Il blog del Coniglio Timoti

Il Parco Nord in visita al reparto pediatrico dell'Ospedale Bassini di Cinisello Balsamo

Quest’anno (2006) siete invitati a scrivere una lettera.
In primo luogo sono invitate le classi che partecipano alle attività del Parco Nord.
Però anche gli altri non si devono sentire esclusi!

Questa lettera – che dovrà ovviamente avere un contenuto naturalistico – potrà essere indirizzata ad un personaggio di vostra scelta (reale o immaginario).

Il Parco Nord sarà una sorta di luogo di transito della vostra lettera.
Brughillo, il suo postino, sarà colui che si incaricherà di recapitare – ed eventualmente commentare – le lettere stesse.

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Salta, 4 giugno 2006

Ciao!!!! Che bello che ci avete scritto!!! Quando abbiamo inviato la prima lettera, invitati da Carolina e Massimo a partecipare a questa avventura, avevamo tante aspettative, riguardo alle risposte di altre scuole, perciò siamo felici di poter contattarci con voi!!!!!

Sebbene alcuni di noi abbiamo antenati italiani, non sappiamo nemmeno una parola della vostra lingua, ma in ogni caso la maestra ci fa leggere le lettere in italiano, e così ci divertiamo tanto. Dopo lei ce le traduce, ma vi raccontiamo un piccolo segreto…a volte lei deve guardare nel vocabolario…

Sembra che la nostra scuola sia simile alla vostra perchè anche noi abbiamo un grande giardino con alberi per giocare e rilassarci (i maschi giocano tanto a calcio, la nostra grande passione… chi vincerà questo mondiale? Sapete una cosa? Siamo molto contenti perché a scuola ci lasceranno guardare le partite che la nazionale argentina giocherà durante l’orario di scuola!!!!).

Quanto è bella la vostra città!!! Peccato che sono chiuse tante industrie… perché è successo? Questo fatto non diminuisce la quantità di posti di lavoro? Noi non abbiamo tante industrie qui, la nostra è una provincia piuttosto agricola e ci sono allevamenti di bestiame, adesso “la nostra grande industria” è il turismo!!!!

Ma le nostre città hanno qualcosa in comune, dal punto di vista storico: la nostra provincia e città hanno partecipato alla difesa delle frontiere a nord del nostro paese nelle lotte per l’indipendenza dai conquistatori spagnoli. L’hanno fatto con poche risorse, più che altro il coraggio dei “gauchos” a cavallo. Sapete cosa sono i “gauchos”?

Abbiamo ricevuto altre lettere, ma quella in cui si descrive meglio il Parco è la vostra, sembrava come se lo stessimo vedendo davvero!!!! Mentre la maestra ci raccontava quello che voi dite del parco nella lettera, ci immaginavamo di correre lì, respirare quel aria pulita di cui parlate, e la maestra ci ha detto che forse quando saremo uomini e donne potremmo andare li e ricordare questo giorno!!! Magari!!!!

Anche qui ci sono posti meravigliosi dove l’aria è pulitissima, non c’è ancora tanto inquinamento, ma le nostre leggi non proteggono troppo… ci chiediamo come saranno le cose nel futuro??

Il 28 febbraio quando voi eravate andati al parco la temperatura era di 2.7°C … invece qui stavamo morendo del caldo… e ricominciava la scuola dopo le vacanze d’estate…

Da noi non c’è un parco come il Parco Nord, ma ci sono altri posti più piccoli dove andiamo a cercare del materiale per studiare (foglie, pezzi di rami, fiori, frutti, ecc.).
Il giardino della nostra scuola è molto grande, e ci sono tanti alberi e altre piante.

Ma anche qui nel nostro paese ci sono gravi problemi ambientali: uno nella nostra provincia è l’intenso disboscamento che insieme alle forti piogge, provocano frane, piene dei fiumi, ecc…; in un’altra provincia si sta per aprire una grande fabbrica di carta, con il rischio di inquinamento di un fiume e la città che è vicina. Si sta parlando molto, ma non si fa troppo…

Siete tornati al parco? Sarà già stata primavera, vero? Sarà bellissimo!!! Ci racconterete come è stata la esperienza di tornare e vederlo così diverso? Riuscite anche ad inviarci delle foto?
Quando ci scriverete ancora, speriamo sia presto, ci inviate l’indirizzo postale della vostra scuola, così vi inviamo delle cartoline della nostra terra, così vedrete quanto è bella!!! Ci sono dei posti magici, dove l’aria è pulita e i colori ti fanno sognare!!!
Vi inviamo anche noi abbracci e cari saluti a tutti, ragazzi e professoresse!!!!

È un vero piacere contattare gente del “vecchio mondo”, per sapere delle loro vite e soprattutto la loro natura!!!
Ciao a tutti!!!! E se vedete Brughillo, salutatelo, noi qui l’abbiamo già conosciuto!!!!, anche lui ha attraversato l’oceano!!!
Alla prossima!!!

I ragazzi del terzo anno della Scuola Belgrano di Salta (Argentina)

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Salta, 4 giugno 2006

Ciao a tutti!!! Prima di tutto vorremmo chiedere scusa per non aver risposto prima, ma alla nostra maestra a volte manca il tempo perché è molto impegnata.
Sapete che nelle scuole di Salta è molto dificile trovare classi con 18 alunni come le vostre? Qui arrivano a 40 alunni per aula!! Nella nostra ci sono 30!

Ci è piaciuta tantissimo la vostra lettera, è molto bello avere notizie di ragazzi che vivono così lontani da noi, e le cose che fanno a scuola. Sono anche belle le foto perché ci fanno vedere la scuola, le aule, ecc. noi pensiamo che le aule sono simili a quelle nostre, ma che bel cortile!!! E voi siete fortunati ad avere il trampolino e la piscina!!!!

Un’altra cosa che ci ha raccontato la maestra è l’orario della scuola, perché noi qui entriamo alle 14.00 e ce ne andiamo alle 18.15, quindi facciamo il pranzo in casa, ma ci immaginiamo che sarà molto divertente mangiare insieme ai compagni di classe, non è vero?

Ci è piacciuto tanto che ci abbiate raccontato la vostra visita al Parco, specialmente perché abbiamo sentito, attraverso di voi, tante cose nuove sui funghi. Tanti di noi non li abbiamo visti mai in natura. Ci sono in alcuni posti vicini, ma noi non andiamo in gita molto spesso!!! Li vediamo soltanto nel supermercato!!!

La maestra Patricia ci ha raccontato come sono, li abbiamo disegnati e abbiamo cercato informazione nei libri. Alcuni dei nostri compagni conoscevano solo quelli dei cartoni animati! È molto interessante sapere che alcuni sono velenosi per gli umani ma non per gli animali! Grazie di questa informazione!

Sapete un’altra cosa? La Direttrice della nostra scuola ama la biologia, e dice che la natura è il suo grande amore… e quando ha letto la vostra lettera è rimasta affascinata del fatto che bambini di quell’età studino cose del genere. Ha detto di fare i complimenti alla maestra Alessandra!

Noi non abbiamo un posto come quello per studiare la nostra natura (o meglio, ci sono posti, ma sono piutosto lontani della città) ma lo facciamo lo stesso con altre risorse… nella nostra scuola ci sono grandi alberi, alcuni molto vecchi altri non tanto, ed è in questo giardino che noi raccogliamo materiali per dopo analizzare in classe: foglie, insetti, rami, frutti, ecc.

Questo mese stiamo imparando diversi tipi di suolo, e le risposte dei semi in ogni uno di loro. Abbiamo dei piccoli cassetti, con humus e sabbia, li abbiamo portati a scuola per vedere cosa sucede… ; una delle nostre compagne ha messo troppa acqua nel suo… la maestra ci ha detto di osservare il risultato… sarà possitivo?

In questo periodo siamo in autuno… ma è un po’ stranno, perché il caldo non vuole andare via!!! E alcuni alberi stano faccendo ancora le gemme, incredibile, no? Ma siamo in una zona abbastanza calda, quindi il caldo è naturale per noi (a volte d’estate abbiamo 41 gradi!!!!).

Sapete che anche noi, come voi, siamo riusciti ad osservare, un giorno girando il girdino della scuola, i tronchi dove gli insetti vivono e fanno le loro gallerie? La maestra dice che sono architetti!!! Che ne pensate?

Un messaggio per Marco Mazzei… lo sai che a Buenos Aires c’è un attore (molto bello tra l’altro e le ragazze muoiono per lui) che si chiama Fabian Mazzei? Sarà un tuo parente?

Va bene, vi salutiamo alla prossima volta. Speriamo che nella prossima lettera ci racconterete la vostra esperienza al parco in maggio (nella lettera diceva che sareste tornati al parco in quella data). Potete anche inviarcii l’indirizzo postale della scuola?, vorremmo inviarvi una cartolina della nostra terra così vedete quanto è bella!
A presto cari amici! Saluti da questa terra lontana che ospita tanti italiani!!! (Lo sapevate? )

Ciao a tutti i ragazzi e le maestre!!!
I ragazzi della Scuola Belgrano

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Per i bambini di Salta
Api – Pulcini – Topolini – Pesciolini Materna Marconi (Cinisello Balsamo)

Ciao

siamo i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia Marconi di Cinisello Balsamo (sez. A-B-C-D).
Ci chiamiamo: Anais, Enrico, Simone, Daniel, Giada, Denise, Cristian, Samuele, Marina, Emma, Paolo, Ivan, Michael, Matteo, Melisa.
La maestra ci ha letto la vostra lettera e abbiamo visto che la vostra scuola è bella e carina e che imparate tante cose con la vostra maestra Patrcia.
Un giorno vorremmo venire a trovarvi; anche la nostra scuola è bella ed è formata da 4 sezioni che prendono il nome degli animali: Api, Pesci, Pulcini, Topolini.
Qua ci divertiamo tanto, facciamo le gite e le maestre ci insegnano tante belle cose della natura.
Il nostro giardino è grande, ci sono tanti alberi, le panchine e i giochi.
Adesso da noi è quasi finita la primavera e sta per iniziare l’estate, gli alberi sono ricoperti di foglie verdi che ci fanno tanta ombra.
Perchè fa caldo.
In giardino noi giochiamo sullo scivolo, a nascondino, a mamma e figlio, a prenderci, e costruiamo le casette con i mattoni di plastica.
Tra un po’ andremo alla scuola primaria e impareremo a leggere e scrivere e incontreremo bellissime e bravissime maestre.

Il Parco Nord è molto grande, infatti quando siamo andati Massimo e Laura ci hanno portati nel bosco.
La prima volta abbiamo raccolto le foglie, la seconda ci hanno fatto camminare con i piedi scalzi sul cippato (pezzetti di legno), sui tronchi degli alberi tagliati e sulla paglia.
Massimo inoltre ci ha detto che Brughillo è ammalato e che ha la brughillite. Quindi noi dobbiamo cercare il modo per poterlo guarire.
A proposito, volete sapere che animale è?
E’ un bruco con le ali.
Laura invece ci ha raccontato la storia di “Cucciolo e Brughillo”.
Adesso siamo alla fine del nostro anno scolastico e tra un po’ di giorni andremo in vacanza a divertirci: al mare, in montagna, al lago e in campagna.
Comunque vi invitiamo a guardare su internet i nostri lavori.
Gruppi della scuola laterna: Pulcini-Api e Topolini-pesciolini.
Sicuri di una vostra risposta vi mandiamo un grosso ciao!!!!

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Per Brughillo
3b Elementare piazza Costa (Cinisello Balsamo)

Caro Brughillo

coma va là al Parco Nord?
Quando eravamo andati a fare la ricerca, e con te Brughillo, sei stato sempre accanto a noi e alle maestre. Alida e Sarina e ai bambini.
Abbiamo mangiato con te, giocato con te.
Tanti bacioni.
Silvestro.


Caro Bruco Brughillo

vorrei tanto vederti e toccarti perchè è tanto tempo che non ci vediamo.
A me sembra che tu hai finito di studiare, quindi lavori, giusto?
Che lavoro fai?
Spero che tu abbia trovato il lavoro che ti piace molto, cioè di trsformarti in farfalla e di volare sui fiori.
Io mi chiamo Gianluca C. e vado alla scuola Costa 3b. Mi piace la matematica e l’italiano … ma non mi piace molto studiare.
Il mio compleanno è il 12 giugno ma lo festeggio l’11 e ci saranno tantissime persone e amici.
Ciao ci vedremo e spero che starai bene per sempre.
Arrivederci.
Gianluca.


Caro Brughillo

vorrei che aiutassi Talpa Ofelia a ritrovare i suoi occhiali rosa con le lenti spesse, spesse, e richiudere tutti i buchi fatti da Ofelia.
Così potrà ritornare la vita com’era una volta, tutti rilassati senza buchi, perchè con tutti quei buchi non si vivrebbe bene.
Ciao.
Matteo.


