Una bella mattina freddina accoglie i ragazzi e le ragazze della 5d. Ci incontriamo in cascina: abbiamo poco tempo a nostra disposizione e ci avviamo risolutamente verso la nuoca area naturalistica didattica che si trova alle spalle della cascina.

Ci mettiamo in cerchio e ci presentiamo ...

Siamo in un luogo particolare; un paio di anni fa il paesaggio qui era molto diverso da oggi. Da allora molte "strutture" sono state realizzate. Non ultima la recinzione che abbiamo alle spalle.
Una recinzione aperta, che non impedisce il passaggio libero delle persone.
Come mai è stata realizzata?
Per indurre la gente che passa di qui ad un maggior rispetto e una maggiore attenzione ... visto che quest'area è stata realizzata per favorire la presenza di piccoli animali e di piccoli ... uomin!

Ora ci avviamo velocemente verso i bunker della seconda guerra mondiale.
Scendiamo le scale che ci portano sottoterra, all'interno del bunker ... 
Ci addentriamo e percorriamo le varie sezioni del rifugio antiaereo della seconda guerra mondiale.

Osserviamo come è stato costruito: la volta a semicerchio e la suia struttura a segmenti divisi da porte di cemento. Tutte modalità per ridurre al minimo il numero di morti durante i bonbardamenti.
La scarsità di aria, lo spazio limitato, la poca luce: tutte condizioni che limitavano fortemente il "benessere" in questo luogo durante questo periodo particolare della nostra storia.

L'ambiente è sicuramente suggestivo e l'attenzione dei ragazzi notevole.

Usciamo dai bunkero non prima di aver dato un'occhiata alle fotografie qui presenti che testimoniano la situazione prima e dopo il bombardamento sull'aereoporto militare Breda nel 1944.

Siamo fuori, così possiamo andare a svolgere alcune brevi osservazioni all'interno dell'area naturalistica.

Prima andiamo ad osservare il muro per i piccoli animali: un insieme di casette specifiche e di una sorta di città all'interno del muro stesso.

Quindi ci spostaimo in corrispondenza del pannello con il profilo del suolo.
Osserrviamo il cambiamento di granulometria e di colore man mano che il profila si abbassa (è di circa un paio di metri di altezza). In alcuni casi sono evidenti le linee di discontinuità tra un orizzonte e l'altro (segno di tempi e situazioni ambientali diverse).

Prima di salutarci, visto che fa abbastanza freddino ... chi di voi ha voglia di togliersi scarpe e calze e percorrere a piedi nudi il percorso sensoriale?

Ecco i nostri due eroi!

Un saluto a tutti!