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1b - s. secondaria 1° grado Marconi - Cusano Milanino - 9 aprile 2010

Stampa  E-mail  Scritto da Eleonora Dall'Olio    Venerdì 09 Aprile 2010 18:09

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Il Parco Nord vi accoglie questa mattina con una bellissima giornata di sole! E allora non ci resta che metterci subito in marcia e raggiungere il punto dove inizieremo l'attività di questa mattina. La prima cosa che mi dite è: "Oggi scaveremo la terra?"...

 

Ma una cosa alla volta! Prima di tutto conosciamoci e cerchiamo di capire bene dove siamo! Formiamo un bel cerchio...io sono Eleonora...e voi mi dite tutti i vostri nomi!

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Tutti voi conoscete già il Parco Nord, qualcuno ha già fatto uscite con la scuola negli scorsi anni. Tutti venite con amici e famiglie a giocare, camminare, in bicicletta e sui pattini.

Ma per capire bene cosa andremo a fare oggi, vi racconto la storia del Parco Nord. Fino agli anni '80, qui, dove siamo noi ora, non c'era un parco, ma campi coltivati. Nel 1985 è stato istituito il Parco Nord Milano come Paco Regionale di Cintura Metropolitana, ma già dal 1983 avevano iniziato ad effettuare le prime piantumazioni. Le piante che venivano piantate avevano 5 o 6 anni. Facendo due rapidi conti scopriamo che le piante più vecchie del Parco, che si trovano nel bosco dove andremo fra non molto, hanno circa 33 anni. Considerando che una pianta può arrivare ad avere anche centinaia di anni, queste sono giovanissime! Classi come la vostra hanno contribuito alle piantumazioni.

Iniziamo a guardarci attorno. Dov'è la terra? Siete tutti d'accordo che è sotto i nostri piedi...per terra! E' il suolo, ciò che calpestiamo. La terra nasce da qualcosa che succede in basso, e qualcosa che succede in alto. Una roccia piano piano viene sminuzzata dal vento e dalla pioggia  e fatta in piccoli pezzi, più piccoli della sabbia, alterata. Dall’alto, invece, cadono foglie, animali morti, legni. Tutto viene trasformato, una parola importante che ci seguirà per tutta la mattinata. L’unione di queste due azioni, la roccia che si sminuzza da una parte e il materiale vegetale ed animale che si decompone dall’altra, danno origine alla terra… ma questo che vi racconto succede in migliaia di anni! Nella terra, con il contributo di acqua, sali minerali e luce, crescono i semi e le piante.

Qui di fianco a noi vediamo dei muretti di cemento. Mi dite che potrebbero essere un sentiero o un canale...in realtà sono dei binari di una fabbrica siderurgica che si trovava a Sesto San Giovanni. Li avevano utilizzati come anello di prova per i treni della Metropolitana Milanese. In mezzo ai binari, almeno fino a cinquant'anni fa, non c'erano tutti quegli alberi e l'erba verde che vediamo oggi. Con il tempo hanno iniziato ad accumularsi foglie, che con il passare delle stagioni si sono trasformate in terra, e con l'aiuto del vento, che ha portato dei piccoli semi, le piante hanno iniziato a crescere, fino a come le vediamo oggi. Impariamo anche che un cumulo di foglie può trasformarsi in terra. Se raccogliamo una foglia che c'è vicino ai nostri piedi, sull'erba, possiamo vedere che, rispetto alle foglie che raccogliamo in autunno, ha già subito una trasformazione. In alcuni punti le foglie sono addirittura trasparenti...

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...perché ormai sono così avanti nel loro processo di trasformazione, legato all'umidità della terra, dell'aria, e all'azione degli agenti atmosferici, che appaiono ai nostri occhi come un sottile velo. Avvicinandoci ai binari, e spostando le foglie che coprono la superficie, vediamo che sotto c'è terra!

Come dicevamo all'inizio della nostra chiacchierata, oggi siete qui per raccogliere campioni di terra. E sapete che i campioni potremmo definirli come "esempi" di qualcosa di più grande, come una rappresentazione di un qualcosa che non possiamo portare a scuola. In questo caso non potremmo portare a scuola tutta la terra del Parco Nord, allora raccoglieremo dei campioni in diversi punti in modo da poterli osservare in classe. E per fare il nostro campionamento utilizzeremo un contenitore sempre uguale, in modo da raccogliere sempre la stessa quantità di terra e poter poi fare dei confronti. I campioni di terra li metteremo in dei sacchettini trasparenti che numereremo. Metteremo anche sulla cartina il punto dove viene effettuato il campionamento. Ecco tutto quello che ci serve:

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Anche voi raccoglierete della terra nei contenitori che avete portato da casa.

