3c - s.primaria "Monte Ortigara" - Cinisello Balsamo - 12 febbraio 2010
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Ciao a tutti! Ci incontriamo davanti alla Cascina, ed in questa mattina fredda e coperta ci incamminiamo verso il punto del parco dove staremo oggi. Raggiungiamo un prato con vicino un boschetto e ci presentiamo:io sono Alessandra, voi?
Il boschetto qui vicino è speciale: viene curato dalle GEV, le Guardie Ecologiche Volontarie, da cui prende il nome. Esisteva già prima che venisse creato il Parco Nord, ed è un punto tranquillo ed accogliente per gli uccelli che in primavera vengono qui a costruire i nidi e a deporre le loro uova. Oggi lo esploreremo, grazie ad una mappa. Ma voi sapete cos’è? Certo! A scuola ne avete viste tante, e siete molto preparati!
Mi spiegate che a mappa è un disegno dall'alto come se guardassimo un posto volando. Ed è un disegno rimpicciolito. Su una mappa si utilizzano dei simboli, cioè dei piccoli disegni che rappresentano qualcosa e il cui significato si trova nella legenda: cioè di fianco a ciascun simbolo è scritto cosa rappresenta.
Per capire come muoversi guardando una mappa è necessario segnarvi dei punti di riferimento: qui intorno a noi decidiamo che gli alberi, la staccionata del boschetto, i cartelli, tutti sono dei buoni punti di riferimento. Non lo sono invece le foglie sul prato davanti a noi, una pozzanghera, un fiore. Un punto di riferimento che utilizzano in tutto il mondo e su tutte le mappe è il nord, e quando so dov’è il nord individuo anche il sud, l’est e l’ovest. Per capire dov’è il nord come si fa? Quando è mattina, il sole è a est. Se formiamo una T con le nostre braccia e puntiamo con la mano destra l'est, con la nostra sinistra indicheremo l'ovest, dietro alla nostra testa si troverà il sud e di fronte a noi il nord.
C’è anche un altro modo per trovare il nord? Cosa potremmo usare? Uno strumento da veri esploratori: la bussola!
Io ne ho tre! E a turno provate tutti ad utilizzarla: la freccia verde indica sempre il nord, basta girare piano piano il quadrante e far combaciare la lettera N con la punta della freccia, i quattro punti sono individuati tutti, e corrispondono a quello che avevamo ipotizzato noi.
Vi mostro la mappa che ho portato io per esplorare il bosco oggi: riporta 24 disegni che rappresentano dei luoghi del boschetto e che corrispondono a 24 stelline che indicano i punti da trovare. Per ogni disegno c'è anche un bigliettino che descrive il luogo da cercare. Sulla mappa è indicato anche il Nord, e allora potremo orientarla grazie alla bussola e capire dove andare!
Ci dividiamo in tre gruppi, due con le maestre e uno con me.
Prima di tutto ciascun gruppo orienta la mappa con il nord della bussola.
Ora siamo pronti per partire!
I punti che ogni gruppo deve cercare sono quelli individuati dai bigliettini che vi consegno e che con una frase descrivono ciò che dobbiamo trovare.
Tutte le volte che leggiamo un bigliettino cerchiamo di individuare il punto sulla mappa per capire dove andare: siete davvero bravi!
La giornata intanto migliora, e ora il cielo è azzurro e il sole ci riscalda mentre esploriamo,
saliamo e scendiamo dalle collinette del boschetto,
ci inoltriamo da rami intricati e scopriamo tanti particolari:
i nidi del picchio...
...il muschio che cresce sui sassi e sui mattoni.
Alla fine della ricerca ci ritroviamo e confrontiamo le nostre ricerche.
È andata bene, solo un punto non siete sicuri di aver individuato correttamente, poi lo verificheremo. Prima di tutto ora ci concentriamo sulla merenda!
Decidiamo di rientrare nel Boschetto.
Prima vi assegno un compito: rifare la mappa del boschetto più grande, colorata, con disegni vostri. E siccome tutti i luoghi di questo boschetto hanno storie da raccontare, ora ne conosceremo meglio cinque, e vi chiedo di arricchire le cose che dirò con altre informazioni e disegni.
Il primo è l'alveare, al di là della recinzione che delimita il boschetto. In realtà sono due: qui al parco un operaio si prende cura di queste due arnie, si chiamano anche così queste cassette che ospitano le api. Ora è inverno, le api sono al riparo dentro le loro cassette. E si scaldano a vicenda, tenendo calda la regina ed alternandosi verso la parte più esterna e più fredda, in modo da scaldarsi a turno. Sapete come fanno a produrre il miele le api?
Arriviamo fino alla vasca verde: una vasca di cemento che forse utilizzavano le fabbriche che sorgevano qui per contenere liquami, e che le GEV hanno ripulito e trasformato in una sorta di stagno dove portare le uova di rospi o i girini raccolti nelle pozzanghere, e dove qualcuno di questi animali arriva anche da solo.
Guardando in fondo alla vasca ci accorgiamo che sotto il pavimento verde in realtà c'è dell'acqua, anche se in parte è ghiacciata! appena butto un sasso la vediamo, per poi, affondato il sasso, venire nuovamente ricoperta di verde. Sono le lenticchie d'acqua! piccole piantine galleggianti della dimensione di una lenticchia appunto, che ricoprono completamente la superficie di questa vasca.
Poco più lontano ai tentacoli emergenti scopriamo che tanti alberelli di acero campestre sono cresciuti fondendosi in un grande albero con molti tronchi e molte radici. E’ cresciuto su una delle montagnette che forse sono state create dalle esplosioni. Raccogliete una sua foglia da portare in classe, riuscirete a scoprire qualche caratteristica di questo albero e del suo seme?
Raggiunto il bosco degli stuzzicadenti, vi mostro queste sottili Robinie e le loro appuntite spine lungo i loro tronchi. Sono alberi dalle lunghe foglie composte, cioè formate da tante piccole foglioline, e fanno un fiore particolare, sapete scoprire quale, e cosa c'entra con le api?
Ed in fine ci fermiamo all’ingresso 2, un ingresso e con degli scalini che portano sottoterra. Cosa ci sarà là sotto? Riuscite ad immaginarlo? La prossima volta...scenderemo!
Ci salutiamo tornati davanti alla Cascina: arrivederci a primavera!
P.s.
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.
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