Caro Brughillo

lo so che sei da solo, solo che bon ci puoi essere vicino, io e i miei amici ti vogliamo molto bene e ti vorremmo vedere da vicino e ti vorrei portare un regalo solo perchè tu ti nascondi sempre.
Un bacione.
Giorgia.


Caro Brughillo

sono così contenta di venire a trovarti al Parco Nord per vedere com’è cambiato il Parco da dicembre e anche per vederti perchè a dicembre non c’ero.
Arrivederci.
Francesca.


Caro Brughillo

quando verremo il 7/6/2006 rispetteremo la natura così:
– non butterò neanche una carta per terra
– non strapperò nemmeno una foglia dagli alberi
– non scaverò buche
– non romperò i rami dagli alberi più bassi
– non romperò fiori
– non strapperò l’erba
Così faremo tutti.
Tanti saluti.
Davide.


Caro Brughillo

spero che in questo momento ti stia divertendo molto.
Anch’io mi sto divertendo tanto a scriverti una lettera molto simpatica e carina.
Da quando mi sono fatta il tuo timbro mi hai messo tanta allegria e gioia.
Brughillo, visto che sei un bruco la prossima volta che veniamo a trovarti ti porteremo tanta insalata.
Saluti
Assunta.


Caro Brughillo

mi ricordo quando sono venuta a dicembre al Parco Nord, dove ci hanno fatto un timbro sulla mano proprio di te.
Mi ricordo che siamo andati a fare gli esploratori della natura, poi la nostra guida ci ha raccontato una storia su di te.
Poi noi avevamo fatto delle regole sulla natura e le abbiamo scritte su un cartellone.
Noi ci eravamo divisi in piccoli gruppi e siamo entrati nel bosco: abbiamo trovato muschio fluorescente, dei funghi bianchi, una radice che sembrava un tubo, delle foglie appese come pipistrelli.
Caro Brughillo ora è l’ora di lasciarti.
A presto dalla tua amica
Annalisa.


Caro Brughillo

mi ricordo quando siamo andati al Parco Nord a fare i piccoli scienziati, a ispezionare il bosco e a trovare dei frutti e cose nuove.
Io spero che non piova quando torneremo al Parco.
Mi ricordo quando la nostra guida ci ha timbrato sul palmo della mano il tuo simbolo per nominarci esploratori.
Spero che quando saremo di nuovo al Parco Nord ti farai vedere e non avrai paura di noi.
A presto
Samuele.


Caro Brughillo

perchè non ti fai vedere? Ti vergogni che non sei come gli altri bruchi?
Non ti devi vergognare perchè tutti sono diversi come me.
Sono il più grande e sono straniero, a me piace proprio perchè sono diverso.
Domenica sono andato con gli amici e abbiamo giocato tutto il giorno.
Se noi fossimo tutti uguali il mondo sarebbe monotono.
Saluti.
Igor.


Caro Brughillo

come stai?
Spero tutto bene perchè laggiù ci sono tante foglie e alberi che ti coprono e chissà dove sarai quando ti verrò a trovare e anche che cosa stai facendo. Spero che quando arriverò potremo fare tante altre cose belle, come l’altra volta perchè l’altra volta mi sono divertita tantissimo perchè insieme abbiamo costruito una storia bellissima.
Ci vediamo tra poco e ci divertiremo tantissimo
Gessica.


Caro Brughillo

io ti vorrei vedere ma non lo se ti vedrò forse cerdo di no.
Io abito a Cinisello Balsamo però la via è Corridoni e ti vorrei dire che ti verrò a trovare forse un giorno, lo sai sei un bell’animale.
Io sono Ilenia che ti ho scritto questa lettera e te la lascerò. Ti voglio bene, ciao Brughillo, spero che ti piaccia molto questa lettera.
Un bacio.
Ilenia.


Caro Brughillo

mi ricordo quando siamo venuti al Parco Nord che abbiamo fatto gli scienziati.
Il 14 dicembre quando abbiamo fatto gli scienziati, ci siamo divertiti un sacco.
Speriamo che ci divertiamo anche questa volta, e che il tempo sia bello.
Saluti.
Jacopo.


Caro Brughillo

ti volevo chiedere se il bosco è cambiato tanto dalla prima volta che l’abbiamo esplorato.
Lo sai che mi manchi tanto?
Ricordi quando siamo diventati tuoi esploratori?
Il tuo timbro era bellissimo solo che ora mi è andato via, però ti voglio bene lo stesso.
Saluti dalla tua amica
Veronica.


Caro Brughillo

come va al Parco Nord, ci sono tanti boschi, tanti frutti e tanta erba verde e tanti alberi.
Ci sono uccelli belli.
Saluti.
Andrea.


Caro Brughillo

ti ricordi quando sono venuto a dicembre al Parco Nord, dove hanno fatto qualcosa al mio amico.
Ciao Brughillo, ricordati che oggi vengo da te… ciaooo.
Diego.


Caro Brughillo

ti ho pensato per molto tempo e spero che ci divertiamo e spero che c’è molto verde e non piove, e quindi che c’è molto sole e spero che ci farai il timbro sulla mano.
Sharon.


Caro Brughillo

da dicembre il bosco sarà cambiato: le foglie saranno più verdi, i fiori saranno sbocciati.
Io vedo molti papaveri: rossi, bianchi, rosa… Mi sa proprio che anche tu ne vedi molti in giro, perchè ne sono sbocciati tantissimi.
Ieri sono andato a pescare e mi sono ustionato una spalla perchè c’era molto sole.
Spero che tu ti senta bene come me e spero anche che quest’estate ti divertirai con i tuoi amici bruchi.
Arrivederci .
Micaela.


Caro Brughillo

ti faccio tanti auguri, hai visto che è arrivata la primavera?
Sono spuntati i fiori? Penso di sì e anche le foglie sugli alberi.
Ci sarà anche più gente nel Parco Nord, che va in bicicletta, corre, gioca a calcio, e sui pattini.
Spero tuttavia che non ci saranno carte per terra.
E’ dal 14/12/2005 che non ci vediamo, una volta uscirai dalla tua tana, almeno potremo parlare tra noi e tutta la 3b.
Ciao Brughillo,
Ci rivedremo il 7/6/2006.
Filippo.


Caro Brughillo

Cinisello Balsamo – 22 maggio.
ci troviamo al Parco Nord. Ti vogliamo bene e tutti ci teniamo tanto ad incontrarti.
Domani mattina andremo alle scuole del Parco Nord a fare le prove di canto ma penso che tu sarai a dormire.
Però non ti dimenticheremo mai.
Speriamo infatti di vederti il 7 giugno quando verremo proprio per te.
Saluti .
Mattia.


Caro Brughillo

mi ricordo quando sono venuta a dicembre al Parco Nord, dove ci hanno fatto un timbro sulla mano proprio di te.
Mi ricordo che siamo andati a fare gli esploratori della natura, poi la nostra guida ci ha raccontato una storia su di te.
Poi noi avevamo fatto delle regole sulla natura e le abbiamo scritte su un cartellone.
Noi ci eravamo divisi in piccoli gruppi e siamo entrati nel bosco: abbiamo trovato muschio fluorescente, dei funghi bianchi, una radice che sembrava un tubo, delle foglie appese come pipistrelli.
Caro Brughillo ora è l’ora di lasciarti.
A presto dalla tua amica
Annalisa.

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Per Massimo
3a Elementare via Passerini (Milano)


Caro Massimo

Come stai?
noi stiamo bene, è bello come hai raccontato le nostre esperienze al Parco.
A scuola la Lori ci ha spiegato che tu hai parlato della giornata della Cesari, ci puoi spiegare cosa significa?
Aspetto una tua risposta.
Ciao da Fabio.


Caro Massimo

ma perchè sul foglio che ci hai mandato via internet, quello del 8 aprile 2005 c’è scritto “la giornata della via Cesari” e non della via Passerini?
Noi siamo della via Passerini della classe3a.
Però sei stato lo stesso bravo a mettere in internet i fogli con le cose che abbiamo fatto al boschetto del Parco Nord con anche le foto di quando lo facevamo.
Grazie per averci scritto queste cose Massimo.
Silvia .


Caro Massimo

ma perchè hai scritto nel foglio dell’8 aprile scuola della via Cesari e non Passerini?
Noi siamo della via Passerini!
Sei stato bravo Massimo a farci le relazioni delle uscite della 2a e della 3a con le foto che tu hai fatto se hai fatto tutto questo lavoro da solo sei stato bravissimo!!!
Sara.


Caro Massimo

io sono Oleg, sono d’accordo su tutto quello che hai scritto sul foglio di seconda e terza però non sono d’accordo che abbiamo usato le forbici, come hai scritto.
Ma perchè hai messo anche le forbici anche se non le avevamo usate e se non c’erano neppure?
Sai facevano ridere da matti le cose che hai scritto a fianco dei disegni.
Oleg.


Caro Massimo

come stai?
Abbiamo letto le pagine che ci hai mandato e che sono bellissime tutte e due.
Noi però non capiamo perchè sul foglio di 2a hai scritto “la giornata della via Cesari” e che a noi “ci” ha dato un po’ fastidio.
Volevamo dirti che sei stato molto bravo a mettere in internet le relazioni veramente velocemente.
sei stato simpatico a scrivere “zappa, rastrella, tira, pulisci … cadi!
Ci hai chiamato anche giardinieri
A noi è piaciuto molto aiutare le piante che stavano soffrendo molto in quel posto veramente tremendo.
Adesso ti salutiamo.
Con affetto.
Elena.


Caro Massimo

come va?
Le piantine stanno bene?
Ho una domanda da dirti, cosa intendevi quando avevi scritto la giornata della Cesari, per favore?
Stefano.


Caro Massimo

come stai?
Abbiamo letto le tue pagine, ci sono molto piaciute.
Abbiamo dato dei titoli, il primo foglio si chiama OGGI NASCE BOSCOLANDIA e invece il secondo PULIZIE DI PRIMAVERA A BOSCOLANDIA.
Ci sono piaciute le foto.
Però non abbiamo capito perchè hai detto la “giornata della scuola di via Cesari” sai non abbiamo capito perchè, ci ha dato un po’ fastidio, ma neanche tanto.
I testi sono carini e simpatici, una delle frasi più simpatiche è “zappa, rastrella, rastrella, pulisci,.. cadi!”
Abbiamo fatto qualche rebus per il parco e per il nostro pioppo Picchiarello.
Mi è piaciuto molto aiutare le piantine che stavano soffrendo.
Saluti e bacioni.
Vale.


Caro Massimo

ti ringrazio per avermi fatto imparare come si pianta e come si puliscono le piante ma adesso ti devo fare delle domande.
Ma perchè si deve mettere per forza il concime per fare crescere le piante…?
Perchè hai scelto di fare quel lavoro?
Perchè hai deciso proprio di lavorare al Parco Nord?
Perchè avete fatto lavorare i bambini e non avete lavorato voi?
Ti ringrazio di queste risposte che mi farai.
Simone.


Caro Massimo

abbiamo letto la tua relazione e ti faccio delle domande.
Perchè di solito si mette il concime di mucca e non quello di altri animali?
Quanti anni ha il Parco Nord?
A voi piace fare la guardia forestale?
Perchè l’hai chiamata la giornata della Cesari se c’eravamo anche noi?
Perchè avete fatto un nuovo pezzo di Parco Nord?
Ti è mai capitato che un bambino di una classe che era in gita ha mai danneggiato il parco sotto i tuoi occhi?
Grazie per le risposte che mi darai e grazie che mi hai fatto imparare una cosa come seminare le piante e grazie per la relazione.
Tanti saluti.
Yuri.


Caro Massimo

io sono Simone, ho letto la tua lettera, mi è piaciuta e sono d’accordo con te per tutto, ma c’è qualcosa che non riesco a capire … sono le forbici, questo è quello che non riuscivo a capire perchè hai scritto tra gli attrezzi le forbici che non c’erano.
Bacioni.
Simone.


Caro Massimo

noi se ancora una volta venissimo al Parco aiuteremo ancora le piante?
Secondo me sì, come l’ultima volta che abbiamo tolto le erbacce alle piante piccole e grandi per aiutarle a farle sopravvivere.
Facevamo dei grandi mucchi di erbaccia quando tagliavamo l’erba secca con le zappe e i rastrelli.
Quando poi era tutto finito c’era sopra c’era sopra il telo verde con un po’ di terra e il bosco era pulito e ordinato.
Ti abbiamo scritto perchè la Lory ha trovato in internet il lavoro con la foto della 3a che tu hai fatto e noi abbiamo apprezzato tantissimo le lettere che hai fatto di 3a e 2a.
Rebecca.


Caro Massimo

il lavoro è stato pesante ma è stato divertente. Tu ti sei divertito?
Vorrei venire ancora a fare un’altra gita con te perchè mi divertivo.
Ci cediamo presto, spero.
Ho finito la tua lettera e ti farò qualche domanda.
Ma ti diverti con noi?
Quanti anni hai?
Adesso devo andare.
Engie.


