Sei in ... Home Le classi in visita al Parco 4d - s.primaria via Cesari - Milano - 27 novembre 2013

4d - s.primaria via Cesari - Milano - 27 novembre 2013

Stampa  E-mail  Scritto da Alessandra Dellocca    Martedì 26 Novembre 2013 11:00

.

Eccoci di nuovo insieme per il quarto anno di fila: e quest'anno mi sembrate diventati altissimi!
Oggi pomeriggio vivremo insieme un'altra avventura al Parco.

In classe ci sono appesi tanti articoli di giornale sulla natura e tanti cartelloni colorati. Mi mostrate soprattutto questo:

L'albero sarà il protagonista anche quest'anno delle nostre attività, anche se oggi ne parleremo attraverso i quattro elementi principali del nostro pianeta, che sono? Acqua, aria, terra e fuoco. 

Se pensiamo all'albero, lui affonda le sue redici nella TERRA, in cui si sostiene ma da cui assorbe anche ACQUA e sali minerali che gli servono, dall'ARIA prende l'anidride carbonica, e con il sole, il nostro FUOCO principale, fa la fotosintesi clorofilliana che gli serve per costruirsi il cibo.

Proviamo a fare il paragone con gli animali, tra cui anche l'uomo: anche noi ci sosteniamo sulla terra, ci nutriamo dei vegetali che vi crescono, utilizziamo l'acqua per bere, l'aria per respirare l'ossigeno che le painte producono e cedere anidride carbonica, il sole oltre che illuminarci e riscaldarci indirettamente, attraverso la catena alimentare, che ha sempre alla base dei fotosintetizzatori, nutre anche noi.

Dopo questa chiacchierata siamo pronti ad uscire: c'è il sole ma non ci facciamo ingannare, appena inizierà a calare farà freddo quindi usciamo ben coperti!

Una volta sul prato ci accorgiamo che il sole ci riscalda, e dopo aver parlato di animali a sangue caldo e freddo ragioniamo sul fatto che non riscalda solo noi e l'aria intorno a noi, ma anche la terra e l'acqua.  In inverno in questa parte di pianeta  il sole rimane più basso e i suoi raggi più inclinati, per questo fa più freddo e c'è meno luce, fattore che, più della temperatura, influenza la perdita delle foglie nelle piante (ve lo ricordate dall'anno scorso!)

Decidiamo che prenderemo le temperature dell'aria e della terra ora, e più tardi prima di entrare in classe.

Facciamo anche delle ipotesi, partendo dal fatto che avete visto la brina sui prati e che quindi stanotte la temperatura deve essere arrivata almeno a zero gradi, e che ora sentiamo comunque che fa freddo.

Alla prima misurazione della temperatura dell'aria è di 10 °C e quella della terra di circa la metà, 4, 6 °C. Era quello che avevamo ipotizzato.

Spostandoci troviamo una zona del prato rimasta in ombra per tutto il giorno e ancora brinata. La brina che tocchiamo diventa acqua! Mi spiegate che la brina si forma, come la rugiada, perché nell'aria c'è il vapore acqueo, e quando fa freddo si condensa, e se la temperatura è sotto zero ghiaccia.

Proviamo a mettere il termometro tra l'erba, e la temperatura, come da previsioni, è molto vicina allo zero! 0,5 °C.

Riproviamo quella della terra, che qui sotto dovrebbe essere più bassa: invece è la stessa del primo punto di misurazione. la terra è più lenta al cambiamento di temperatura, la conserva di più, e se ci pensate questo può essere un vantaggio per le radici e gli organismi che ci viviono. Anche perché son la profondità questa costanza dovrebbe aumentare.

Troviamo una zona con poca erba, un prato dove diversi alberi e arbusti permettono di osservare il suolo: ivisi in coppie sposteremo le foglie, scaveremo, osservero.

 

 

 

 

Abbiamo trovato: lumache, lombrichi, radici, sassi, terra umida, funghi.

Lo strato di foglie  sopra il terreno era umido, le foglie superiori erano intere, lo strato di a contatto con il terreno invece è marcio, scuro: si stanno decomponendo, e questo lavoro lo fanno i decompositori, che sono l'anello di chiusura della catena alimentare.

