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1b - s. primaria XXV Aprile - Sesto San Giovanni - 20 marzo 2015

PDF  Stampa  E-mail  Giovedì 19 Marzo 2015 11:00

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Una mattina un po' nuvolosa ci accompagna, insieme all'eclissi di sole che ha cambiato un po' gli orari della nostra uscita.
Ma ora eccoci al parco, pronti a presenterci sul prato. Io sono Alessandra, e voi?

Quasi tutti conoscete già il Parco, perché c'è chi ci viene con la mamma, con il papà, con i nonni; chi ci fa un pic-nic, chi passeggia per il bosco, chi ci arriva in bici, chi porta i roller o lo skateboard.

Il Parco Nord è un Parco nato anche per questo, per unire la natura, il verde dei prati e del bosco, alla presenza dell'uomo. Venne creato una trentina di anni fa. Qui dove siamo noi per esempio c'erano dei campi e un aereoporto militare. Esattamente 40anni fa (quest'anno è il "compleanno" del Parco) venne deciso che qui sarebbe nato il Parco Nord. Hanno seminato, hanno piantato alberi per creare il bosco (piccoli, alti anche meno di voi, e disposti lungo file ordinate), hanno asfaltato le piste ciclabili, messo le panchine, i tavoli, i cestini, le fontanelle.

In trent'anni il bosco è cresciuto, e anche se l'uomo lo cura, taglia gli alberi malati, piantuma nuovi alberelli, il bosco è anche riuscito a svilupparsi da solo, grazie ai semi che di anno in anno cadono, o arrivano portati dal vento. Ora è un bosco disordinato, che ha attirato molti animali: conigli, dite, ma anche tanti uccellini, le bisce, le lucciole e gli altri insetti.

Mi raccontate che in classe è arrivato uno strano oggetto dal Parco. Prima lo avete toccato senza vederlo, poi grazie alla vista avete fatto ulteriori ipotesi. Infine  vi siete aiutati con l'olfatto. Ciascuno a poi disegnato la risposta che pensava fosse corretta.

 

 

 

Alcuni di voi si sono avvicinati su quello che è realmente questo piccolo oggetto "spinoso". E' legato agli alberi, è in fondo una casetta: quella di un piccolo insetto che depone un uovo, che per reazione la pianta ingloba in questo oggetto legnoso che si chiama Galla. Al suo interno l'uovo si schiude e la larva dell'insetto si ciba dell'interno della galla finché non è abbastanza grande e nutrita per trasformarsi in un nuovo insetto.

Di solito succede su alberi particolari: le querce.

Abbiamo imparato un nome nuovo, ma senza la sua storia anche sapere che la galla si chiama così non ci avrebbe aiutato. Anche nel bosco ci sono nomi da imparare, per esempio di alberi. Ma è importante saperne la storia e le caratteristiche per conoscerli davvero.

Prima di entrare nel bosco ci concentriamo sulle nostre voci, che se rimangono alte spaventano gli animali, soprattutto uccelli, che ora che sta arrivando la primavera sono indaffarati con il loro nido e magari qualcuno sta già covando.

Incontriamo lungo il viale delle querce, e tante strane palline qua e là: altre galle! 

Entrando nel bosco ci fermiamo in una radura. Siamo circondati da alti e imponenti alberi. Un compagno crede siano querce, perché sa che sono alberi grandi, i più grandi! dice. Hai loro piedi osserviamo le foglie, tra cui si nasconde un lunghissimo lombrico! e delle ghiande che stanno germinando: una piccola ghianda riesce a diventare un albero così alto?! 

 

 

Spostandoci ci infiliamo sotto un albero dai lunghi rami ad arco. Non ha un solo tronco ma diversi tronchi che partono dalla base. 

Eè un sambuco, che per aiutare un bambino perso nel bosco gli dona un suo ramo per farne un fishietto.

 

 

In effetti i rami a terra sono bucati! mentre quelli in alto hanno già piccole foglie verdi. le osserviamo perché ogni foglia è composta da cinque piccole foglioline.

Incontriamo per finire il biancospino con le sue piccole punte lungo i rami, e bottoncini verdi pronti a diventare fiori bianchissimi e foglie verdi. La sua storia parla di timidezza e di solitudine, ma ala fine trova degli amici.

 

 

Ora che conosciamo meglio alcuni nuovi amici, proviamo a trovare l'albero che più ci assomiglia.

Divisi a seconda del vostro carattere, piano piano si formano i gruppi albero-bambini.

Ogni volta io registro le coordinate con un GPS, uno strumento che ci permetterà di ritrovarli su google-map.

Il biancospino di Leo e Pietro.

Il biancospino di Christian e Elena.

Il biancospino di Arianna e Sofia.

Il biancospino di Ale e Leo.

La quercia di Francesca, Diego e Daniele.

La quercia di Joshua e Gabriele.

La quercia di Cristiano e Gabriel.

Il sambuco di Giorgia, Asia e Martina.

Il sambuco di Francesca e Donia.

Il sambuco di Laura e Anita.

Per ogni albero troverete un nome, notizie e approfondimento, e inventerete una storia.

Per la prossima volta, se ci sarà, vi chiedo di pensare a come realizzare un grande albero in terra. Useremo legni raccolti per creare un grande tronco ed i rami, ma a scuola progetterete come deve essere l'albero, con che forma i rami sono cresciuti. E inventerete la sua chioma, portando i materiali più fantasiosi per creare le sue foglie.

Arrivederci, e buona primavera!

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Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 25 Marzo 2015 01:09 )