Caro Massimo

come stai?
ora ti faccio un po’ di domande.
Perchè si mette il concime sulle piante?
Da quanti anni fai la guardia forestale?
Che c’è di bello a fare quel lavoro?
Perchè hai chiamato la giornata della via Cesari quando c’eravamo noi della 3a e anche la 3b di Passerini?
Ti è mai capitato che dei bambini che hai avuto siano diventare delle guardie forestali come te?
Quanti anni ha il Parco?
Bacioni
Davide.


Caro Massimo

abbiamo letto quaello che hai scritto sul sito delle nostre uscite al Parco Nord, ti faccio un po’ di domande.
Quanti anni ha il Parco Nord?
Quante piante ci sono in tutto?
Quanto è grande il Parco Nord?
Quanti anni ha il torrente?
Ciao
Luca.


Caro Massimo

ho letto la tua lettera che hai mandato, però non ho capito cosa volevi dire che è la giornata della Cesari e sono un po’ rimasta male, perchè non la via Passerini che c’eravamo anche noi?
Sei stato bravo a mettere in rete le relazioni in un tempo breve.
Ho notato che le piantine sono cresciute molto ma hanno sofferto un po’ perchè c’era freddo e l’acqua forse si raffreddava.
Vorrei fare un’altra esperienza al Parco Nord
Ciao ciao
Nawar.


Caro Massimo

ho letto la lettera della mattina del 8 aprile quando abbiamo piantato le piantine.
E’ dolce ma non capisco l’argomento della Cesari quando c’eravamo anche noi di via Passerini.
Ti vorrei dire che questa parte non la capisco proprio.
Ciao
Alex.


Caro Massimo

io vorrei chiederti perchè avete deciso di fare questa bella iniziativa di piantare il boschetto e perchè non avete fatto lavorare le persone del Parco Nord, ti chiedo questo non per dirti che era noiso.
Infatti se anche io fossi stato una persona del Parco Nord sarei stato anch’io d’accordo di far lavorare i bambini ma per fargli imparare qualche cosa sulle piante.
E’ questo il motivo per cui abbiamo piantumato noi?
Oppure c’è qualche altro motivo per cui avete fatto lavorare noi bambini?
Riki.


Caro Massimo

io sono Raffy, a me tutto quello che hai scritto (di 2a, di 3a) è andato molto bene.
A me sono piaciute molto anche le foto con sotto le scritte.
Massimo, ma non si usa molta acqua per le piante?
Avevo dimenticato qualcosa e ho da farti ancora domande.
Quante piante sono vissute dove le abbiamo piantate?
Quante piante sono morte?
Molti saluti da Raffy per Massimo.
Ci vediamo
Raffy.

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Per vari personaggi
1d Media Marconi (Cinisello Balsamo)

Al Parco Nord

Una mattina come tutte le altre siamo partiti per andare al Parco Nord. Eravamo pronti, incappucciati e coperti come eschimesi.
Arrivati al Parco Nord abbiamo trovato Massimo che ci ha portato in un boschetto vicino all’Istituto Parco Nord; era tutto ricoperto di neve, eravamo sotto 0°C, tremavamo come foglie, allora la prof ci ha dato del the caldo.
Dopo un momento di gioco abbiamo cominciato a cercare foglie, fiori e bacche.
Abbiamo portato da Massimo tutte le foglie recuperate; dopo essere stati divisi in gruppi per dividerle lui ci faceva vedere una foglia e noi dovevamo portargli la nostra identica. Dopo che le abbiamo classificate abbiamo cominciato a giocare con la neve. Intanto la prof incartava le foglie nel giornale.
Siamo tornati a scuola 20 minuti prima del suono della campana.


Gent.mo Signor Sindaco

noi quattro alunni vorremmo raccontarle la giornata del 28/11/2005 trascorsa al Parco Nord.
Il tempo e il clima non erano dei migliori: il termometro misurava -1°C e nebbia, neve, ghiaccio, brina hanno quasi totalmente reso bianco il paesaggio.
Eravamo tutti ben coperti, proprio perchè prevaleva gelo polare, nonostante le nostre bevande calde contenute nel termhos ci avessero poco riscaldato.
la guida, per imparare a riconoscere le foglie della stessa famiglia ci ha divisi in 4 gruppi, ognuno dei quali doveva raccogliere tutti i tipi di foglie che trovavamo nel determinato spazio di bosco
Queste erano:

Ci ha chiesto poi di portare quelle che sembravano dello stesso tipo da lui, insegnandoci così che che alcune che sembrano uguali non sono parenti.
Alla fine abbiamo fatto una pausa, giocando a palle di neve.
E’ stata davvero una bella esperienza.
Cordiali saluti.

Marco, Alica, Giada, Martina


Cara maestra Donata

sono la sua ex alunna Tamara.
le scrivo perchè le voglio raccontare la mia esperienza vissuta con i miei nuovi compagni al Parco Nord il 28/11.
Sono arrivata a scuola tutta “imbottita” ed emozionata.
Mi sono venute in mente le nostre esperienze divertenti, belle ed emozionanti.
Siamo partiti un’ora dopo, perchè la nebbia, troppo fitta ci impediva il “passaggio”.
Durante il cammino (visto che un giorno prima aveva nevicato) ci siamo presi a palle di neve (ovviamente non ascoltavamo i prof.)
Arrivati al Parco Nord mi ha colpito il paesaggio e la tranquillità.
Il suolo era ricoperto di neve bianca e attorno c’era una nebbia “pallida”, spenta e dominante.
Eravamo sotto i 0°C, ma non eravamo preoccupati per il freddo, perchè ci divertivamo con la neve.
Siamo giunti a destinazione un po’ più tardi (ma in verità non ce ne fregava niente).
Il nostro punto di arrivo era uno spazio riservato alle osservazioni degli alberi e delle foglie, sopratutto delle foglie.
La guida, prima di farci iniziare, ci ha spiegato varie regole come quella di non gridare…
Prima di tutto i prof ci hanno diviso in 4 squadre, poi la guida ci ha dato la prima consegna: raccogliere più foglie possibili, però di diverso tipo.
Cominciammo subito, andammo ingiro per il boschetto riservato a cercare foglie e anche frutti.
Io ovviamente mi sono punta subito, ma visto che avevo le mani congelate, non sentivo il dolore.
Dopo queste ricerche ci siamo presi 10 minuti di pausa giusto per mangiare.
Dopo di che la guida ha detto ad ogni gruppo di esporre le proprie foglie, dicendo di raggruppare le foglie uguali e di provare (a scuola) a dare dei nomi ad esse.
Dopo quest’avventura ci siamo presi a cannonate di palle di neve come degli scatenati.

Affettuosi saluti
Tamara

Saluta i tuoi alunni!!!

Tamara


Cari Luca Bizzarri, Paolo Kessisoglu e Alessia Marcuzzi

seguiamo i vostri programmi.
Noi volevamo parlarvi della nostra uscita al Parco Nord (sappiamo che non ve ne frega niente).
Con un termometro abbiamo misurato la temperatura dell’aria e, dopo aver visto che era sotto zero (-2) ci siamo un po’ scoraggiati, però abbiamo deciso di compiere lo stesso la nostra missione.
Abbiamo scritto i vostri nomi con la neve.
Poi la nostra guida ci ha fatto raccogliere foglie varie e con esse abbiamo decorato le scritte dei vostri nomi.

P.S.: potete salutare in diretta la class 1d, scuola marconi – Cinisello Balsamo (MI)?

Tanti saluti dai vostri fans

Luca, Simone, Dario

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Per Brughillo
Classe Gialla Materna via Cesari (MIlano)

Noi bambini della classe Gialla sappiamo che sei un amico di Annamaria … la ragazza che ci ha accompagnato nel bosco …
Speriamo che tu sia guarito!
Ora ti raccontiamo cosa abbiamo fatto l’altro giorno con Annamaria.
… siamo entrati in un bosco, dove c’erano tante foglie secche … anche l’erba era gialla e un pochino anche verde.
c’erano le cortecce degli alberi per terra e il bosco era pieno di rami secchi.
Alcuni alberi erano spezzati e su alcuni tronchi c’era il muschio …
Poi ci siamo sdraiati sul prato e guardavamo il cielo.
Abbiamo fatto anche un gioco: abbiamo abbracciato il tronco di un albero e dovevamo stare in silenzio per ascoltare i rumori del bosco.
Su alcuni alberi c’erano delle casette per gli uccellini.
Nel bosco abbiamo raccolto dei TESORI.
Ci siamo messi in fila indiana e siamo entrati nel bosco… Annamaria ci ha detto che dovevamo entrare nel bosco con occhi e orecchie grandi e bocca piccola e chiusa.

Brughillo! Ti immaginiamo con la faccia da bruco e il corpo trasparente. Ecco alcuni dei nostri disegni del tuo viso con il corpo di vari animali.

 

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Per la terra
Classe Lillà Materna via Cesari (MIlano)

Oggi ognuno di noi aveva il suo “mucchietto” di terra.
Abbiamo sentito un forte odore di terra bagnata di bosco (ci sembrava di essere ancora a giocare nel bosco).
Abbiamo un po’ giocato con la terra, l’abbiamo toccata … era un po’ morbida e un po’ ruvida, piena di rametti, c’era qualche sassetto, qualche semino, foglie secche rotte, alcuni pezzetti di corteccia e anche un pezzo di fungo secco con un po’ di muffa, anche dei vermicelli.
– … posso scrivere sulla terra con un legnetto
– … io con un sasso
– … io sto facendo il sole
– … il faccio il minestrone più buono del mondo
– … io la pizza

Adesso guardiamo il nostro mucchietto di terra con la lente d’ingrandimento. Vediamo:
– ci sono più sassolini e i legnetti sono più grandi
– nelle foglie si vedono tanti buchi, anche le “righine” sono più grandi
– i legnetti sottili sono enormi
– guardando bene si vedono dei vermiciattoli che si muovono
– alcuni di noi non hanno il vermicello
– la terra è rotondina
– io ho “sdraiato” la terra, ma non c’è il verme
Le maestre hanno raccolto i vermi, li hanno messi in un contenitore con la lente d’ingrandimento, così tutti abbiamo potuto osservarli.
Abbiamo poi portato la terra nel giardino della nostra scuola.

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Per il Parco Nord
1d Media Breda (Sesto San Giovanni)

La gita di fortuna

Abbiamo fatto una gita
il venerdi aveva nevicato
e per tre settimane aveva durato
Un po’ di terra era fangata
e io
saltavo sul ghiaccio
Or dunque dovevamo annullare?
No, perchè la gita si doveva fare
Per fortuna non abbiamo annullato
perchè abbiamo imparato
da voi
a noi

Giuseppe


Un episodio che mi è rimasto in mente dell’uscita al Parco Nord è stato quando io, Mirko, Daniel ed Enrico eravamo persi nel bosco di spine.

La guida disse alla nostra classe di andare a raccogliere tante foglie di diverso tipo.
La prof divise la classe in piccoli gruppetti di quattro o conque ragazzi; il mio gruppo formato da: me, Mirko, Daniel, Enrico e Giuseppe ci siamo avventurati dentro quel boschetto, a nostra insaputa pieno di spine.
Avevamo raccolto tante foglie di diversi tipi.
Dopo qualche minuto, io, Mirko ed Enrico abbiamo deciso di avventurarci ancora più dentro il boschetto, che conteneva tanti tipi di foglie.
Peccato che dove eravamo capitati, c’erano tantissime spine.
Ad un certo punto vediamo arrivare Daniel, che stava cercando foglie insieme a Giuseppe.
Dopo un paio di minuti la prof ci disse di tornare.
I nostri compagni si precipitarono dalla prof, ma io, Daniel, Enrico e Mirko non riuscivamo ad uscire.
Dopo qualche minuto abbiamo trovato una via d’uscita.
Mi sono accorto però che il sacchetto che conteneva le foglie si era bucato e le foglie erano andate tutte perse!

Valerio


Appena arrivati al Parco Nord una nostra compagna si era avvicinata ad una fontana, ma nell’avvicinarsi è scivolata.

Elena si era avvicinata per aiutare la nostra compagna e ha trovato dei cristalli di ghiaccio attaccati alla fontana. Che belli!
A noi è piaciuto quando, in compagnia delle nostre compagne, siamo andate a raccogliere le foglie. Ci sembrava di essere delle giardiniere!
Oppure quando abbiamo prelevato la terra, anche se era un po’ difficile perchè c’erano tantissime radici spesse, sassi grossi e alcuni lombrichi.
A me ha divertito molto quando stavamo ritornando a scuola e c’eravamo fermati per riposare.
Alcuni miei compagni si divertivano a scivolare su una lastra di ghiaccio. Ad un certo punto però il ghiaccio stava incominciando a rompersi e ad uscire dell’acqua, finchè non si è rotto..
Intorno però era rimasto un po’ di ghiaccio ed Elena si era avvicinata, ma per sua sfortuna è scivolata bagnandosi tutta!
Io mi sono divertita quando al ritorno tutti i maschi a Viviana gli tiravano le palle di neve.

