Benvenuti a tutti bambini della classe rossi! Ci incontriamo davanti al Centro Scolastico Parco Nord e ci incamminiamo verso il bosco.

Ci fermiamo proprio dove gli alberi si aprono un po', e sembrano una porta.

Ci presentiamo, noi siamo Alessandra e Rita, e ci raccontate che oggi siete venuti per esplorare il bosco con degli strumenti speciali: i cinque sensi.

A scuola ne avete parlato, e vi siete chiesti cosa avreste potuto trovare qui. A gruppi avete anche disegnato il bosco che vi aspettate.

Ora proveremo ad entrare in questo bosco grande alle nostre spalle, e metteremo alla prova i nostri cinque sensi: anzi quattro, perché non assaggeremo niente!

Prima di tutto in fila indiana, in silenzio, ci spostiamo, prima osservando attentamente tutto ciò che ci circonda, poi ascoltando ed infine annusando.

Cosa avete visto?
- foglie
- bacche che sembrano mirtilli
- alberi
- funghi
- bozzoli
- bacche verdi
- il cielo
- rami
- ghiande
- sassi grossi

Cosa avete ascoltato?
- fruscio delle foglie
- motore di aereo
- tagliaerba
- uccelli
- elicottero
- cornacchia
- strofinio delle giacche

Cosa avete annusato?
- odore di terra
- profumo di alghe 
- profumo di legno

Per gli odori è più difficile dobbiamo aiutarci raccogliendo oggetti e annusandoli.

Un bellissimo albero ricoperto di muschio oltre che a profumare è anche bello da accarezzare

Proseguiamo fino ad incontrare una radura, dove ognuno di voi abbraccia il suo albero.

La corteccia del mio albero era:
- bagnata
- liscia
- grande
- morbida
- sottile
- ruvida
- molle
- dura

Come ultima cosa, dopo un bel biscotto per merenda, ci dividiamo in tre gruppi e ciascuno deve raccogliere in una retina che vi consegno oggetti naturali che siano o colorati, o lisci, o duri.

Man mano le retine si riempiono.

Osserviamo velocemente il loro contenuto, ma avrete più tempo a scuola, quando proverete anche a sostituire gli oggetti naturali con oggetti artificiali con le stesse caratteristiche sensoriali.

Ci rivedremo a primavera, quando farà più caldo, e quando magari potremo togliere gli stivali ed andare a piedi nudi, come vorrebbe Giorgio... chissà.