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1AL - Liceo Cartesio - Cinisello Balsamo - 29 settembre 2011

Stampa  E-mail  Scritto da Massimo Urso    Mercoledì 28 Settembre 2011 21:49

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Una  bella giornata di sole accoglie i ragazzi e le ragazze della classe 1A Liceo Cartesio.
Dalla cascina ci avviamo verso la montagnetta ... una piacevole camminata!

Ci fermiamo in corrispondenza del laghetto.
Ci presentiamo e facciamo il punto e il programma della mattinata.
Oggi dovremo andare alla scoperta di due ambiente particolari del Parco Nord: i laghetti e la Montagnetta.
Ma andremo contemporaneamente a conoscere quella che è la storia particolare di alcune zone del nostro parco.

I laghetti: si tratta di un ambiente qui assolutamente artificiale!
Quali sono i lavori fondamentali per realizzare un laghetto?
- Lo scavo della buca
- la sua impermeabilizzazione con argilla
- l'immissione dell'acqua
- l'inserimento delle piante

Poche, semplici attività, ma fondamentali.
Gli animali - che in parte stiamo già vedendo - non sono stati introdotti dal parco.
Eccone alcuni ...
I germani ...

La gallinella d'acqua ...

E poi le piante: in particolare i nannufari di cui vediamo le foglie galleggianti sull'acqua.

Facciamo il nostro breve giro del laghetto, con giusto un paio di soste in corrispondenza delle poche "finestre" presenti.
Osserviamo anche alcuni pesci. E gli ontani con le loro radici nell'acqua.

Terminato il giro facciamo il punto sugli animali osservati ... e quelli no!
Non abbiamo visto le tartarughe - probabilmente stanno attrezzandosi per il riposo invernale.
Ma sapete che ce ne sono molte.
Proviamo a fare qualche conticino ... Siete in 21 e 8 di voi hanno o hanno avuto una tartaruga. Per cui possiamo dire che 1/3 delle famiglie presenti a Cinisello, Sesto, Bresso, Cusano e  Cormano hanno tartarughe. Circa 300.000 abitanti sono circa 100.000 famiglie --> quindi circa 30.000 tartarughe!
Mica male! Non sono poche.
E questi animali, una volta in casa e una volta cresciuti, non possono più stare tra le nostre quattro mura. E che fine faranno? Andranno a finire all'interno dei pochi laghetti presenti nel milanese. Tra cui quelli del Parco Nord.

E le tartarughe in gran quantità hanno creato un vero e proprio "deserto biologico" all'interno dei nostri laghetti: anfibi e insetti sono praticamente spariti!
Cosa vuol dire questo? Semplicemente che non si dovrebbero in alcun caso comperare tartarughe!

Ci avviamo verso la Montagnetta ... scalando!

In cima siamo in corrispondenza del monumento al deportato, ovvero una serie di lapidi che fa memoria di tutti quei lavoratori che sono stati deportati in Germania a produrre armi per i tedeschi dopo il 1943. A queste persone poi non è stato pagato il biglietto di ritorno in Italia e sono stati mandati nei campi di concentramente dai nomi tristemente famosi ... Dachau, Mathausen, ...

Ma ci stavamo dimenticando di capire sopra quale "suolo" stiamo posando i nostri piedi ... Si tratta di una montagnetta sorta tra il 1920 e il 1960 e composta da quelle che vengono chiamate le scorie degli altiforni della Breda, ovvero gli scarti dei minerali di ferro che la Breda ha usato in grande abbondanza.

Ecco che lentamente ci si avvicina un signore anziano, che prende la parola ... si tratta di un partigiano di 87 anni! L'emozione forte che lui prova (ma noi non siamo da meno) gli permette comunque di raccontarci della sua vicenda durante la guerra partigiana. La sua cattura da parte dei nazisti, gli amici fucilati, la sua fortuna, la deportazione a Dachau, il ritorno infine a casa (tra i pochi fortunati). Non era assolutamente previsto ed è stata un evento davvero intenso ed emozionante. Non volava una mosca ...

Dopo una breve visita alle lapidi ci avviamo verso la cascina.

Fino alla torretta di controllo dell'aereoporto militare Breda bombardato nel 1944 dalle forze alleate.

Qui la cosa interessante è vedere come questo edificio si sia trasformato in 65 anni di abbandono: piante e animali lo hanno eletto loro casa - la natura non ama il vuoto!

Riprendiamo il cammino per arrivare a visitare i rifugi antiaerei della Breda.
L'ingresso sottoterra è  emozionante! Chissà come potevano sentirsi le persone qui rifugiate durante le escursioni aeree!
Silenzio, buio, paura, speranza, preghiera.
Speriamo che non si debbano mai più utilizzare in nquesto senso.

Usciamo di nuovo alla luce del sole e dopo una breve visita agli ultimi laghetti ci avviamo verso la scuola.

Ciao a tutti!

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