Elena e Viviana


Il giorno 7 febbraio siamo andati a Parco Nord e abbiamo incontrato un signore.

Dopo siamo andati a raccogliere foglie per analizzarle e abbiamo preso dei campioni di terra.
Esaminando e andando ad osservare le scoperte c’erano delle pozze di ghiaccio. Mi ricordo anche che dei maschi stavano scivolando sul ghiaccio e Mirko per sbaglio aveva fatto cadere l’acqua delle sua bottiglia sul ghiaccio e lui è scivolato ed è caduto.
Dopo il divertimento il signore ci aveva detto di ammirare la terra a scuola.
Ci sono piaciute tutte le scoperte che abbiamo fatto.

Rob, Giuseppe, Federico

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Per Brughillo
3d Elementare piazza Costa (Cinisello Balsamo)

Caro Brughillo

è passato del tempo dalla prima volta che ci hanno parlato di te ed è giunto il momento di scriverti. Come stai? Ricordiamo ancora la nostra passeggiata autunnale al Parco Nord e la meravigliosa esperienza di quel giorno.
Quando siamo venuti a casa tua avevamo un compito: cercare tante cose e poi sceglierne alcune strane. Sai cosa abbiamo trovato?
Abbiamo trovato
Muschio a Stella
Muschio Magico
Fungo Nero
Bacca Scura
Legno Largo
Gambo Storto
oggetti che hanno stuzzicato la nostra fantasia.
A proposito conosci la storia inventata da noi in quel momento? abbiamo voluto inviartela.

” Un uccellino del Parco un giorno chiama il Guardia Parco Nordino; è molto triste perchè i suoi bei prati sono sporchi di rifiuti. Nordino ha con sè un talismano: il Muschio a Forma di Stella che dona volentieri al piccolo uccello per portargli fortuna.
Dal talismano come per magia si libera un arcobaleno che poi si trasforma in un meraviglioso uccello. Il grande volatile porta I due amici nel bosco davanti a cinque oggetti strani e misteriosi.
Nordino sceglie per primo un Muschio Magico ma con disappunto si trasforma in un brucone. Anche l’uccellino sceglie un oggetto: il Fungo Nero. Ed oplà diventa un merlo scuro scuro!
Forse meglio usare la Bacca Scura e per fortuna in una nuvola di stelline il guardiaparco si ritrasforma.
Stavolta Nordino sceglie Legno Largo ed ecco la magia giusta. I rifiuti scompaiono dal prato.
Passa poi all’amico uccellino l’ultimo oggetto magico: Gambo Storto così che anche lui possa tornare quello di prima e volare felice sul suo prato pulito”.

Ecco perchè ci chiediamo se i ragazzi che passano per il parco si comportano bene.
Ci auguriamo di sì. Ma Nordino con te noi abbiamo camminato tanto per venire a esplorare l’ambiente in cui vivi ma tu hai la casa su un albero. Sei un folletto.
Se vorremmo conoscere tutti i tuoi amici animali e la tua magica famiglia?
Abbiamo cercato di tutto nel parco: funghi, licheni, muschio, radici, rametti, fusti, erbette varie, ma di te nessuna traccia.
A noi piace molto la natura e vorremmo ritornare per vedere tanti tipi di piante e semi vorremmo condividere con te altri momenti per riprovare tante gioie e per scoprire tante meravigliose differenze dopo il riposo invernale.
Tutti noi compagni di classe vorremmo vedere le lucciole di sera.
Vorremmo dormire per una notte sull’erba per provare emozioni guardando il cielo stellato a contatto con la natura.
Brughillo tu sicuramente ci osservavi quando siamo entrati nel boschetto e prendevamo appunti per vedere se eravamo bravi. Anche una maestra ha sentito che ti muovevi tra gli alberi.
Caro Brughillo ci hai fatto sentire il cuore della natura e scoprire tante cose anche come gli animali dormono e mangiano.
Chissà come si comportano di quando al parco non c’è gente e non ci sono rumori.
Ci piacerebbe che tu ci facessi incontrare uno scoiattolo o un coniglio selvatico e che ci spiegassi come vive il cervo di cui abbiamo sentito tanto parlare.
Siamo emozionati al solo pensiero di venire da te sicuramente prima che la scuola finisca, forse il sette giugno.
Chissà forse tu ci starai aspettando e allora a presto per imparare ma anche per sognare e per fantasticare.

Ciao Brughillo
A presto

Duir

Che ci fosse qualcosa di strano avrei dovuto capirlo subito…

L’albero era lì, sul foglio, lo avevo abbozzato senza troppo pensarci, con tre foglie pendenti ad indicare che lì, nel disegno, era autunno, e che tutte le foglie sorelle se ne erano già volate lontano.

Massimo raccontava di sue nuove idee per le uscite nel parco, e io passavo già ad un secondo scarabocchio… una farfalla …

… Ma guardando ora Massimo, ora la carta…non era sembrato che una foglia sventolasse?
Impossibile…cioè…un disegno!

I discorsi continuavano, un telefono squillava…e una foglia…volava via! Ma come..?!?
Allontanando il foglio, guardandomi intorno per capire se altri si fossero accorti della stranezza, decisi che ero solo molto stanca, e che gli occhi a volte fanno brutti tiri.

Il foglio rimase nascosto sotto altri fogli, preso, messo in un sacchetto, finì con tanta altra carta nella mia macchina…una specie di seconda casa per me, dove le cose si accumulano, spariscono, e poi all’improvviso e con sorpresa ricompaiono, se hanno la fortuna di sopravvivere al mio cane, che, quando rimane ad aspettarmi in macchina ogni tanto le sgranocchia.

E così, dimenticato il disegno, quando mi ricapitò in mano non ci feci molto caso. Era ancora un buon foglio di carta, in gran parte ancora non scritto e quindi utile per prendere appunti.

Il suo destino fu di essere riempito di date e numeri…solo che…
…solo che le foglie nel frattempo si erano staccate, l’inverno era passato…e ora i rami erano costellati di minuscole gemme verdi!

All’inizio non ci feci caso…poteva essere uno dei tanti alberi disegnati…ma quando le gemme cominciarono a schiudersi, e si aprirono piccole tenere foglie…mi ricordai del primo disegno e della sua stranezza…e qualcosa un po’ meno dello spavento e un po’ più della calma prese il sopravvento.

Ma cosa fare? A chi dirlo?
Decisi che in un mondo dove gli alberi disegnati si animano potevo anche chiedere consiglio al saggio Brughillo, amico misterioso delle uscite con le classi del parco, amico che vive chissà dove, che nessuno ha mai visto, che molti pensano non esista.

Così scrissi una lettera, la indirizzai semplicemente a “Brughillo, via del bosco” e la portai ai piedi del Grande Olmo, albero magico, misterioso e unico.

Il giorno dopo la busta non c’era più.

Attesi uno, due, tre giorni…ecco, mi dicevo, che qualcuno l’aveva raccolta, letta, fattosi quattro risate…e poi buttata.
Certo dovevo ancora imparare…mai smettere di credere nella magia.

Erano passati sette giorni e rientravo dopo un’ uscita con una classe…il vento soffiava forte, e alcuni rami in alto scricchiolavano pericolosamente…forse per questo all’inizio non me ne accorsi…
…qualcuno mi stava chiamando…dalla parte più fitta tra gli alberi.
Dicendo a me stessa che non era prudente, che era meglio tornare in cascina, che era tardi, che avevo fame, mi ritrovai nel mezzo del bosco…su un sentiero mai fatto…in un luogo mai visto…

La voce parlò: “eccoti arrivata, ti sei fidata, brava.
Sono Brughillo, mi puoi vedere perché credi in me…molti adulti non possono, solo quando sono bambini molto piccoli… poi è come se sugli occhi calasse un velo, e io, le fate, gli animali parlanti, il canto degli alberi…tutta la parte magica del mondo…non esistiamo più.
Per i più fortunati invece io sono reale…vi accompagno, vi consiglio, viaggio con voi! Visito il vostro mondo, e di tanto in tanto torno nel bosco. Oggi sono tornato per te.

Quello che ti ha turbato…il disegno…è la prova che tu puoi ancora sentire una voce che in realtà non ha suono.
Ciò che hai visto è il ricordo del foglio di carta: è quello che è stato, un bell’albero che cresceva, che fioriva, che passava gli inverni, e che un giorno è stato tagliato per essere trasformato in carta e in stuzzicadenti.
Ora stai pensando che sia triste…che non sia giusto, ma è nell’ordine delle cose, nell’ordine che gli esseri umani danno alle cose.
Ma gli alberi lo sanno, hanno pazienza, sanno perdonare…
…l’importante è che ci siano persone che sappiano vedere i ricordi di un semplice pezzo di carta, e che lo sappiano valorizzare…così è un po’ più facile accettarlo, per gli alberi e per noi, abitanti tra gli alberi. Spiegalo a tutti quelli che puoi, e sarà già qualcosa più di niente.”

Sparì, il bosco tornò il mio bosco, il sentiero quello che conoscevo…

Da allora, per ogni foglio che mi capita in mano e su cui nasce un albero, mi piace immaginare sia proprio il ricordo di quello che il foglio fu…

E con il mio lavoro, parlando degli alberi, e degli animali e degli essere magici che ci vivono intorno, e che purtroppo non vedo più con gli occhi da bambina, spero sempre che quello che faccio li valorizzi, e che sia comunque qualcosa più di niente…e voi? avete voglia di aiutarmi?

Il simpatico Brughillo del Parco Nord Milano risponde e recapita le vostre lettere…

Un giorno lontano, uno strano animale decise di intraprendere un viaggio, in cerca di una nuova casa. Il suo nome era Brughillo.

Non sappiamo da dove Brughillo partì, né il motivo che lo spinse a partire, ma sappiamo che attraversò mari, pianure e montagne.

Giunse a Milano, qui non trovò né alberi né animali, ma incontrò il fiume Seveso, un fiume strano, diverso dai limpidi fiumi che conosceva. A lui chiese un aiuto per cercare una nuova casa e un luogo per dissetarsi.

Il Seveso gli disse di proseguire lungo le sue sponde:”Cammina fino alla cima della Montagnetta, e da lì osserva il cielo. Ascolta il vento e segui le nuvole, ti indicheranno la strada”.

Brughillo seguì le indicazioni del fiume e si ritrovò nel luogo indicatogli, attorno a sé non vedeva altro che rifiuti. Tutto questo lo intristiva molto, non capiva come gli uomini potessero vivere senza godere della bellezza della natura.

Brughillo ascoltò il vento e, seguendo le nuvole, arrivò fino al grande Pioppo.

Qui incontrò solo pochi animali ai quali iniziò a raccontare la sua storia.

Raccontò del suo bel parco, di quanto fosse pulito e ricco di alberi e di animali di ogni genere.

Gli animali furono colpiti dal racconto di Brughillo e, colmi di entusiasmo, cercarono di convincere gli uomini ad aiutare la natura ad “esplodere”.

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Guardate un po’ come mi hanno disegnato i bambini della classe 2c della scuola Elementare Giovanni XXIII di Cusano Milanino.

Sono bello, vero?

Il Brughillo nel taschino

Non so voi ma io ci penso spesso…soprattutto in inverno e soprattutto se piove, soprattutto se le cose intorno mi vanno un po’ storte e soprattutto quando ho voglia di fare le valigie e partire.

Ci penso e mi convinco sempre più che qualcuno, da qualche parte, lo possa fare davvero, sul serio, e magari anche per lavoro e magari da migliaia di anni e magari all’insaputa di tutti, tranne di me è ovvio…

Giorno ventoso, cielo grigio pioggia, testa dolorante, starnuti sparsi…
Ah questi acciacchi proprio non ci volevano… il medico mi ha consigliato di prendermi un periodo di riposo “assoluto”: “potrebbe iscriversi a uno di quei viaggi per pensionati sulla costiera ligure, l’aria del mare fa così tanto bene” mi ha detto dopo l’ultima visita.

E che non lo so che l’aria del mare fa proprio bene? Io che di secondo e terzo e quarto nome faccio “Marino, Mediterraneo, Egeo”?
Questi giovani…credono che noi vecchi siamo nati già vecchi, e invece io che vecchio lo sono diventato dopo parecchi anni, non mi sento per niente pronto per la pensione “Aurora”( con tutto rispetto per la pensione Aurora)….il mio zaino a spalla è sempre sotto il letto.

Ma parlavamo di mare, e già mi si riempiono i polmoni di iodio, il mare più bello che ricordo è questo: un mare blu, profondo e inquieto, che non si lascia “addomesticare” da ombrelloni e turisti dell’ultima ora, un mare selvaggio e selvatico, che profuma di mirto e ti graffia i piedi e le gambe con i suoi scogli neri, resti del borbottio di un vulcano mai spento.