Tutto quello che cade a terra di vivente, pianta o animale che sia, erbivoro o carnivoro che sia, alla fine viene decomposto e torna ad essere sostanza utile per i vegetali che attraverso il terreno lo riassorbono. Non esistono rifiuti in natura ma tutto serve!

Quello che cade a terra attraversa l'aria, e il come cade da cosa dipende? Dalla sua forma, dal suo peso e dalla forza del vento. Ora ci dividiamo in gruppi e, muniti di una vaschetta, raccogliamo oggetti naturali:

 

cercando di trovare diverse tipologie, leggere, pesanti, grandi e piccole.

 

C'è anche la brina... ma forse in classe si scioglierà.

 

 

Prima di rientrare per osservare le raccolte, prendiamo le seconde temperature.

L'aria ora si è molto raffreddata e lo sentiamo! 7 °C nel boschetto e 4 fuori dove c'è più vento.

La terra invece è nel boschetto 6,3 °C, e fuori torna ad essere 4,5, confermando una certa stabilità o comunque lentezza alla variazione.

Prima di incamminarci raccolgo in un vaso un campione di terra, in classe ne parleremo.

 

Rientriamo e prima di tutto ci concentriamo sugli oggetti: la loro forma ne determina il movimento nell'aria, indipendentemente dal vento.

In particolare ci concentriamo sui semi, che è fondamentale si spostino per poter trovare nuovi spazi per nuove piante. Ci sono semi come le samare che sembrano pale di elicottero o piccole ali, altri come il soffione ricordano dei paracadute. Se un seme non è aereodinamico, a seconda che sia leggero o pesante può essere o meno spostato dal vento in base alla sua forza. Ma ci sono altri modi con cui si sposta dalla pianta, per esempio attraverso gli animali che ne mangiano il frutto ma non lo digeriscono, o attraverso il pelo degli animali a cui rimangono attaccati attraverso piccoli uncini.

L'esperimento che facciamo ora è capire se gli oggetti che consideriamo leggeri o pesanti si comportano nello stesso modo in aria o in acqua. Ogni gruppo ne sceglie due, e riempiamo una bacinella.

   

   

L'esperienza ci insegna che oggetti che in aria sono pesanti se cadono in acqua galleggiano. 

La bacca di rosa canina galleggia: se la apriamo e proviamo con il suo seme, qeusto affonda. Ipotizziamo che, come per un salvagente, anche la polpa della bacca contenga aria, mentre il seme è più compatto. Vi sembra quindi che quanto un oggetto riesca a galleggiare dipenda dalla dimensione di un oggetto, dalla sua forma, e da quanta acqua sposta... si chiama principio di Archimede sapete? E con la maestra ne parlerete! proverete anche a sperimentare le cadute e i galleggiamenti degli altri oggetti.

La conclusione di oggi sintetizzata, oltre tutte le cose scoperte, è che gli elementii non sono separati gli uni dagli altri, e che l'aria si trova nella terra e nell'acqua, e viceversa l'acqua è presente sia nella terra che nell'aria. Il sole influenza tutto.

L'altra è che quando il seme è nel terreno, comunque ci sia arrivato, deve avere le condizioni adatte per poter germinare, che dipendo dal terreno giusto, con i giusti nutrienti e anche la giusta porosità, dalla giusta quantità di acqua e dalla giusta quantità di luce. L'esperimento che vi propongo co la terra raccolta è quello di sperimentare se, innaffiando una parte di questa terra e separando in un contenitore una parte che invece non curerete, succede qualcosa di diverso. Mi racconterete!

Prima di chiudere il pomeriggio costruiamo una mappa di parole intorno a TERRA, ARIA E ACQUA.

 

Insieme evidenziamo le parole che si possono collegare anche alla parola ALBERTO, e per la prossima volta vi chiedo di crearne una nuova aggiungedo quelle che vi vengono in mente.

Manca poco al suono della campana, abbiamo proprio finito!

Buon inverno a tutti ci ritroviamo in primavera!

 

.

Commenti

Per inserire il tuo commento devi effettuare il login