Il percorso scuola-parco della 2b - s.primaria via Passerini - Milano
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10 novembre 2009
Da Cuoredolce al Parco Nord!
Siamo andati a trovare il nostro ciliegio ed avevamo un compito di Massimo: stare molto attenti alla strada e poi cercare di ricordarla.
Siamo partiti da scuola e abbiamo osservato molto bene tutta la strada che abbiamo fatto, la maestra Lori ha preso appunti e segnato su un foglio i punti di riferimento importanti come gli incroci, i nomi delle vie, i semafori, i giardini, abbiamo scattato anche alcune fotografie.
Tornati in classe abbiamo aiutato Lori a capire quello che aveva scritto in fretta e ricostruito insieme ogni pezzetto del percorso, e per essere sicuri di ricordarci abbiamo preparato un cartellone: abbiamo preparato le scritte e i disegni e li abbiamo incollati in modo da rappresentare la strada da scuola fino a Cuoredolce.
Abbiamo visto poi che il cartellone, grandissimo, era come la mappa del percorso
Questa e’ la fotografia del nostro cartellone:
Esco da scuola.
Davanti a scuola giro a destra in via Passerini.
Percorro via Passerini: a destra ci sono le case e a sinistra ci sono i vigili e la biblioteca.
Incrocio con via de Calboli: attraverso la strada e vado sempre diritto. A destra vedo tante case e a sinistra lo spazio dove c’era la cascina.
Arrivo all’incrocio con via Ornato e mi fermo al semaforo rosso: vedo i binari dei tram. Quando il semaforo diventa verde attraverso la strada.
Proseguo diritto in via Hermada: a destra ci sono tante case con anche il teatro della cooperativa e a sinistra tante case con in basso alcuni negozi.
Arrivo all’incrocio con via Val di Ledro e attraverso sulle strisce
Mi sposto un po’ a destra per attraversare in diagonale il giardino Galeotti Bianchi: in mezzo al giardino vedo un pino, con intorno tanti giochi (altalene, castello, giochi con le molle) e tante panchine verdi.
Mi fermo all’incrocio con via Val d’Ossola e proseguo diritto, entro in una stretta viache si chiama anche lei via Val d’Ossola: ho a sinistra la scuola media Cassinis e a destra una casa con un bel giardino.
Giro subito a destra e mi trovo all’inizio del parco. Davanti a me vedo una strada diritta, non asfaltata, con una lunga fila di alberi a destra e una lunga fila di alberi a sinistra: decidiamo di chiamare questa via “viale dei ciliegi selvatici”.
Proseguo diritto in viale dei ciliegi selvatici: a sinistra c’e’ un vivaio di piante e alcuni camion che trasportano la terra per le piante, mentre a destra vedo ancora tante case alte.
In fondo al viale dei ciliegi selvatici mi fermo e attraverso una strada che si chiama via dei Conti Biglia sulle strisce pedonali, per arrivare in via Bosisio. Qui proseguo ancora diritto sulla strada non asfaltata e vedo a sinistra una lunga fila di alberi, mentre a destra ci sono tanti pali della luce e un parcheggio.
Più avanti a sinistra c’è un campo di pallacanestro.
Terminata via Bosisio mi trovo all’incrocio con via Cesari, e a destra vedo la scuola elementare.
Vado avanti e ad un certo punto mi trovo davanti una sbarra verde e un cartellone che ci racconta che stiamo entrando nel Parco Nord dall’ingresso Cesari
Proseguo ancora diritto e a destra vedo ancora la scuola, mentre a sinistra c’è il campo di calcio della società “Azzurri Niguardesi”
Continuo per un viale di aceri e incrocio “viale dei carpini”.
Proseguo diritto e mi inoltro nel parco: a sinistra ci sono tanti orti. A destra e a sinistra della strada sterrata ci sono tanti gelsi in fila.
Ne contiamo 12 e ci accorgiamo che siamo in un punto speciale da dove crediamo di vedere Cuoredolce dietro a dei giovani pioppi: siamo nella ”valle dei fossili di dinosauro”, un posto piaciuto ai bambini di una classe della scuola di via Cesari che avevano deciso che questo era il loro posto preferito: c’ è un paletto scolorito che ricorda questa cosa...
Scrutiamo lontano e decidiamo che si possono fare due strade ora: attraversare in diagonale o seguire una rete fino all’angolo.
Decidiamo di andare avanti in diagonale ed ecco il nostro amico, con le foglie un po’ pallide sui rami e tante per terra: lo riconosciamo dalla forma dei suoi rami, dalla casetta per gli uccellini, non ha più il cartello che avevamo lasciato ...
Chiederemo a Massimo se può aiutarci a lasciare un segno che non sparisca, magari come il paletto della ” valle dei fossili di dinosauro”.
Prima di andare via ci accorgiamo che ha un ramo rotto, poverino, chissà cosa gli sarà successo...
Osserviamo bene gli alberi vicino a lui: sono un fico, un nocciolo, un altro ciliegio amico della seconda a, dei giovani pioppi, un sambuco: c’è anche un arbusto di rovo, quello che punge e fa le more...
Andiamo via. Questa volta torniamo passando vicino alla rete per arrivare nella strada dei gelsi e rifare il percorso al contrario.
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Una mamma della II B.
Stefania