Pantelleria Cala Pantelleria Faraglione
Pantelleria Cala Pantelleria Giro Isola: cala

Il mare più bello che ricordo si ama o si odia, non ti permette di scegliere, o ti tuffi o rimani a riva; è una mare incostante, come le sue scogliere, che al primo colpo di maestrale si gonfia e sbatte contro tutto e tutti per poi tornare a distendersi più mansueto di prima.
Forse sarà così perchè circonda un’isola, “la perla nera del mediterraneo”, o forse sarà così perchè a volte anche al mare prendono degli attacchi di Brughillite, e allora spinge le sue onde  il più lontano possibile in cerca di avventure….un mare del genere mi assomiglia, forse è per questo che mi piace tanto.

Non voglio dirvi dove si trova, però ecco qualche indizio: se vedete all’orizzonte l’arco di un elefante siete sulla giusta rotta….anche se nei viaggi veri a volte è meglio perdere la strada, Brughillo ne sa qualcosa….i taschini,si sa, a volte possono essere anche bucati.

Al prossimo viaggio.

Il Nonno

Giardiniere

Il silenzio, si sa, è cosa bella.
Siete d’accordo?

Sì, certo, è bello parlare, urlare, fare rumore, cantare.

Per esempio a carnevale quando ogni pazzia è permessa.
Oppure a scuola quando la maestra o la professoressa si assentano per qualche minuto.

Il silenzio di cui voglio parlarvi è qualcosa di particolare: è lo stare ad ascoltare ogni piccolo rumore che provenga dall’ambiente circostante o dall’interno di te stesso.
Che so, magari lo stomaco che brontola …

… Un po’ di anni fa il mio lavoro era quello del giardiniere. Sapete cosa fa un giardiniere, vero?

Cura, fa nascere e crescere le piante. Cerca di creare qualche bel giardino, taglia i prati, pota i rami delle piante, annaffia le aiuole e tante altre cose.

Forse una cosa però non la sapete: il giardiniere, mentre svolge il suo lavoro, deve stare in attento ascolto di ciò che lo circonda.
Il vento che muove i rami, gli animaletti piccoli e grandi che vanno avanti e indietro, l’acqua che penetra nel terreno, il rumore degli attrezzi che lavorano …

Anche le stagioni hanno i loro rumori: l’autunno con le foglie che cadono silenziose (non avete mai sentito il loro rumore?), l’inverno con il rumore della neve, la primavera con il cinguettio degli uccelli, l’estate con il brusio delle cicale e la voce del caldo sole sulla pelle (anche questa è una voce, cosa credete!).

Era inverno, entro nella grande serra con ampie mura e larghe vetrate. Fa freddo, ma dentro alla serra la temperatura è accettabile.
Indosso la tuta da giardiniere, quella con la pettorina e il grosso taschino.
Frugo dentro al taschino per prendere il coltello affilato che uso per tagliare i rami e preparare le talee …e sento qualcosa o qualcuno che mi morsica un dito.

Ahia! – dico in silenzio. Chi è stato!?

Sento anche un rumore come di movimento, di strofinio contro la tela della tuta.
Appare un personaggio strano, piccolo, con un grosso naso (o almeno mi sembra un naso).

Non capisco se sia un animale o qualcosa di strano, assolutamente mai visto qui, nei dintorni.

Non parla, ma emette uno strano suono.
Con sé ha un piccolo biglietto. Prendo una lente, osservo il piccolo pezzo di carta e leggo:

“BIGLIETTO DA VIAGGIO” – PROVENIENZA: AMSTERDAM (OLANDA).
Ora capisco! E’ arrivato insieme al mucchio di bulbi (tulipani, narcisi, giacinti) che sono arrivati una settimana fa dal paese, appunto, dei tulipani.

Leggo ancora:

“POSTINO DI CRONO”.
Ma sì! Crono, il Tempo. Lui è il postino del Tempo, colui che porta i messaggi non solo nello spazio ma anche nel corso del Tempo.

Infine leggo “BRUGHILLO”. Penso sia il suo nome!

Beh, è simpatico! Si muove sempre, però facendo silenzio. E’ curioso.
Si aggira continuamente tra le mie piante che attendono la primavera per ritornare ad essere belle e rigogliose.

Il giorno dopo noto che Brughillo sta frugando in mezzo all’edera. Cosa avrà visto? E’ molto preso da questa cosa. Sembra una pista! Un lungo filo verde, lungo, lungo, … Ogni tanto si vedono delle strane linguette chiare, piccole, che spuntano dal lungo filo. Le annusa, sembra che abbia un po’ di paura.

Il filo, che altro non è che un ramo particolare, ora si mette a salire su di un tronco. Si arrampica, e con lui Brughillo.
Fino ad un buco, un piccolo foro su di un pioppo. Brughillo si sistema dentro alla cavità. C’è spazio all’interno, una specie di casa. Brughillo si guarda soddisfatto attorno.
Sì, c’è un po’ di sporco, ma con qualche ora di lavoro si può rimettere tutto a posto.
Questa casa sembra deserta, per cui Brughillo decide infine di occuparla.

Si accorge che lo sto guardando. Tira fuori la sua testolina dal buco – le sue antenne sono ricoperte dal muschio. Mi guarda con i suoi occhini e mi saluta.

Fino al prossimo attacco di BRUGHILLITE.

La storia del Cucciolo di Querciavecchia
Cucciolo

Spesso mi domando se i bambini di oggi conoscono la strana storia che gli abitanti del Bosco di Querciavecchia si tramandano ormai da generazioni e generazioni: la storia di come il Cucciolo scoprì di essere quello che era, e di come fece quello che decise di fare…

Tutto cominciò una nitida mattina di primavera: il Cucciolo si era svegliato con l’acquolina in bocca, e in men che non si dica aveva lasciato la tana per procurarsi la colazione: eh sì perché i cuccioli che nascono nel bosco, soprattutto quelli senza mamma e senza papà come il nostro, ne devono fare di fatica per riempirsi la pancia!

Il Cucciolo aveva scoperto che in un angolo vicino al Grande Sasso Grigio erano spuntate tante rosse fragoline di bosco: mangiò e mangiò fin quasi a scoppiare e….zzz…zzz…zzz…si addormentò e…indovinate un po’?Il Cucciolo sognò, sognò animali simili a lui, tanti come non ne aveva mai visti: di come fosse bello avere una famiglia che lo avrebbe protetto dai pericoli e rincuorato nelle fredde notti invernali, mentre ora era costretto a raggomitolarsi da solo tremando…il sogno era così REALE che si svegliò di soprassalto.

“Ho deciso!”, pensò, “voglio conoscere altri animali come me, so che esistono, DEVONO esistere, altrimenti come farei IO ad essere qui?”. Subito gli balenò un’idea: “Attraverserò tutto il bosco e andrò a trovare Brughillo, il saggio guardiano che ha viaggiato in tutto il mondo, e gli chiederò aiuto. Lui saprà sicuramente dove vivono animali come me!…a proposito: ma che animale sono IO? Devo scoprirlo!”

Il Cucciolo si alzò e si incamminò trotterellando. Passò davanti alla tana del Coniglio, che si trovava sotto le radici di un vecchio albero caduto.
“Eilà!” disse il Coniglio “qual buon vento ti porta?”
“Vento di primavera, amico mio! Voglio scoprire chi sono, ma proprio non so da che parte cominciare.”
“Uhm, vediamo…” rispose il Coniglio “ se tu fossi un coniglio, avresti lunghe orecchie come le mie e riusciresti a sentire lontano lontano…io posso udire i passi della Volpe quando si trova ancora al limitare del bosco, e allora corro a rifugiarmi nella mia tana!”
Il Cucciolo ci pensò su: no, lui non aveva un udito così acuto, non poteva proprio essere un coniglio.
“Non ho le tue lunghe orecchie ma almeno non devo temere la Volpe: lei di solito ha fame di conigli, e non di cuccioli come me!”
Salutò il Coniglio e continuò la sua ricerca.

Il Cucciolo decise di inoltrarsi nella boscaglia più fitta; stava cercando di farsi strada in mezzo a dell’edera che non lo lasciava passare, quando un grosso ragno peloso gli balzò proprio sul muso!
“Ciao amico!” disse il Ragno “Qual buon vento ti porta?”
“Vento di primavera, amico mio! Voglio scoprire chi sono, mi vuoi aiutare? Per ora ho scoperto che non sono un coniglio.”
“Uhm, vediamo…” rispose il Ragno “ se tu fossi un ragno, avresti otto zampe sensibilissime come le mie…io sulla mia ragnatela riesco a sentire le vibrazioni di un moscerino che si muove in punta di piedi!”
Il Cucciolo ci pensò su: no, lui non aveva otto zampe, ma solamente quattro, e neanche così sensibili da sentire un moscerino muoversi in punta di piedi; no, non poteva proprio essere un ragno.
“Non ho le tue sensibili zampe, ma almeno non devo starmene tutto il giorno immobile aspettando che un moscerino si impigli nella mia ragnatela! Ho ben altro da fare io, e i moscerini a cena proprio non mi piacciono!”
Salutò il Ragno, che si era anche un po’ offeso, e continuò la sua ricerca.

Superata la parte più fitta e buia del bosco di Querciavecchia, il Cucciolo si ritrovò in una radura, un piccolo prato dove gli alberi cominciavano a diradarsi e i fiori potevano così schiudersi alla luce del sole…stava quasi per sdraiarsi a riposare , quando sul terreno vide un’ombra muoversi velocissima!Alzò lo sguardo verso il cielo e…o mioddio! un enorme falco stava scendendo in picchiata proprio verso di lui!
Il Cucciolo chiuse gli occhi per la paura, ma quando li riaprì il Falco era già atterrato e lo stava fissando con i suoi enormi occhi gialli.
“Non volevo spaventarti” gracchiò il Falco “mi stavo solo allenando a scendere in picchiata. Non mi aspettavo di trovarti qui, così lontano dalla tua tana: qual buon vento ti porta?”
“Vento di primavera, amico mio! Voglio scoprire chi sono, mi vuoi aiutare? Per ora ho scoperto che non sono un coniglio, e neanche un ragno.”
“Fammici un attimo pensare” rispose il Falco “se tu fossi un falco, avresti una vista acutissima come la mia…e riusciresti a scorgere dalle più grandi altezze anche il più piccolo dei topolini che cerca di sfuggire attraverso l’erba alta!”
Il Cucciolo ci pensò su: no, lui non ci vedeva così bene, e a pensarci bene non aveva neanche un paio di ali per volare; no, non poteva proprio essere un falco.
“Non ho la tua vista acuta, ma proprio non mi servirebbe: senza le ali, non saprei proprio come arrivare così in alto nel cielo, e probabilmente mi verrebbero le vertigini!”
Salutò il Falco, e continuò la sua ricerca.

Il Cucciolo era arrivato nelle vicinanze della casa di Brughillo, quandò si fermò: un grosso lupo occupava minaccioso lo stretto passaggio fra i rami che doveva ancora percorrere.
“Ehm…chiedo scusa, Lupo” disse Cucciolo con un filo di voce “stavo solo andando a trovare Brughillo.”
“Forse il mio aspetto ti ha ingannato” rispose il lupo “non volevo spaventarti, anzi, erano ore che ti stavo aspettando…qual buon vento ti porta?”
“Vento ventoso di primavera, amicone mio! Voglio scoprire chi sono, mi vuoi aiutare? Per ora ho scoperto che non sono un coniglio, né un ragno, e neanche un falco.”
“Bè, un lupo sicuramente non sei ”rispose il Lupo “io, con il mio naso potentissimo, avevo annusato il tuo odore fin da quando decidesti di metterti in viaggio, e tu invece non ti saresti mai aspettato di trovarmi qui!”
Il Cucciolo ci pensò su: no, lui non aveva un odorato come quello del Lupo, e il suo naso era diverso, più piccolo e allungato…: no, il Cucciolo non era neanche un lupo.
“Non ho il tuo odorato fino, ma non mi servirebbe: quando ho fame riesco a trovare le dolci fragoline di bosco perché ho scoperto che crescono vicino al Grande Sasso Grigio, e anche se non le vedo, mi faccio furbo e cerco meglio fra le foglie, finchè non vedo quel bel colore rosso che mi fa venire l’acquolina in bocca!”
Salutò il Lupo, e finalmente scorse la casa di Brughillo.

