Alla prossima settimana!

Giada e Simona

Sotto una battente pioggia ci dirigiamo verso l’ospedale Bassini.

Al nostro arrivo veniamo accolte con entusiasmo da un simpatico bimbo nella  stanza dei giochi.

Nella saletta dei più grandi ad attenderci troviamo Erica.

Ci presentiamo e spieghiamo l’attività del pomeriggio.

Questa volta abbiamo pensato ad un lavoro di scrittura creativa.

Mostriamo ad Erica diverse immagini di alberi e le chiediamo di sceglierne una sola.

Bassini2 a

Erica sceglie l’immagine di un albero celtico stilizzato. La invitiamo a scrivere la storia di quest’albero lasciandosi trasportare da quello che esso le trasmette…

Al termine del laboratorio di scrittura ci lascia la sua storia. La riportiamo qui di seguito per condividerla con voi…

Bassini2 c

“C’era una volta, tanto tempo fa, una famiglia di maghi. In questa famiglia c’era una tradizione molto particolare: al primogenito si tramandava un piccolo seme nero, lucido e di forma ovale.
Naturalmente il seme era magico, e chi lo riceveva doveva custodirlo come un tesoro.
Un giorno, un giovane mago appartenente a quella famiglia andò a stabilirsi alla corte del re, che gli aveva chiesto protezione e in cambio gli avrebbe dato una degna dimora e vari terreni.
Il giovane mago, che era anche custode del seme magico, era molto potente, e serviva il re come meglio poteva.
Un giorno decise di piantare in uno dei suoi terreni il seme magico, perchpè credeva che il suo potere dovesse essere usato, altrimenti tramandarlo di generazione era inutile. Dal seme crebbe in poco tempo un albero grande e forte, ma soprattutto magico. Attorno ad esso la natura era sempre rigogliosa, l’erba non seccava mai. Il mago era molto fiero del suo albero, e gli riservava più cose e attenzioni possibili; in cambio l’albero esaudiva ogni suo desiderio.
L’albero era anche in grado di curare ferite e malattie di chi lo toccava e non poteva essere tagliato, bruciato o abbattuto.
Ogni primavera produceva fiori meravigliosi e profumati, fiori diversi tra di loro che non si erano mai visti sulla terra.
In autunno perdeva le foglie, ma i rami spogli emanavano sempre energia positiva.
In inverno l’albero non seccava né gelava, oltre che magico era molto resistente. In estate, produceva frutti che solo i puri di cuore erano degni di cogliere. Le voci di quest’albero magico iniziarono a spargersi per tutto il regno, e centinaia di persone accorevano per chiedergli aiuto, eprimere un desiderio, guarire un malanno o semplicemente ammirare la sua straordinaria bellezza.
Grazie ad esso, il regno durò per molto tempo e fu prosperoso per tutta la durata della sua esistenza. Quando il regno cadde conquistato da popolazioni barbare, attorno all’albero si formò magicamente una caverna con molte gallerie e solo alcuni druidi, i più potenti furono in grado di trovarlo e usare i suoi poteri per nobili scopi. Si dice che l’albero esista ancora, racchiuso nella caverna dalle mille gallerie, e protegga ancora i discendenti di coloro che gli hanno chiesto aiuto”.

E’ bellissima questa storia, non credete?

Insieme osserviamo ancora le altre immagini e questo ci dà lo spunto per alcune riflessioni.

Bassini2 f

L’albero dei libri, cii fa pensare alla conoscenza e alla saggezza.

Bassini2 d

La casetta sul l’albero è vista come il luogo simbolico dei sogni e del costruire. Un luogo statico che crea allo stesso tempo movimento. L’albero che acoglie tra le sue braccia un rifugio che si fa casa.

Arriva presto, anche questa volta, l’ora dei saluti. Arrivederci alla prossima settimana!

Giada e Simona