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1b s. secondaria di primo grado Benzi - Bresso - 10 aprile 2015

Stampa  E-mail  Scritto da Erica Terzoli    Giovedì 09 Aprile 2015 11:00

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Finalmente è arrivata la primavera! I cigliegi sono in fiore e le partoline hanno tinto i prati di bianco.
In questo clima mite, stamane giunge in Cascina la classe 1°B! Bentornati!
Dalla Cascina ci dirigiamo verso l'Aula Verde dove avrà luogo l'attività di oggi.
Giunti a destinazione, disposti in cerchio facciamo un breve riassunto di quello che abbiamo visto insieme la volta scorsa...

Ma avete fatto i compiti? "certo!"mi risponde uno di voi.
Allora vediamo un po'...
Mi raccontate cosa avete notato con gli esperimenti della terra:
- la terra raccolta l'abbiamo divisa in 2 vasi. Uno lo abbiamo innaffiato, l'altro no. In quello che abbiamo bagnato 2 volte a settimana sono cresciute delle piccole piantine che però non sono durate molto..
"Ma allora in quella terra c'erano dei semi anche se non li vedevamo!"

- abbiamo osservato da vicino la terra superficiale (l'humus) e quella di profondità. Abbiamo notato che la prima era più friabile, ricca di detriti (tipo foglie secche, piccole radici e anche un insetto morto!). Questo grazie all'azione degli insetti decompositori.
Invece, la terra di profondità era molto compatta e aveva solo qualche sasso ma nulla appartenente al regno vivente.

Mi fate poi vedere un cartellone riassuntivo delle parole che vi sono venute in mente con il concetto di albero....

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Ci soffermiamo su alcune di esse:
- venature: sono i vasi presenti nelle foglie che portano la linfa elaborata dalle foglie al resto della pianta e quelle che invece portano la linfa grezza alle foglie
- clorofilla: è il colorante verde (assorbe tutti gli altri colori della luce ed emette il verde) presente nelle foglie che permette la fotosintesi
- ossigeno: il gas prodotto dalle piante tramite la fotosintesi. Le piante utilizzano acqua, sali minerali, anidride carbonica e luce per produrre ossigeno e glucosio (il nutruimento per sè stesse). Le piante sono organismi autotrofi: riescono a prodursi il nutrimento da sole e non dipendono da altri esseri viventi. Gli animali invece, sono eterotrofi in quanto per nutrirsi si basano su altri essere viventi sia di origine animale che vegetale.

Bene, ora ci spostiamo verso un grande pioppo il cui tronco è biforcato. In cerchio ci disponiamo attorno ad esso e osservandolo da angolazioni diverse, ognuno di voi dovrà trovare un aggettivo che lo descriva e una sua parte che lo colpisce.
Le parole scritte sono diverse tra loro in quanto a seconda del lato da cui lo si guarda possiamo notare caratteristiche diverse dell'oggetto stesso. Ma, notiamo che tre sono abbastanza riccorrenti:

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Bene, ora è giunto il momento di entrare nel bosco e partire alla ricerca di alberi! Divisi in tre gruppi dovrete cercare 3 alberi che abbiamo la caratteristica scritta sul foglietto dato alla vostra squadra. Per aiutarvi a riconoscere gli alberi, su alcuni di esssi sono stati disposti dei piccoli cartellini con nome e numero. Mi raccomando, degli alberi che scegliete cercate di ricordarvi queste 2 caratteristiche e anche dove si trovano! 
Dopo qualche difficoltà riusciamo a formare le squadre: per fortuna che la prof è arrivata in nostro soccorso!

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Bene, ora possiamo entrare!

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C'è chi non sa bene da che lato cercare..."ma sì, proviamo di là!" esclamano le ragazze del gruppo

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"Eccolo, questo è perfetto!"afferma un altro gruppo!

