Sei in ... Home I lavori delle classi 3c - s.primaria via Passerini - Milano - 20 ottobre 2010

3c - s.primaria via Passerini - Milano - 20 ottobre 2010

PDF  Stampa  E-mail  Martedì 19 Ottobre 2010 11:00

.

Ciao a tutti! Oggi ci incontriamo al Green Tennis di Bresso, e per raggiungervi io e Massimo abbiamo preso la bicicletta e a attraversato il Parco in questa bella mattina autunnale, mentre il sole scioglie la brina e fa luccicare i prati.

Per il terzo anno ci ritroviamo, anche se qusta volta non siamo in un luogo vicino a Marroncinello, il nostro amico Carpino, ma siete venuti per "fare gli scienziati" in un altro punto del Parco.

Mi raccontate che uno scienziato è un esperto che studia la natura, che fa delle ipotesi sul perché succedono delle cose, che attraverso degli esperimenti verifica se le ipotesi sono giuste e scopre se invece accade qualcos'altro, intanto impara.

In classe avete già provato a fare gli scienziati, studianto tre elementi importantissimi, senza i quali gli animali e le piante non potrebbero vivere: l'aria, l'acqua e la terra.

Prima di tutto vi siete chiesti cosa fa l'aria, e come fate a vederla: fa muovere le foglie, la sentite mentre correte, fa alzare un aereo, un elicottero, un deltaplano, fa sventolare le bandiere, fa volare gli uccelli, un cappello e le foglie.

Avete scoperto che l'aria è ovunque: per esempio un bicchiere che ci sembra vuoto in realtà è pieno d'aria, e se lo avvicino all'orecchio... fa rumore come una conchiglia. Se invece riempio d'acqua una bacinella e ci immergo una spugna strizzandola, vedo uscire tante bollicine d'aria.

Avete imparato che l'aria è un gas, anzi, che dentro l'aria ci sono tanti gas: azoto, ossigeno, anidride carbonica e vapore acqueo, e che questo insieme di gas forma sulla terra una speciale coperta che si chiama atmosfera. Grazie all'ossigeno respiriamo noi con tutti gli altri animali, e grazie all'anidride carbonica le piante fanno la fotosintesi clorofilliana, si costruiscono gli zuccheri e producono altro ossigeno.

Il vapore acqueo nell'aria a volte si condensa e lo vediamo, e lo può fare in modi diversi: le nuvole in cielo, le goccioline d'acqua sull'erba alla mattina preso... e se ha fatto molto freddo, diventa ghiacchio, e si chiama brina, che poi si cioglie al sole.

Mi spiegate che avete imparato, da bravi scienziati, che l'acqua ha questa proprietà, e che può diventare solida, liquida e gassosa a seconda della temperatura. A scuolaavete osservato un cubetto di ghiaccio sciogliersi, e a casa alcuni di voi hanno provato a mettere nel surgelatore un bicchiere d'acqua, ed osservare che dopo un giorno era ghiaccio, e diventando solido aveva preso la forma del bicchiere.

L'acqua è importante perché sia gli animali che le piante hanno bisogno di bere, e poi serve per lavarsi, non dimentichiamolo! suggerisce la maestra!

Oggi siete qui per continuare a scorprire gli elemnti aria e acqua, e per imparare qualcosa sulla terra, di cui in classe non avete ancora parlato.

Perché è importante la terra? Per gli animali che ci vivono, per esempio il lombrico che troviamo nell'erba: impariamo che non è un verme , ma un anellide, e che non solo la terra e la sua casa, ma se ne nutre!

E ancora, la terra serve alle piante per espandere le radici, per prendere nutrimento (acuqa e sali minerali), serve a noi per camminarci sopra.

Liberato il nostro nuovo amico lombrico, non ci resta che incamminarci.

Il primo compito da scienziati è quello di raccogliere campioni di semi e bacche, prima di tutto quelli caduti a terra, e poi possiamo cogliere, con un permesso specialissimo che abbiamo oggi, qualche bacca dai rami.

Lo facciamo mentre camminiamo, attraversiamo la passerella sulla strada,

costeggiamo il velodromo dove corrono i ciclisti, percorriamo un sentiero lungo un canale e finalmente...raggiungiamo lo stagno!

Sotto un bellissimo salice piangente osserviamo le tiphe, le piante acquatiche dallo strano frutto che sembra una pannocchia: io posso prenderne uno, e vi mostro come, rompendolo, all'interno si trovino tanti semini leggeri: lo mettiamo nei nostri sacchetti.

Raggiunto un punto del prato dove fermarci, prima di osservare il contenuto della nostra raccolta, abbiamo un'importante operazione da scienziati da fare: Misurare la temperatura di oggi.

Ho una magica e gigante borsa da cui usciranno tutti gli strumenti che ci servono!

Prima di tutto, cos'è la temperatura lo sapete tutti, e anche che si misura in gradi: la scala di misura più comune è quella dei gradi centigradi, che è la stessa con cui misurate la febbre. Io ho uno strano termometro, un termometro digitale: la misura la prende una bacchetta di metallo che posso alzare in aria o immergere nel terreno. E poi il valore si legge sul display.

Se la nostra temeratura quando stiamo bene è di circa 36 °C, come sarà quella dell'aria oggi? Più fredda! mi dite... verifichiamo! La temperatura dell'aria se alzo il termomterto è di 16 °C, ed è l'aria scaldata dal sole. Se solo abbasso il termometro sul prato all'ombra, scende: 14,8 C.

E come sarà la temperatura dell'acqua? Pensate più fredda...anche dopo la "prova dito":

In effetti il termotero ci dà ragione: 10.4°C.

