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E' da poco passata la ricorrenza dell' 8 marzo e, in un contesto sociale in cui non mancano certo le discussioni e i dibattiti sulle pari opportunità, l'uguaglianza fra uomo e donna, nonchè sui pari diritti che ognuno di noi dovrebbe vedere garantiti...ho realizzato come il Servizio Civile abbia rappresentato, seppur non da subito, un'importante opportunità per le donne di offrire il proprio servizio, in modo non violento, alla Nazione.

Nel 1972 viene per la prima volta permesso di prestare servizio al proprio Paese tramite l'esercizio dell'obiezione di coscienza, non tradendo così i propri ideali morali, religiosi e filosofici. Tutto questo è, però, riservato ai soli giovani di sesso maschile in obbligo di adempiere alla leva militare.

Inizialmente, dunque, si tratta di un servizio civile sostitutivo, ma sempre e comunque obbligatorio e a carattere esclusivamente maschile. Il suo orientamento, inoltre, è più quello di rispondere all'esigenza di creare un impiego ai così detti obiettori, non curandone con particolare attenzione le potenzialità sociali.

Dalle poche decine di ragazzi che vi aderiscono agli albori, si passa alle migliaia degli anni '80; di pari passo anche le Associazioni, i Comuni, le Università, le unità sanitarie locali e i servizi del terziario coinvolti moltiplicano il loro numero.

Nel 1998 l'obiezione di coscienza viene riconosciuta come un "diritto del cittadino"...ma ancora solo se uomo!

Nel frattempo, l'amministrazione di tutto ciò che concerne l'obiezione di coscienza passa dal Ministero della Difesa alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, acquisendo un Fondo Nazionale esclusivo ed indipendente dalla gestione militare.

Nel 2000 prende il via la graduale abolizione del servizio di leva obbligatoria, completata poi nel 2005: il reclutamento diviene ora esclusivamente volontario. Intanto, sempre nel 2000, viene finalmente ammesso l'ingresso delle donne nelle Forze Armate (per'altro molto più tardivamente rispetto al resto d'Europa).

Tuttavia, le ragazze che intendono comunque partecipare in modo attivo alla vita del proprio Paese, devono attendere un altro anno! E' solo con la Legge 64 del 06/03/01 che il Servizio Civile Volontario risulta aperto alle donne.

Tutt'ora quest'ultime costituiscono di fatto la maggioranza dei volontari attivi nel Servizio Civile arrivando ad una percentuale del 67% circa.

Su quattro volontari tre sono donne!!!

...sono felice di essere una di quelle!

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