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Il tempo della ricerca termina e così, fuori dal bosco, in cerchio, osserviamo uno strano oggetto che ho con me oggi: un gps. Ma cosa è un GPS? E' un particolare strumento che grazie d un calcolo matematico detto TRIANGOLAZIONE, riesce a indicare con precisione la posizione di un punto nello spazio. Il GPS non funziona però da solo, ha bisogno di un aiuto: quello dei satelliti. IL GPS invia un segnale elettromagnetico ai satelliti e loro a loro volta ne inviano uno al GPS. In base alla provenienza del segnale di risposta, il GPS elabora la posizione del punto che si vuol trovare.
Ma, se vogliamo indicare un particolare punto del Parco a qualcuno che non lo conosce che cosa dobbiamo fare?
"Dobbiamo dare a lui delle indicazioni". Che tipo di indicazioni? "Dobbiamo indicare un luogo con le coordinate" "Sì!Bisogna usare i punti cardinali!"
Bravi! Di solito si usano i punti cardinali, ma il GPS usa un altro metodo: indica il punto prestabilito con 2 valori, quello della LATITUDINE e della LONGITUDINE.
Sono dei valori universali che si trovano ai lati di tutte le mappe e, facendo un po' come si fa a battaglia navale, si determina il punto.

Ora, entreremo nel bosco e georeferenzieremo i nostri alberi: daremo loro una latitudine e una longitudine!

Partiamo dal gruppo di Andrea, Mattia, Loik, Lorenzo, Martina, Sara e Pablo. Loro dovevano cercare alberi "Vecchi e alti".
Sono riusciti a trovare:

l'ontano numero 5: l'ontano è un albero che ha bisogno di molta acqua per crescere. Infatti di solito si trova sulle sponde dei torrenti. Qui è cresciuto perchè probabilmente sotto ai nostri piedi vi è una piccola falda...

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il pino numero 35: il pino è una conifera. Il suo nome deriva dalla forma del suo frutto: le pigne! Le pigne sono fatte infatti a cono!
" Questo albero ci sembrava vecchio perchè la sua corteccia si scrosta facilmente" mi spiegate

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l'acero numero 25: l'acero è caratterizzato dalla produzione di semi che si disperdono con il vento detti disamare. (è stato trovato anche dal gruppo degli alberi con il tronco diviso in più parti)

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Il gruppo di Suami, Alessia, Omar, Adbel, Alessio, Filippo, Alessandro dovevano cercare alberi grandi, robusti e massicci. Hanno trovato:l'olmo numero 52: il margine della foglie dell'olmo è seghettato. Non tutti i margini sono uguali: per esempio le foglie del sambuco hanno margine liscio. Nelle foglie cambia anche la forma: ci son quelle lobate, come quelle della quercia (assomigliano a dei lobi d'orecchie), ma anche quelle lanceolate (a forma di lancia) dell'olmo.

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il ciliegio numero 21: una delle caratteristiche del cigliegio, comune anche al pesco e al pruno, è quella di produrre prima i fiori delle foglie. Questo permette lui di proteggere in estate i suoi frutti con le fronde fitte

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il bagolaro numero 32: viene detto albero "spacca sassi" in quanto le sue radici riescono a rompere anche il cemento e riesce a crescere in luoghi ostili.

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Il gruppo di Capussella, Pashkja, Anzarone, Cioffi, Gambale e Carnazzo dovevano cercare alberi il cui tronco era diviso in 2. Sono riusciti a trovare:

- il sambuco numero 10: alcune parti della pianta del sambuco sono commestibili. Dai suoi fiori messi a macerare nell'acqua e zucchero si ottiene uno sciroppo molto dissetante e dalle sue bacche mature si può fare un'ottima marmellata

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il biancospino numero 4: il suo nome deriva da 2 sue caratteristiche. E' dotato di spine e i suoi fiori sono bianchi.

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Ecco la mappa di Google ...

Purtroppo è giunto il momento di salutarci, alla prossima!!!

 

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