Brughillo viveva sulla vecchia quercia che dava il nome al bosco. “Ciao!” salutò “finalmente ci conosciamo.”.
Il Cucciolo era molto felice ed emozionato al pensiero di chiedere all’animale più vecchio e saggio di tutti quello che gli stava più a cuore.
“Sono venuto fin qui per scoprire chi sono e dove posso trovare i miei simili: strada facendo ho scoperto alcune cose: non sono un coniglio, né un ragno, né un falco e neanche un lupo”
“E’ semplice, mio giovane amico” rispose lentamente Brughillo “ so che animale sei e posso spiegarti dove trovarne altri come te…bè…ehm ehm…” Brughillo si schiarì la gola ”…tu sei un…ESSERE UMANO!”
“Un essere umano?” il Cucciolo non credeva alle sue orecchie “Proprio non ne ho mai visti…bè, a parte me naturalmente! Ma dimmi un po’: dove vivono gli esseri umani?”
“Ne devi fare di strada! Tanto tempo fa, hanno deciso di abbandonare il bosco e di costruire le città, delle enormi tane di cemento dove c’è pochissimo spazio per gli altri animali e gli alberi.” rispose Brughillo
“E io li conosco bene!” continuò “nei miei innumerevoli viaggi, sono spesso stato in compagnia di umani…io, bè, amo viaggiare nei taschini del loro cappotti!”
“Cappotti?E che cosa sono?”
“Gli esseri umani non hanno il pelo folto come il lupo o lo scoiattolo, quindi quando fa freddo si coprono con dei vestiti e dei cappotti che comprano nei negozi.”
“Comprare?” esclamò Cucciolo ”Negozi?” gli umani gli sembravano sempre più strani.
“Esattamente! Loro non cercano nel bosco il cibo e quello che serve loro come fanno gli altri animali, ma ottengono queste cose scambiandole del denaro, delle specie di pezzi di carta colorata che non si sa bene che cosa siano.”
Il Cucciolo era un po’ deluso. Non era sicuro che sarebbe riuscito ad abituarsi ad una vita del genere. Lui voleva SUL SERIO conoscere gli esseri umani, ma allo stesso tempo sapeva che avrebbe anche dovuto andarsene via da Querciavecchia per vivere in una città, e questo proprio non gli andava giù!
Doveva assolutamente trovare una soluzione…Pensa che ti ripensa, alla fine questa arrivò.
“Brughillo, posso…farti una domanda?”
“Ma certo!” sorrise Brughillo
“Io…se non ti dispiace…ecco, insomma, mi piacerebbe viaggiare con te! Vedere il mondo, e anche osservare gli esseri umani, essere il tuo aiutante! Sempre se ti può far piacere…
“Dovrei abituarmi ad avere un compagno dopo anni e anni di solitudine ma…direi che sì, si può fare!” In realtà Brughillo era felicissimo di avere un compagno di viaggio, e doveva ammettere che quell’umano era proprio simpatico!
Il Cucciolo continuò: “Urrà !Ma poi…quando vogliamo…possiamo tornare a Querciavecchia vero?”
“Certo, tutte le volte che lo vorremo.” Rispose Brughillo.

E fu così che, il Cucciolo, anzi, il Bambino, scoprì di essere un animale un po’ particolare, l’Essere Umano, ma allo stesso tempo molto simile agli altri abitanti del bosco come il Coniglio, il Ragno, il Lupo e il Falco.
Visse tantissimi anni viaggiando in lungo e in largo con Brughillo: quando si stancavano però, tornavano a Querciavecchia, chiamavano tutti gli animali e si riunivano per raccontare a tutti le meraviglie che avevano conosciuto durante l’ennesimo viaggio intorno al mondo…

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Ciao a tutti! Ne approfitto di questi giorni di tranquillità (eh si, perchè da quando ho cominciato a viaggiare con Brughillo non sto un attimo fermo!) per presentarvi la mia casa: il bosco di Querciavecchia. Dovete sapere che  quando torno a casa sono strafelice! Non che il mio lavoro di viaggiatore-osservatore-curiosatore del mondo non mi piaccia, anzi, lo ADORO ma…quando finalmente riascolto LA VOCE DEL BOSCO, con i cinguettii degli uccelli ma anche con i suoi silenzi, con le foglie che frusciano e le lumache che strisciano….bè, qualche lacrimuccia di commozione ogni tanto mi scende!

Voi mi direte: come fare per raggiungerlo?
Bè, questo…diciamo che solo gli amici fidati degli abitanti del bosco conoscono la strada…e io, che sono il Cucciolo e abito a Querciavecchia, non vedo l’ora di conoscere nuovi amici….quindi cosa aspettate a farvi avanti?

A PRESTO!

Il Cucciolo

Salta

Siete curiosi?
Io credo che in fondo tutti lo siamo.

Quando vediamo cose strane prima o poi ci viene da chiedere “perché?”
A me capita spesso, e inoltre voglio documentare tutto!

Perciò vado sempre in giro insieme alla mia macchina fotografica, fedele compagna di avventure, a dare la caccia alle cose strane che ci sono in natura sopra gli alberi o sotto i sassi, su in montagna giù in pianura, a piedi o a cavallo… e se trovo qualcosa di particolare, certo, voglio sapere perché è cosi!
E parlando di cose strane… io sono argentina (non è che io sia la cosa strana… o forse si?), e siccome nel mio paese c’è tanto di natura, anche vicino alle città, ci sono tante cose strane e belle da vedere e documentare!.

Anni fa, quando ero ancora all’università, ho trovato, in campagna, dei bei grossi alberi, ma un po’ particolari… sembravano molto vecchi, perché erano molto alti, con una chioma strepitosa, piena di fiori bianchi.
Ma è stato il loro tronco ad attirare la mia atenzione…era… come dire… gonfio! Sembrava proprio che avessero bevuto tutta l’acqua della pioggia… e ce l’avesse ancora nella “pancia”, e poi la corteccia era piuttosto liscia, grigia ma tutta piena di spine nere grandi come una noce, e molto appuntite. Ho fatto le foto di rigore… ma volevo sapere il nome di quest’albero e il perchè di questo tronco così… spinoso e gonfio!.

Allora sono andata a trovare una mia amica scienziata all’Università, una scienziata un pò particolare lei… sempre tra le piante e gli insetti, una di quelle persone che non ha mai gli occhiali nè i capelli al suo posto, tanto che a volte sembra di avere delle piante sulla testa… ma… forse ce le ha davvero! Lei arrivava sempre in classe con il suo camice bianco (più o meno), il cui taschino è sempre pieno di matite e … chi sa che altre cose!
E tirava fuori un quaderno che aveva le foglie tutte rotte e piene di scritte strane. Le sue lezioni erano le più belle perchè ci raccontava sempre storie strane sulle piante e sugli alberi che ci sono nella mia provincia.

Mi ha detto che questo albero si chiama “yuchan” (una parola aborigena) o “palo borracho”, cioè palo ubriaco, perché sembra che abbia bevuto tanto vino e sia rimasto con la “pancia” gonfia.
Ma mi ha detto anche che qualcuno le aveva raccontato un’altra storia…
Tanti anni fa in una grande pianura di quelle che ci sono nel mio paese, c’era un albero, molto alto con questa chioma grandissima e i suoi bei fiori bianchi, e sotto di lui c’era un grandissimo formicaio.
Un giorno si sentì un rumore fortissimo… le formiche si guardarono intorno e videro arrivare un animale immenso che non avevano mai visto prima!
Sembrava un orso… ma aveva il pelo molto lungo, di un bellissimo colore marrone scuro, con le zampe bianche e una coda lunga, così come il muso…
Ma un orso con la coda lunga???
E il muso lungo?
Erano così concentrate a cercar di capire che genere di animale fosse, che questo continuò ad avicinarsi.
Da vicino era ancora molto più bello!
Ma oltre al muso e la coda, aveva anche una lingua lunghissima… e certo cercò di catturare le formiche per mangiarle!
Caos!!!
Panico!!!
Allora era un orso, si, ma… formichiere!!!!
Tutte le formiche cominciarono a correre per cercare rifugio da qualche parte, ma il formichiere con quella lunga lingua raggiungeva tutti i nascondigli!!!
Alla fine scoprirono un piccolo buco nel tronco dell’albero e si nascosero tutte lì dentro… forse dentro l’albero il formichiere non ci sarebbe andato.
Così il tronco diventò molto largo, con questa forma un po’ rotonda e una parte dei suoi rami, quelli che erano appena nati, si trasformarono in grandi e appuntite spine… per accertarsi che il formichiere non si avicinasse neanche.
Certo.. spaventato e anche sconcertato, il fomichiere andò via a cercare cibo da un’altra parte dove gli alberi fossero meno “aggressivi”.
Le formiche uscirono tranquile ma il tronco del yuchan rimase con quella forma molto particolare e le grandi spine.

Questa storia mi sembrava simpatica, ma volevo certo sapere (ancora…) chi gliela aveva raccontato!
La scienziata mi disse che un giorno le arrivò una cartolina di un posto chiamato “Dragones”, nella sua provincia di Salta (in Argentina).
La inviava un tale Brughillo, e le diceva che lui era uno di quelli che non poteva stare fermo molto tempo, gli piaceva viaggiare (soprattutto dentro ai taschini) ed era stato nei posti più belli del suo paese (e anche del mondo).
Così conosceva la storia di tutti gli alberi, ma non aveva trovato mai nessuno a cui interessassero queste storie, perché adesso è più facile e divertente guardare su internet che ascoltare qualcuno che te le racconti…
Ma Brughillo aveva capito che la mia amica aveva un gruppo di studenti molto curiosi, appassionati degli alberi e delle storie, e aveva pensato di raccontare loro attraverso la loro professoressa, tutto quello che aveva imparato nei sui viaggi, se lei era d’accordo.

E certo che lo era. Brughillo non si fece mai vedere, ma tutti i mesi alla mia amica arriva una cartolina con un bel timbro tondo in cui compaiono un paio di occhi molto grandi e le antenne di qualcosa che sembra un insetto.
E c’è sempre scritta una storia di un albero o una pianta da qualche parte del mondo…
Lei la mette dentro al suo quaderno e ogni tanto ce le racconta.

Carolina

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Ciao
siamo i bambini dell’ultimo anno della scuola dell’infanzia Marconi di Cinisello Balsamo (sez. A-B-C-D).
Ci chiamiamo: Anais, Enrico, Simone, Daniel, Giada, Denise, Cristian, Samuele, Marina, Emma, Paolo, Ivan, Michael, Matteo, Melisa.
La maestra ci ha letto la vostra lettera e abbiamo visto che la vostra scuola è bella e carina e che imparate tante cose con la vostra maestra Patrcia.
Un giorno vorremmo venire a trovarvi; anche la nostra scuola è bella ed è formata da 4 sezioni che prendono il nome degli animali: Api, Pesci, Pulcini, Topolini.
Qua ci divertiamo tanto, facciamo le gite e le maestre ci insegnano tante belle cose della natura.
Il nostro giardino è grande, ci sono tanti alberi, le panchine e i giochi.
Adesso da noi è quasi finita la primavera e sta per iniziare l’estate, gli alberi sono ricoperti di foglie verdi che ci fanno tanta ombra.
Perchè fa caldo.
In giardino noi giochiamo sullo scivolo, a nascondino, a mamma e figlio, a prenderci, e costruiamo le casette con i mattoni di plastica.
Tra un po’ andremo alla scuola primaria e impareremo a leggere e scrivere e incontreremo bellissime e bravissime maestre.
Il Parco Nord è molto grande, infatti quando siamo andati Massimo e Laura ci hanno portati nel bosco.
La prima volta abbiamo raccolto le foglie, la seconda ci hanno fatto camminare con i piedi scalzi sul cippato (pezzetti di legno), sui tronchi degli alberi tagliati e sulla paglia.
Massimo inoltre ci ha detto che Brughillo è ammalato e che ha la brughillite. Quindi noi dobbiamo cercare il modo per poterlo guarire.
A proposito, volete sapere che animale è?
E’ un bruco con le ali.
Laura invece ci ha raccontato la storia di “Cucciolo e Brughillo”.
Adesso siamo alla fine del nostro anno scolastico e tra un po’ di giorni andremo in vacanza a divertirci: al mare, in montagna, al lago e in campagna.
Comunque vi invitiamo a guardare su internet i nostri lavori.
Gruppi della scuola laterna: Pulcini-Api e Topolini-pesciolini.
Sicuri di una vostra risposta vi mandiamo un grosso ciao!!!!

La nostra visita al Parco Nord

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Salta, 4 giugno 2006

Ciao a tutti!!! Prima di tutto vorremmo chiedere scusa per non aver risposto prima, ma alla nostra maestra a volte manca il tempo perché è molto impegnata.
Sapete che nelle scuole di Salta è molto dificile trovare classi con 18 alunni come le vostre? Qui arrivano a 40 alunni per aula!! Nella nostra ci sono 30!

Ci è piaciuta tantissimo la vostra lettera, è molto bello avere notizie di ragazzi che vivono così lontani da noi, e le cose che fanno a scuola. Sono anche belle le foto perché ci fanno vedere la scuola, le aule, ecc. noi pensiamo che le aule sono simili a quelle nostre, ma che bel cortile!!! E voi siete fortunati ad avere il trampolino e la piscina!!!!

Un’altra cosa che ci ha raccontato la maestra è l’orario della scuola, perché noi qui entriamo alle 14.00 e ce ne andiamo alle 18.15, quindi facciamo il pranzo in casa, ma ci immaginiamo che sarà molto divertente mangiare insieme ai compagni di classe, non è vero?

