Oggi non c'è la neve e non fa il freddo che abbiamo patito durante il nostro primo incontro.
C'è un bel sole tiepido e i bambini e le bambine della 3a sono reduci da un bel picnic sul grande pratone antistante la cascina.

Ci incamminiamo verso il solito boschetto ... ci fermiamo all'ombra.

La perlustrazione del boschetto con l'aiuto di una cartina, di una bussola e di alcuni indizi. L'individuazione dei punti sulla cartina. L'occhio della terra, il sotto ponte, la mano dello zombie, ...
E i compiti che vi ho chiesto di svolgere a casa!

Eccolo!
Un cartellone nel quale avete ridisegnato la cartina, ingrandendola e colorandola.
Un buon lavoro!

Vi propongo ora di entrare nel boschetto - in silenzio e muovendosi lentamente, mi raccomando!. Per non disturbare ulteriormente le nidificazioni in atto.
E per andare a vedere se i punti che avevamo scelto durante la prima uscita sono cambiati oppure no.
Iniziamo dall'occhio della terra ...

Che non è cambiato per nulla!

Quindi passiamo all'albero grattugiato ... Che sembra piuttosto "verde" - anche più del normale. Infatti notiamo la presenza di un grosso sambuco che prende il posto del grande acero grattugiato.
Però, per il momento, i due rami rimasti vivi sono ancora in buone condizioni.

Ecco il sotto ponte ...

Anche questo albero non se la passa bene: infatti l'albicocco è ... morto!
Anche qui si osservano degli evidenti buchi realizzati dal picchio.

La mano dello zombie ... che sembra stia cadendo in terra sempre più! Ma continua a proteggere il tappeto dell pervinche.

Passiamo per lo stagno ... con le ninfee fiorite e le centinaia di piccoli girini di rospo smeraldino.

E' giunta l'ora tanto attesa di scendere sotto terra. Apro con le chiavi i due cancelletti per accedere ai bunker ... scendiamo ... chissà se quello che avete immaginato ...

All'interno ci sono ben poche cose: una serie di panchine, alcune fotografie (risalenti ai tempi della seconda guerra mondiale), ... nessun carro armato, piante, animali, soldati ...

E qui ci vuole davvero il silenzio!
Soprattutto se pensiamo al silenzio che doveva regnare qui dentro quando, nel 1944, gli aerei bombardavano questa zona.
Qui dentro si sono rifugiate parecchie persone. In silenzio, in mezzo al rumore assordante degli aerei e delle bombe, con una paura terrificante.

Successivamente, lungo il nostro cammino sotterraneo abbiamo osservato le prese d'aria, i gabinetti e le stanze disegnate.

Usciamo di nuovo alla luce del sole. Ci spostiamo una decina di metri ... Mi metto dentro ad una buca ....

Come si sarà formata?
Grazie ad una esplosione.
E la terra che c'era prima dov'è?
Qui, di fianco, dove vediamo una piccola cunetta.

E sotto i miei piedi cosa ci potrebbe essere?
Un mondo vegetale (radici), un mondo animale, un mondo fantastico (alieni), acqua, terra, fuoco ...
Decidiamo a maggioranza che lavoreremo sul tema del mondo fantastico (alieni) ...

Torniamo dentro ai bunker.
Ci spostiamo in corrispondenza di una piccola stanzetta che qualcuno prima di voi ha iniziato a riempire di colore ... Giusto per togliere un po' di grigio che evoca ricordi non belli.
Un gesso per uno e via ....

Ecco alcuni dei vostri disegni:

Bravi!

Ma il tempo vola, per cui ci avviamo verso l'uscita ... Ciao a tutti!

P.s. 
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.