E quella della terra? Secondo la maggioranza di voi è intermedia tra i due valori. Verifichiamo, in realtà è un valore molto simile a quello precedente: 10,7 °C.

Per la prossima volta in cui ci vedremo, a dicembre, vi chiedo di ipotizzare come cambieranno queste temperature, scenderanno? saranno sempre in questo rapporto?...lo scopriremo poi insieme!

Dalla borsa ora prendo un lenzuolo bianco su cui rovesciamo il tutto il nostro raccolto: bacche di rosa canina, bacche di biancospino, bacche di fitolacca, semi di acero, ghiande, i semi della fitolacca, i filamenti dello scotano.

Tutte cose che cadono e si muovono attraverso l'aria, alcune possono essere trasportate dal vento, e possono atterrare nell'acqua o sulla terra.

Alcune però sono pesanti mi dite, cadono subito, e il vento non riesce a trasportarle. Altre invece sono più leggere, è cadono lentamente, e se c'è un po' di vento volano via!

Proviamo, bacca dopo bacca e seme dopo seme. I più leggeri sono i semi dell'acero e quelli della tipha. Le considerazioni che facciamo sono diverse. Prima di tutto che i semi possono "viaggiare" in tanti modi, e che se sono leggeri il vento li riesce a portare anche molto lontano. Quelli più pesanti invece possono spostarsi se mangiati da animali che poi li disperdono attraverso gli escrementi, o si impigliano nelle pellicce. Per le piante acquatiche è un vantaggio avere semi leggeri, perché volando con il vento anche lontano hanno più probabilità di trovare altra acqua per poter germinare.

Dopo una veloce merenda parliamo del vento, e di come a seconda della sua forza possa trasportare una cosa e quanto lontano. Anche per la forza del vento esiste un'unità di misura: la scala di Beaufort, che assegna a seconda degli effetti del vento un certo grado. Oggi per esempio la forza del vento è pari al grado 1, che corrisponde ad un leggero spostamento del fumo di un comignolo, o, nel nostro caso, ai semi della tipha che volano da soli.

E cosa succede se i semi che abbiamo raccolto cadono in acqua?

Alcuni affondano, altri galleggiano. Altri galleggiano e affondano dopo un po'.

Per esempio le ghiande mangiate da qualche insetto di cui vediamo il piccolo foro d'uscita, galleggiano perché sonbo vuote ma dopo un po' si riempiono d'acqua. I frutti della rosa rugosa se sono acerbi affondano, se sono già maturati galleggiano perché sono più leggeri. Anche le foglie dopo un po' si appesantiscono e affondano.

E cosa succederà se una baccha o un seme cade sulla terra? Me lo racconterete voi la prossima volta!

Ora non ci resta che scoprire qualcosa sulla terra. Prima di tutto con le palette scaviamo un po'. La terra racoclta è argilla, una terra impermeabile con cui è stato rivestito il fondo dello stagno. E molto rossa e con l'acqua si può impastare:

Tante palline che lasciamo asciugare un po' al sole. Cosa succedrà quando saranno secche? E se proverete a fare la stessa cosa con altri tipi di terra?

Provate anche a riempire un vaso d'acqua con diversi tipi di terra, acnhe quelli raccolti qui. Chiuso il vasetto e agitato, vi sembrerà che l'acqua abbia mescolato tutte le terre: lasciatelo sulla cattedra a riposare... e vedrete che si formano degli strati diversi: le particelle di terra non pesano tutte nello stesso modo! e non sono grandi uguali!

Come ultimo esperimento da scienziati pesiamo: acqua aria e terra, quale sarà più leggera? quale più pesante?

La maestra ha portato tre vasetti uguali, che riempiamo e poi pesiamo con uno strano strumento: il dinamometro, che misura i pesi attraverso l'allungamento di una molla. Più un oggetto è pesante più la molla si allunga.

Il vasetto pieno di aria pesa : 500 gr, che corrisponde anche al peso del vasetto
Il vasetto con l'acqua pesa 750 gr.
Quello con la terra pesa 760 gr

A scuola se riuscirete vi invito a ripesare i vasetti con acqua, aria e terra con una vostra bilancia, e poi a ripesare la terra una volta asciutta: ipotizzate sarà più leggera, perché l'acqua pesa!

Prima di andare proviamo a raccogliere in tre mappe tutte le parole che ci vengono in mente su oggi.

ARIA: pesa poco, profuma, è ovunque, la scalda il sole, è leggera, fa volare i semi, si sente muovendo la mano, è abbastanza calda, 16 °C

ACQUA: è più fredda dell'aria, è più pesante dell'aria, fa galleggiare le cose e gli animali, impasta la terra, si nasconde nella terra

TERRA: dura, secca, assorbe l'acqua, ci sono terre più pesanti e più leggere, se si scava si trova l'acqua, bagnata, scivolosa

Evidenziamo quelle che c'entrano con la parola albero, che è strettamente legato a questi tre elemnti! A scuola proverete a costruire una vostra mappa di parole

Come ultima cosa, vi regalo un vaso di terra, che raccogliamo da un campo arato mentre stiamo tornando sui passi di stamattina: in classe lo dividerete in due vasetti, da mettere sul davanzale. Uno da innaffiare, uno da non curare. Cosa succederà?

Avete tantissime consegne per la prossima volta, ma so che sarete bravissimi!

E ricordatevi che la maestra ha delle strane bacche che le ho consegnato dicendo che non lo erano davvero...oggetti misteriosI, da scoprire, se non voi da soli, insieme la prossima volta! Ci salutiamo alla fontanella dove ci aspetta l'altra classe: monto sulla bici e via, arrivederci a presto!

.

Commenti

Per inserire il tuo commento devi effettuare il login
Ultimo aggiornamento ( Giovedì 09 Dicembre 2010 00:34 )