Ci è piacciuto tanto che ci abbiate raccontato la vostra visita al Parco, specialmente perché abbiamo sentito, attraverso di voi, tante cose nuove sui funghi. Tanti di noi non li abbiamo visti mai in natura. Ci sono in alcuni posti vicini, ma noi non andiamo in gita molto spesso!!! Li vediamo soltanto nel supermercato!!!

La maestra Patricia ci ha raccontato come sono, li abbiamo disegnati e abbiamo cercato informazione nei libri. Alcuni dei nostri compagni conoscevano solo quelli dei cartoni animati! È molto interessante sapere che alcuni sono velenosi per gli umani ma non per gli animali! Grazie di questa informazione!

Sapete un’altra cosa? La Direttrice della nostra scuola ama la biologia, e dice che la natura è il suo grande amore… e quando ha letto la vostra lettera è rimasta affascinata del fatto che bambini di quell’età studino cose del genere. Ha detto di fare i complimenti alla maestra Alessandra!

Noi non abbiamo un posto come quello per studiare la nostra natura (o meglio, ci sono posti, ma sono piutosto lontani della città) ma lo facciamo lo stesso con altre risorse… nella nostra scuola ci sono grandi alberi, alcuni molto vecchi altri non tanto, ed è in questo giardino che noi raccogliamo materiali per dopo analizzare in classe: foglie, insetti, rami, frutti, ecc.

Questo mese stiamo imparando diversi tipi di suolo, e le risposte dei semi in ogni uno di loro. Abbiamo dei piccoli cassetti, con humus e sabbia, li abbiamo portati a scuola per vedere cosa sucede… ; una delle nostre compagne ha messo troppa acqua nel suo… la maestra ci ha detto di osservare il risultato… sarà possitivo?

In questo periodo siamo in autuno… ma è un po’ stranno, perché il caldo non vuole andare via!!! E alcuni alberi stano faccendo ancora le gemme, incredibile, no? Ma siamo in una zona abbastanza calda, quindi il caldo è naturale per noi (a volte d’estate abbiamo 41 gradi!!!!).

Sapete che anche noi, come voi, siamo riusciti ad osservare, un giorno girando il girdino della scuola, i tronchi dove gli insetti vivono e fanno le loro gallerie? La maestra dice che sono architetti!!! Che ne pensate?

Un messaggio per Marco Mazzei… lo sai che a Buenos Aires c’è un attore (molto bello tra l’altro e le ragazze muoiono per lui) che si chiama Fabian Mazzei? Sarà un tuo parente?

Va bene, vi salutiamo alla prossima volta. Speriamo che nella prossima lettera ci racconterete la vostra esperienza al parco in maggio (nella lettera diceva che sareste tornati al parco in quella data). Potete anche inviarcii l’indirizzo postale della scuola?, vorremmo inviarvi una cartolina della nostra terra così vedete quanto è bella!
A presto cari amici! Saluti da questa terra lontana che ospita tanti italiani!!! (Lo sapevate? )

Ciao a tutti i ragazzi e le maestre!!!
I ragazzi della Scuola Belgrano (Salta – Argentina)

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Salta, 4 giugno 2006

Ciao!!!! Che bello che ci avete scritto!!! Quando abbiamo inviato la prima lettera, invitati da Carolina e Massimo a partecipare a questa avventura, avevamo tante aspettative, riguardo alle risposte di altre scuole, perciò siamo felici di poter contattarci con voi!!!!!

Sebbene alcuni di noi abbiamo antenati italiani, non sappiamo nemmeno una parola della vostra lingua, ma in ogni caso la maestra ci fa leggere le lettere in italiano, e così ci divertiamo tanto. Dopo lei ce le traduce, ma vi raccontiamo un piccolo segreto…a volte lei deve guardare nel vocabolario…

Sembra che la nostra scuola sia simile alla vostra perchè anche noi abbiamo un grande giardino con alberi per giocare e rilassarci (i maschi giocano tanto a calcio, la nostra grande passione… chi vincerà questo mondiale? Sapete una cosa? Siamo molto contenti perché a scuola ci lasceranno guardare le partite che la nazionale argentina giocherà durante l’orario di scuola!!!!).

Quanto è bella la vostra città!!! Peccato che sono chiuse tante industrie… perché è successo? Questo fatto non diminuisce la quantità di posti di lavoro? Noi non abbiamo tante industrie qui, la nostra è una provincia piuttosto agricola e ci sono allevamenti di bestiame, adesso “la nostra grande industria” è il turismo!!!!

Ma le nostre città hanno qualcosa in comune, dal punto di vista storico: la nostra provincia e città hanno partecipato alla difesa delle frontiere a nord del nostro paese nelle lotte per l’indipendenza dai conquistatori spagnoli. L’hanno fatto con poche risorse, più che altro il coraggio dei “gauchos” a cavallo. Sapete cosa sono i “gauchos”?

Abbiamo ricevuto altre lettere, ma quella in cui si descrive meglio il Parco è la vostra, sembrava come se lo stessimo vedendo davvero!!!! Mentre la maestra ci raccontava quello che voi dite del parco nella lettera, ci immaginavamo di correre lì, respirare quel aria pulita di cui parlate, e la maestra ci ha detto che forse quando saremo uomini e donne potremmo andare li e ricordare questo giorno!!! Magari!!!!

Anche qui ci sono posti meravigliosi dove l’aria è pulitissima, non c’è ancora tanto inquinamento, ma le nostre leggi non proteggono troppo… ci chiediamo come saranno le cose nel futuro??

Il 28 febbraio quando voi eravate andati al parco la temperatura era di 2.7°C … invece qui stavamo morendo del caldo… e ricominciava la scuola dopo le vacanze d’estate…

Da noi non c’è un parco come il Parco Nord, ma ci sono altri posti più piccoli dove andiamo a cercare del materiale per studiare (foglie, pezzi di rami, fiori, frutti, ecc.).
Il giardino della nostra scuola è molto grande, e ci sono tanti alberi e altre piante.

Ma anche qui nel nostro paese ci sono gravi problemi ambientali: uno nella nostra provincia è l’intenso disboscamento che insieme alle forti piogge, provocano frane, piene dei fiumi, ecc…; in un’altra provincia si sta per aprire una grande fabbrica di carta, con il rischio di inquinamento di un fiume e la città che è vicina. Si sta parlando molto, ma non si fa troppo…

Siete tornati al parco? Sarà già stata primavera, vero? Sarà bellissimo!!! Ci racconterete come è stata la esperienza di tornare e vederlo così diverso? Riuscite anche ad inviarci delle foto?
Quando ci scriverete ancora, speriamo sia presto, ci inviate l’indirizzo postale della vostra scuola, così vi inviamo delle cartoline della nostra terra, così vedrete quanto è bella!!! Ci sono dei posti magici, dove l’aria è pulita e i colori ti fanno sognare!!!
Vi inviamo anche noi abbracci e cari saluti a tutti, ragazzi e professoresse!!!!

È un vero piacere contattare gente del “vecchio mondo”, per sapere delle loro vite e soprattutto la loro natura!!!
Ciao a tutti!!!! E se vedete Brughillo, salutatelo, noi qui l’abbiamo già conosciuto!!!!, anche lui ha attraversato l’oceano!!!
Alla prossima!!!

I ragazzi del terzo anno della Scuola Belgrano di Salta

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Cari bambini

Che bello è stato ricevere la vostra lettera! Ci siamo entusiasmati tantissimo quando abbiamo letto la vostra lettera, perché ci piace tanto conoscere gente di altri paesi e che ci raccontino delle loro vite… le cose che fanno… cosa studiano…dove abitano…ecc.

Sapete che qui adesso è autunno?…. Questo anno si è caratterizzato per una stagione intensamente umida (l’estate), con tantissime piogge, che, in alcuni paesi della nostra provincia, ha provocato grandi inondazioni e tanti danni, sia all’ambiente che alla gente; questo è successo in alcuni paesi, chiamati Tartagal o Mosconi, che si trovano a 200 chilometri della città di Salta. Dobbiamo dire anche che questa stagione ci tiene un po’ spiazzati, perché si alternano giorni con temperature molto basse (per noi), 9 gradi, e altri giorni invece ci sono 28 o 30 gradi…..puff!!! fa caldo!!

Vi raccontiamo che insieme alla nostra maestra Patricia abbiamo cominciato a investigare il perché di tanti cambiamenti nel clima, e soprattutto nella quantità di pioggia caduta. Abbiamo cercato nei giornali e altri articoli di esperti nell’argomento e la conclusione è stata che la deforestazione e il taglio eccessivo degli alberi, da parte soprattutto di alcune imprese straniere, che si sono stabilite nel posto per seminare soia o grano turco, sono i responsabili di questi danni, che noi consideriamo irreversibili.

Tutto questo succede in una zona che è stata dichiarata RISERVA DELLA BIOSFERA, che si trova in un ambiente chiamato LAS YUNGAS, in questa zona esistono specie arboree autoctone di grande valore. Purtroppo questo sembra non interessare a tutti….

Cambiando argomento… sapete che nella nostra città non nevica? L’ultima volta che questo è successo è stato l’anno 2000!!! Noi eravamo molto piccoli e non ci ricordiamo molto, la maestra ci ha raccontato che nel posto dove abitate voi, che ci ha fatto vedere sulla mappa, c’è tantissima neve …. questo ci fa venire un pochettino d’invidia!!!! Perché ci piacerebbe tantissimo giocare nella neve almeno una volta!!! Riusciamo ad immaginare come vi sarete divertiti quando siete stati al PARCO NORD con la neve…. perché sicuramente Massimo vi avrà fatto anche giocare, vero? O avete solo studiato??

Vorremmo che ci raccontaste come è vivere con tanta neve…. Ci immaginiamo che ci saranno delle cose molto belle ma anche altre non tanto belle…. sicuramente sarà molto difficile fare certo tipo di coltivazioni, ad esempio… Ma come sarà bello giocare con le palle di neve …come si vede nei film!!!!

Noi qui nella nostra città non abbiamo un parco così grande come quello che avete voi a Milano, con visite guidate e una persona così gentile come Massimo che vi spiega tante cose interessanti ….ma approssimativamente a 100 chilometri della nostra città si trova il “PARQUE NACIONAL EL REY” (Parco Nazionale Il Re) dove ci sono i guardaparco, che con tanta gentilezza fanno vedere e conoscere le meraviglie della nostra natura… un’altra volta vi invieremo delle foto e altri dati molto interessanti!!!

Ah! Abbiamo visto BRUGHILLO su internet!!!!! Siamo molto curiosi ….che genere si animale è?? una formica??….vive nel parco?…….perché si chiama cosi??? una delle nostre compagne, Guadalupe, l’ha disegnato (vi inviamo anche il disegno, così vedete come l’ha fatto…speriamo l’abbia fatto giusto!!!!!

Settimana scorsa abbiamo fatto una piccola ricerca nel parco interno della nostra scuola per vedere come sono gli alberi in autunno ….. e oh sorpresa!!!!! Alcuni avevano le foglie gialle y cadevano, come è normale che sia, …ma altri stava ancora facendo le gemme!!!!!!!!!!!! come se fosse primavera!…questo sarà per il clima che è un po’ pazzo!!!!….

Qui siamo sotto un, anzi tre, eucalipto del giardino della scuola raccogliendo foglie e corteccie, e quella in bianco più alta è la maestra Patricia.

Come noi non capiamo bene l’italiano, la maestra ci ha raccontato la vostra esperienza con gli escrementi di coniglio al Parco Nord…e sapete cosa?? Solo uno dei nostri compagni ha indovinato perché le feci sono sprofondate!!!! Lui si chiama Tomas…

Adesso vi salutiamo, ed aspettiamo ancora una vostra lettera, dove ci racconterete anche i vostri nomi e mille altre cose!!!! Ahhhhh è possibile inviarci l’indirizzo postale della vostra scuola??

Grazie di averci scritto e aspettiamo che questo contatto vada avanti.
Ah! In bocca al lupo per i mondiali di calcio!!!!!!!!!!!!

Ciao a tutti!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Da questa bella terra argentina un grande saluto per tutti i ragazzi della scuola e anche per i professori!!!!!!!!!!!!!
I ragazzi della scuola Belgrano di Salta.

Le foglie in fondo sono di uno dei tipi di eucalipto che si trovano nella provincia, cosi come quelle allungate di colore viola.

Qui si vedono in primo piano i diversi tipi di foglie di eucalipto; in alto a destra, ci sono quelle del gelso, che noi chiamiamo “morera”, perchè fa le “more”; c’è anche quelache foglia di pino.

Sulla destra si vedono i pezzi di corteccia del eucalipto, e in basso (al centro dell’immagine) ci sono i frutti (due) di un albero nativo molto bello che si chiama “Jacaranda”.

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Per i bambini della scuola di Salta (Argentina)
1h Media Einaudi (Sesto San Giovanni)

CIAO A TUTTI !

