1b - s.primaria via Scialoia - Milano - 17 febbraio 2012
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Venerdì mattina, per molti si chiude una settimana mentre per noi inizia una fantastica mattinata in compagnia della classe 1b di via Scialoia.
Ci incontriamo tutti in via Arezzo e prima di presentarci ci stiamo già incamminando nei prati ancora innevati del Parco Nord.
Arriviamo alla montagnetta del Parco dopo una decina di minuti di cammino, li ci separiamo dagli amici della 1a e ci disponiamo in un cerchio quasi perfetto.
Io, Ambra, e Claudia ci presentiamo e a ruota ci imitano le maestre e tutti i piccoli studenti.
Claudia spiega che oggi giocheremo a fare gli esploratori ma senza canocchiale, senza binocolo, sfrutteremo i nostri cinque sensi. il primo sarà la vista il più usato e sviluppato. Ci mettiamo in fila indiana a ci inoltriamo nel bosco con gli occhi ben aperti.
L'attenziona dà i suoi frutti: abbiamo visto un merlo, un piccione, rami, semini neri a terra, foglie, un frutto somigliate ad un riccio,un sacchetto di plastica, sassi, terra, radici, alberi, "alberi spogliati", "alberi pelati" e naturalmente neve e fango.
Ma noi esploratori curiosi vogliamo anche sentire i suoni del Parco; così chiudiamo gli occhi e spalanchiamo le orecchie. E' più difficile ascoltare, i suoni si sovrappongono e sono poco distinguibili ma il religioso silenzio ci aiuta. Sentiamo volare un aeroplano, sentiamo il suono della macchina fotografica, delle persone che parlano, dei cani che abbaiano, degli uccelli che cinguettano, il calpesti della terra sotto i piedi e sentiamo anche il vento sulle guance. Più in là, affievoliti dagli alberi del bosco sentiamo anche il rumore delle automobili, i rumori della città.
Ed ora il terzo senso che usiamo, come ci suggerisce Davide, è quello del gusto, eh si ci siamo meritati una gustosa merenda.
Ne mancano solo due, l'olfatto e il tatto. Allora eccoci pronti ad annusare gli odori del Parco immersi tra gli alberi. Chiudiamo ancora gli occhi e annusiamo il profumo delle foglie, l'odore dei tronchi, della terra e della corteccia, oltre all'aria e ad un insolito odore di vernice.
Ora il tatto...cosa c'è meglio di abbracciare con tutto il corpo un albero? con la guancia appoggiata alla corteccia sentiamo caldo, ruvido, liscio, duro, corteccia, muschio, pizzichio, solletico.
Dopo aver messo alla prova i nostri sensi, ci dividiamo in tre gruppi e ci dedichiamo alla raccolta dei materiali naturali del bosco: c'è chi raccoglie oggetti tondi, chi leggeri e chi lunghi; questi materiali dovranno essere ben osservati in classe per scovarne di simili, ma artificiali, da portare alla prossima visita di maggio al parco.
La mattinata sta per volgere al termine ma c'è ancora tempo per un ultimo divertente saluto, da noi e da Brughillo che fino ad ora era rimasto nascosto nello zainetto di Claudia.
Arrivederci a maggio!!
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