Iniziamo: il nostro punto 1 sarà proprio qui, tra i Binari Breda, appena sotto le foglie.

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La terra è marrone scuro...e nella terra troviamo tante cose: vermi, radici, sassi, foglie, semi, insetti. Qualcuno osserva poi che scavando la terra diventa più chiara...altri dicono il contrario. Al prossimo stop osserverete bene...e poi mi direte!

Prima di incamminarci verso la nostra seconda tappa, proviamo a vedere cosa avete utilizzato per scavare. Per ora avete usato delle palette. Dal prossimo punto utilizzeremo anche la trivella: un grosso cavatappi che ci aiuterà a fare dei buchi profondi e campionare anche in profondità.

Entriamo in un piccolo bosco, che si trova tra un prato e una stradina. Gli alberi più grandi che vediamo attorno a noi sono distanziati e in mezzo sono cresciuti arbusti. Questo sarà il nostro punto 2, che chiameremo Bosco della Rotonda. Anche qui scavate, spostando prima le foglie che coprono la superficie, sempre osservando tutto quello che trovate.

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Anche se la differenza non è molto marcata, possiamo dire che la terra in profondità è più chiara di quella superficiale, anche se non di tanto...

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...e che in mezzo alla terra avete trovato semi, ghiande, radici, vermi, larve e insetti.

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Scopriamo che la terrà più superficiale, che è più scura, è quella ricca di sostanza organica, e viene chiamata humus.

Ci incamminiamo lungo i sentieri del Parco, e arriviamo in un grande prato verde dove facciamo la tanto attesa merenda!

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Entriamo nel Bosco Grande. Qui possiamo vedere grandi alberi e osserviamo subito che è molto fitto. Quindi la luce farà più fatica a penetrare e il sottobosco che si sviluppa è diverso da quello visto allo stop precedente. Siamo in uno dei boschi più vecchi del Parco dove gli alberi più vecchi che ci circondano hanno più di trent'anni. Ci mettiamo a scavare: punto 3 - Bosco Grande. Raccogliamo dei campioni di terra superficiale (3s) e terra profonda (3p).

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Qui si vede molto bene che la terra in profondità è molto più chiara di quella superficiale. Scavando ci siamo anche accorti che la terra profonda è più compatta e più dura.

Ci spostiamo in un grande prato, dopo aver superato la Fontana Triangolare e costeggiato la cascina. L'erba sotto i nostri piedi è molto fitta...proviamo a raccogliere una zolla di terra e, con un po' di fatica, riusciamo a prenderne un pezzo che mettete via, per poterla osservare in classe.

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Con l'aiuto della trivella, preleviamo anche il campione di terra del punto 4 - Prato.

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Abbiamo i nostri 6 campioni di terra in sei sacchettini trasparenti raccolti in 4 punti diversi del Parco,e osservandoli possiamo vedere differenze di colore.

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Con l'aiuto di un dinamometro graduato...

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...pesiamo i nostri campioni.

campione 1 - Binari Breda: 130 g
campione 2s - Bosco della Rotonda: 90 g
campione 2p - Bosco della Rotonda: 165 g
campione 3s - Bosco Grande: 75 g
campione 3p - Bosco Grande: 165 g
campione 4 - Prato: 145g

Vediamo che l'humus è il più leggero, mentre la terra in profondità è più pesante. Ma perché questa differenza? Osservando bene le misure, la differenza maggiore si osserva tra i due campioni raccolti nel Bosco Grande, dove il sottobosco è più sviluppato.

A scuola vi chiedo di osservare i campioni di terra che avete raccolto e la zolla di terra. Potete anche ripesare questi campioni e veder se ci sono delle differenze rispetto alle misure che abbiamo fatto sul campo. Potete poi rovesciare le terre raccolte in dei contenitori, tipo piattini, e osservare cosa contiene la terra. Potete poi far asciugare questi campioni, e una volta asciutti, pesarli nuovamente e valutare quanto influisce l'acqua contenuta nella terra sul peso dei nostri campioni.

Vi lascio da portare a scuola anche la cartina del Parco su cui abbiamo segnato tutti i punti dove abbiamo campionato...

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...dove con A abbiamo indicato il vostro punto di arrivo e con i numeri (1, 2, 3, 4) i diversi stop.

Quando tornerete in primavera mi porterete una scheda dove saranno raccolte tutte le vostre osservazioni.

Grazie per la visita e vi aspetto in primavera inoltrata perchè, come qualcuno di voi mi fa notare, siamo già in primavera!

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