Siamo i ragazzi della classe 1H della Scuola Media Statale ” L. Einaudi”.
Siamo in tutto 17 (7 femmine e 10 maschi) molto vivaci, chiacchieroni (almeno così ci dicono), ma anche simpatici. Abbiamo letto sul sito del Parco Nord la vostra lettera e abbiamo deciso con entusiasmo di rispondervi.
La nostra scuola fa parte di un istituto più grande che si chiama “Istituto Comprensivo A. Frank” e che comprende bambini della scuola materna e della scuola elementare (dai 3 ai 10 anni) e ragazzi della scuola media, come noi, dagli 11 ai 14 anni e tanti insegnanti.
La nostra scuola è molto accogliente ed è circondata da un ampio giardino con alberi dove noi possiamo giocare e rilassarci.
E’ situata in una città che si chiama SESTO SAN GIOVANNI in provincia di Milano e si trova in LOMBARDIA, nel nord dell’ITALIA.

Sesto è una città grande, con molti palazzi, negozi ed enormi centri commerciali, servizi di ogni genere e quindi tanto, tanto traffico.
Una volta era una città industriale dove si trovavano alcune delle più grandi industrie siderurgiche e meccaniche italiane; poi, quando queste sono state chiuse, è diventata una città del terziario.
E’ anche una città importante per la storia del nostro paese: ha ricevuto la medaglia d’oro per la Resistenza durante la seconda guerra mondiale.
Insomma, per noi è una bella città!!
Ma, come tutte le grandi città, con un difetto….l’inquinamento!!
Per questo l’amministrazione comunale pone da anni attenzione alla difesa dell’ambiente creando spazi verdi e tanti, piccoli e grandi, parchi.
Tra questi il “PARCO NORD MILANO” che si estende per circa 600 ettari su un territorio che appartiene a diversi comuni tra cui il nostro.
La sua ideazione risale alla fine degli anni ’60, ma solo nel 1975 venne riconosciuto dalla regione Lombardia come Parco Regionale.
Oggi può contare su 350 ettari di verde organizzati in zone boschive, radure, filari, macchie arbustive, siepi e piccoli specchi d’acqua; ci sono anche animali e uccelli come: la volpe, il coniglio, il picchio, il gufo.

Durante tutti i giorni della settimana, ma in particolare nei giorni festivi, è pieno di gente che passeggia, corre, gioca, si diverte, prende il sole, respira aria più pulita.
Per noi ragazzi è un luogo di qualità, creatività e curiosità, insomma anche un luogo per studiare divertendosi.

Ci siamo divisi in 4 gruppi ed abbiamo iniziato a raccogliere foglie, bacche, pigne, cortecce e di una pianta anche i fiori. A noi quest’attività è piaciuta moltissimo e non vediamo l’ora di poterla rifare anche perché Massimo è stato molto chiaro nelle sue spiegazioni.

Successivamente in classe abbiamo realizzato un fogliario utilizzando diversi libri per poter capire ciascuna foglia a quale albero possa appartenere. Non è stato facile, ma con questa attività abbiamo avuto la possibilità di scoprire e capire più cose, abbiamo imparato a riconoscere alcuni tipi di piante e anche a convivere meglio con la natura.

Nella vostra lettera ci dite che anche voi siete molto interessati alla problematica ambientale, che vi piacerebbe essere coinvolti nel progetto del Parco e già avete costituito un’equipe di lavoro.
Siamo molto curiosi di sapere cosa state facendo!!!
Intanto potete vedere alcune immagini relative alla nostra attività al Parco.
Presto potremo ritornarci per verificare le informazioni che abbiamo raccolto e per fortuna questa volta farà meno freddo perché è primavera e gli alberi saranno carichi di nuove foglie e forse anche di fiori.
TANTI, TANTI saluti e un abbraccio forte, forte da tutti noi e dalle nostre insegnanti!!!!
W BRUGHILLO!!!!!!! CIAO CIAO A PRESTO!!!!!

I ragazzi della 1H

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Per i bambini della scuola di Salta (Argentina)
4d Elementare piazza Costa (Cinisello Balsamo)

Ciao,
siamo la classe 4D della scuola primaria Costa di Cinisello Balsamo.

La scuola primaria è composta da 1°, 2°, 3°, 4°, 5° classe e la frequentano bambini dai 6 agli 11 anni circa.

Abbiamo letto la vostra lettera sul sito del Parco Nord con la maestra Alessandra e siamo felici di raccontarvi un po’ di noi .

La nostra classe è composta da 18 bambini: 10 maschi e 8 femmine.

Ecco i nostri nomi in ordine alfabetico:
Bacila Rodica, Bologni Luisiana, Bomba Vittorio, Bozza Andrea, Branchi Paolo, Campana Eleonora , Cogean Andrei, Colucci Fabio, D’Aloia Martina, Nicholas Farinato, Grandi Elisa, Lo Nardo Mirko, Mazza Alessandro, Mazzei Marco, Polipoli Diana, Re Giorgia,Staropoli Salvatore, Venturini Jessica.

Noi stiamo a scuola dalle ore 8,30 alle 16,30 dal Lunedì al Venerdì.

Abbiamo quattro maestre che insegnano discipline diverse: la maestra Alessandra insegna aritmetica, geografia, geometria, scienze, educazione motoria.
La maestra Clara insegna lingua italiana, storia, studi sociali, educazione musicale, educazione all’immagine.
La maestra Marilena insegna religione cattolica.
La maestra Giovanna insegna lingua inglese.

L’edificio della nostra scuola è molto grande e un po’ dispersivo . E’ composto da tre piani più il seminterrato dove ci sono la palestra ed il refettorio e dal sottotetto dove ci sono i laboratori.

Il giardino e abbastanza grande, ma non sufficiente per far “sfogare” i circa 380 bambini della scuola tutti insieme, perciò scendiamo a turni. Anche in mensa ci sono i turni: cominciano a mangiare i bambini di prima alle ore 12,15 fino agli ultimi di quinta che scendono in refettorio alle ore 13.

Una bella piscina confina con la scuola e tutte le classi frequentano una volta alla settimana un’ora di lezione di nuoto tenuta da istruttori specialisti.

La nostra scuola è vicina al Parco Nord e le maestre Alessandra e Clara due volte all’anno ci portano a fare delle esperienze con l’aiuto di Massimo, una guardia parco che ci spiega tante cose,
è paziente, ci fa giocare e, soprattutto, ci stupisce facendoci vedere e conoscere luoghi e abitanti del parco anche attraverso le loro tracce.

Volevamo raccontarvi la nostra ultima esperienza al parco con Massimo e le nostre maestre: a caccia di funghi e muffe!
Il giorno 18 di Novembre 2005 c’era il cielo nuvoloso ed una fitta nebbia ( da noi è inverno)
Siamo giunti al Parco Nord e Massimo ci ha accompagnati ad approfondire gli argomenti svolti in classe cioè i funghi e le muffe.
Gli abbiamo mostrato i cartelloni che avevamo preparato a scuola ed il materiale che avevamo portato per la ricerca.
Abbiamo raccolto varie specie di funghi: alcuni con il cappello rotondo, altri piatto, alcuni dalla forma strana, dai molti colori, grandi e piccoli, velenosi per l’uomo, ma non per altri animali.
Massimo ci ha confermato che i funghi sono importantissimi per una catena alimentare: ha
paragonato il “lavoro” di un fungo a quello di un cuoco perché trasforma le sostanze organiche in sostanze nutritive. Infatti la decomposizione della materia organica forma l’humus che si trova
nella parte superficiale del terreno ed ha un colore più scuro della terra sottostante. Abbiamo scoperto che ci sono degli insetti che vivono nel tronco degli alberi perché abbiamo visto scavato le loro gallerie e, sollevando un tronco da terra, abbiamo potuto vedere le larve di maggiolino.
Ad un certo punto siamo arrivati in un boschetto lasciato crescere spontaneamente senza l’intervento dell’uomo. Lì abbiamo osservato che molte piante erano morte o pericolanti; su una di queste,una betulla, c’erano due tane: una di picchio ed un alveare di calabroni.
Alcune piante erano così decomposte che abbiamo potuto conficcare nel tronco una paletta metallica con molta facilità, sembrava di affondare il coltello in una morbida torta.

Per finire la nostra esperienza , Massimo ci ha stampato sulla mano il timbro di Brughillo.

Come al solito l’ora di tornare a scuola è arrivata in fretta!

Vedere https://www.teleparconord.it/2005/scuole/cb_costa4d.htm

La prossima esperienza sarà in Maggio (da noi è primavera inoltrata ).
Vi faremo sapere come è andata.

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Ciao!
Ecco alcune fotografie del Parco San Martin.

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Ciao!
Ecco le nostre fotografie e le immagini della nostra classe.

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Ciao!
Come siamo contenti di iniziare da oggi questo dialogo con l’equipe di lavoro del Parco Nord e i bambini delle scuole che lavorano con voi.
Il mio nome è Patricia Pellicer, sono maestra di bambini di 7 e 8 anni che frequentano la classe terza di E.G.B. 1 (Educazione Generale di Base) nella Scuola “Belgrano”, in cui lavoro da 18 anni.
La docenza è veramente un grande amore per me e mi piacciono le sfide e le proposte nuove che questa mi presenta; perciò quando Carolina ci ha invitato a partecipare di questa avventura ho detto: Si! Avanti!

Vi racconto che la nostra scuola è molto importante in Salta, la nostra provincia (è anche il nome della nostra città). Ha una grande tradizione dato che è stata inaugurata nel 1899 da un’ idea dei Canonici Regolari di Letran (la congregazione degli Agostiniani).
Attualmente abbiamo 1700 alunni distribuiti in 5 livelli:

Livello Iniziale (da 4 a 5 anni)

E.G.B. (Educazione Generale di Base) 1° 2° 3° triennio (da 6 a 14 anni)

Polimodal – Liceo Scientifico, Classico, Tecnico, Commerciale (dai 15 ai 17 anni).

La maggior parte dei nostri diplomati prosegue all’università, e riescono ad inserirsi sia nel nostro ambito lavorativo nazionale, sia all’estero con grande prestigio (ad esempio ne abbiamo uno a Pavia!).

La nostra Istituzione si trova nel capoluogo della provincia di Salta, nella zona centrale della città.

Adesso vi racconto un pò della nostra città. Sapete che la chiamano “la linda” (la bella)? E’veramente un posto bellissimo, è situato in una valle circondata di montagne di una incomparabile bellezza naturale e varietà di colori, climi, suoli, vegetazione, ecc.
Si capisce che siamo orgogliosi della nostra provincia?

Dovete venire a conoscerela!!

L’architettura rispetta la tradizione coloniale della zona, arricchita con grandi monumenti: segno di rilevanza per la nostra regione che è molto importante nella storia del nostro paese. Nel prossimo contatto vi racconteremo qualcosa di più … se siete interessati.

Come vi ho detto prima, la nostra scuola è tradizionale come lo è anche la nostra società, che orgogliosa mostra le sue tradizioni ai turisti (gauchos, caballos, empanadas, ecc).

Adesso voglio presentarvi i principali protagonisti di questa avventura: gli studenti.
Loro sono ragazzi curiosi, attivi (troppo!), partecipativi, un po’ agitati, impegnati con le cose che piacciono loro, e questo progetto gli è piaciuto tantissimo, anche ai loro “genitori”, e vogliono cominciare a lavorare SUBITO.

Sono molto interessati alla problematica ambientale e guardano attentamente i programmi educativi (tv, internet), e anche le cose che imparano a scuola.
Ecco i nomi dell’equipe di lavoro :

Martín Specterman – Franco Galli – María Paz Carreras – Franco Balbi – Matias Rivero – Matias Herrera – Guadalupe Figueroa – Jimena Dagum – Lautaro Marocco – Micaela Castellanos – Rodrigo López Asencio – Jael Cancinos – Agustina Ovalle – Sofia Muñoz – Nahuel Dip.

Nelle foto che vi abbiamo inviato potete vedere i volti di bambini dinamici, con voglia di lavorare; potete vedere anche i posti dove lavoriamo tutti i giorni a scuola.

Ho guardato il sito del Parco Nord Milano e sono rimasta meravigliata! mi è piaciuto tantissimo, ed è molto importante che ci sia gente che lavora per educare i bambini riguardo dell’ambiente e la natura.

Noi qui, nella nostra Salta (città) abbiamo un parco un po’ piccolo, che si chiama “Parque San Martín”, è molto piccolo ma è bello comunque, vi invio alcune foto, così potete conoscerlo.

Adesso vi saluto, aspettando la vostra risposta, le vostre notizie, per iniziare così questo nostro “viaggio alla conoscenza dell’ambiente” che sicuramente sarà molto interessante!

Da qui invio tanti auguri per la gente di questo progetto

Un bacione particolare a Brughillo!!!

Un grazie anche a Massimo e alla prossima!!!!!!!!

Patricia