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Ciao a tutti! Eccoci in questa bella giornata di sole di nuovo insieme, pronti per un'altra mattinata al Parco. Ci incamminiamo subito verso la nostra meta.

Stanno tagliando i prati, ma è rimasto un bellissimo papavero!

Arrivati dove eravamo la scorsa volta ci accorgiamo subito che qualcosa è cambiato. Vicino al Boschetto GEV stanno facendo dei lavori, e hanno scavato uno stagno vicino a dove la scorsa volta avevamo fatto merenda. Quest'area diventerà un luogo speciale, dove molti animali potranno trovare zone tranquille dove nascondersi e riprodursi.

Cerchiamo un passaggio e raggiungiamo il prato: seduti in cerchio osserviamo che tutto il Parco intorno a noi è diverso: sono cresciute le foglie, spuntati i fiori, ascoltiamo molti cinguettii, fa caldo e siamo vestiti diversamente anche noi... è primavera! Ormai quasi estate.

E a primavera molti animali si riproducono, ed hanno piccoli da accudire. Per questo tra poco, quando entreremo nel boschetto GEV, dovremo parlare molto piano! Là ci sono soprattutto molti uccelli che hanno nidificato, e le nostre parole potrebbero spaventare gli adulti e farli allontanare dai pulcini che invece hanno bisgono di loro.

L'ultima volta avevamo esplorato il boschetto con una mappa, e avevamo scelto alcuni punti. Di alcuni ne avete immaginato la storia e fatto dei disegni: L'albero Sentinella, l'acero e i tentacoli emergenti, il grande Uovo.

Degli altri, lo Stagno e il Troppo fico, andremo insieme ad osservare se sono cambiati: non ci resta che provare ad entrare ripercorrendo il sentiero della scorsa volta.

Man mano che camminiamo osserviamo come sembri tutto diverso, i sentieri, ora pieni di rami e foglie, non si riconoscono più!

Incontriamo per primo lo Stagno: non possiamo non notare di quanto si sia trasformato: intanto non è più ghiacciato, osserviamo i girini, alcuni molto grossi, e che sono cresciute e fiorite le piante acquatiche, in particolare notiamo delle bellissime ninfee.

Osservando l'acqua si vedono anche i gerridi, gli insetti "pattinatori".

E delle chiocciale che per un attimo osserviamo fuori dall'acqua.

Passiamo davanti alla panchina, rimasta uguale perché è di pietra, anche se a qualcuno sembra manchi un pezzo.

Ed ecco il grande uovo! che festa gli fate! l'erba intorno è cresciuta, e visto che una delle ipotesi è che io o Massimo lo si sia portato qui per fare uno scherzo, provate un po' a sollevarlo!... è pesantissimo, come avremmo potuto farcela noi???

Continuiamo il percorso, apprezzando che le foglie siano cresciute e che ci sia ombra. Passiamo dalla  Vasca verde, che è ricoperta ancora da foglioline della lenticchia d'acqua, ma stavolta l'acqua è liquida e il sasso che tiro affonda.

Alzando la testa poi ci accorgiamo che nel troco del pioppo che si piega verso la vasca c'è il nido di un picchio.

E poco più in là scopriamo fiori profumatissimi.

L'acero dei Tentacoli emergenti ovviamente è pieno di foglie.

La Sentinella è lì ad aspettarci, con le sue nuove foglie fa ombra all'ingresso. Vi ricordate tutti che vi avevo promesso saremmo scesi, ma dobbiamo tornare al primo cancello.
E per farlo passiamo dal Troppo Fico, che ha delle grandi foglie che sembrano mani e ha già dei piccoli frutti verdi che aspettano di maturare al sole.

Per terrà notiamo delle piume, forse cadute da qualche nido? Sono le piume che tengono caldi gli uccelli, mentre le penne servono per volare.

All'ingresso 1 ci prepariamo. I vostri disegni ipotizzavano che sotto ci fosse un grande coniglio, uno scoiattolo che gioca a nascondino con una vilpe, un occhio azzurro, della legna messa da qualcuno, dei colori buoni ("il rosso, il verde e il giallo...mentre il nero è cattivo"). Pensate che tutto questo sia racchiusi in una stanza tonda o quadrata, ma grande. Andiamo a vedere!

Mentre scendiamo le scale la temperatura man mano si raffredda.

Prima cosa che notiamo: ci sono corti corridoi, e vanno di qua e di là. Ogni tanto incontriamo pesanti porte in cemento armato,  basamenti lungo le pareti che in alcuni tratti sorreggono delle panche.
Dobbiamo raccogliere indizi per capire cosa poteva essere questo posto! Troviamo una stanza e vi dico che qui forse si tenevano provviste di acqua e di cibo. Un'altra è un secondo indizio, dei bagni. 
Lungo alcuni corridoi, troviamo foto appese: immagini in bianco e nero, sono vecchie, dice qualcuno, e a Federico fanno venire in mente il suo nonno, che ha fatto la guerra: ecco un'altra informazione, queste foto si riferiscono ad un periodo in cui qui c'era la guerra, la Seconda Guerra Mondiale.

Raggiungiamo l'ultima stanza e ci sediamo, ripensando a tutto quello che abbiamo scoperto... e a qualcuno viene in mente che forse qui ci si poteva riparare dalle cannonate, era un rifugio: bravi! ma non dalle cannonate, dalle bome che venivano lanciate dagli aerei. Questi luoghi si chiamano bunker, e  ci si rifugiava quando c'era un attacco aereo!

L'areoporto militare di Bresso, qui vicino,  era considerato un punto strategico da abbattere. Ci immedesimiamo in chi era costretto a fuggire qui, alla paura che doveva avere, allo spavento.

Ci immaginiamo bambini come voi, in questo o in altri rifugi di questo tipo.  Avranno pianto? E ci piace pensare che, colorando il grigio di questi luoghi, un bambino potesse consolarsi un po'...colori buoni, come il disegno di Ioan.

Possiamo lasciare anche noi un segno qui: proveremo ad immaginare cosa c'è al di là delle pareti, sotto il boschetto... e lo rappresenteremo sui muri.

Usciamo dal bunker torniamo al sole per riscaldarci un po' e decidere osa disegnare nei bunker? Qui sotto ci saranno radici, sassi, animali... ma è bello anche pensare che ci sia un modno di colori. Faremo delle macchie colorate!

Gli spazi rimasti grigi si riempiono...

Ben fatto!

Uscendo ci accorgiamo che l'ingresso del  bunker è molto amato dalle lumache!

Uscendo ed aspettando i compagni dell'altra classe osserviamo da vicino il nuovo stagno appena scavato, e una bellissima pianta li vicino: lo scotano, con la sua magica fioritura, bella da accarezzare e per affondarci la faccia.

La nostra mattinata è finita, ma ora vi aspettano il picnic e tanti giochi! Buone Vacanze!

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P.s.
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.

Qui potete leggere le definizioni in rima degli elementi presenti nella mappa.

 

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