You are here Home Le classi in visita al Parco 1c - s.secondaria di primo grado Cairoli - Milano - 11 ottobre 2013

1c - s.secondaria di primo grado Cairoli - Milano - 11 ottobre 2013

Stampa  E-mail  Scritto da Alessandra Dellocca    Giovedì 10 Ottobre 2013 11:00

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Ben arrivati e bevenuti a tutti! Oggi la giornata è pulita e serena, il temporale di stanotte ha lasciato aria fredda e neve sulle montagne, ma al sole si sta benissimo

Ci presentiamo: voi venite da una scuola abbastanza lontana da qui, quasi nessuno conosce il Parco, tranne chi ha i nonni che vivono qua.

Allora ve lo presento: il Parco Nord ha quarant'annii, si chiama così perché è a nord di Milano, ed è un parco di cintura metropolitana, cioè circonda ed è circondato dalla città.

Prima qui c'era l'area industriale della Breda, che negli anni '70 è stata dismessa: cme avranno costruito un parco?

Prima di tutto, mi dite, avranno fatto una piantina e disegnato dove fare i boschi, i prati, i viali.

Poi avranno iniziato i lavori: pulizie, semine, piantumazioni. Alcuni reperti di archeologia industriale del passato sono stati trasformati, per esempio il teatrino alle nostre spalle. O la montagnetta, questa collina che in realtà qui non ci dovrebbe essere, perché siamo già in una zona considerata pianura!

O ancora  il laghetto, creato dall'uomo agli inizi degli anni '90: Come si crea uno stagno? Me lo raccontate voi: si scava, si riveste con uno strato impermeabile di argilla, lo si riempie d'acqua... si piantarono anche alberi adatti intorno, si inserirono le piante acquatiche. Poi si aspettò, per vedere che animali sarebbero arrivati, e nessun animale venne introdotto dall'ente Parco.

In natura  lo stagno è come un piccolo lago, o una grande pozza,  che si riempie di acqua piovana, e che se non piove per molto può prosciugarsi: questa caratteristica è importante perché gli animali che ci vivono devono essere in grado di gestire la mancanza d'acqua.

Ci avviciniamo e esploriamo questo laghetto, osservando le differenze con uno stagno e cosa c'è nell'acqua: vediamo germani, gallinelle d'acqua, piccioni sul loro ontano preferito le cui radici sono sommerse dall'acqua, ma lui è in grado di sopportarlo.  E poi ninfee, canneti, pesci tra cui una carpa gigante.

Da un punto l'acqua entra, dall'altro, una specie di tombino, esce: l'acqua qui non ristagna, ed è continuamente immessa, ecco perché non è propiamente uno stagno.

Non vediamo nient'altro, ma il clima e la stagione non ci aiutano.Voi vi aspettereste anche rane, rospi, libellule, tartarughe!

Ci sono, più o meno.

Cominciamo col dire che i pesci non dovrebbero stare in uno stagno: quando l'acqua evapora, morirebbero. Ovviamente qui l'acqua è sempre costante, grazie al canale: i pesci sono stati portati dall'uomo.

Lo stesso vale per le tartarughe che sono originarie dell'America e che in Europa si comprano nei negozi e spesso diventano di grandi dimensioni: sicuramente qualcuno le rilascia pensando di restituire a questi animali la libertà, o magari solo perché si stanca di loro.  Le tartarughe in inverno sono costrette dal nostro clima, opposto a quello di origine, ad andare in letargo forzato, e spesso muoiono. E se non muoiono...

Sono entrambi animali immessi dall'uomo ed estranei allo stagno, e come spesso, anzi quasi sempre, succede, quando si introduce un animale che non appartiene ad un certo ecosistema si rompe un equilibrio: pesci e tartarughe sono carnivori voraci e divorano larve di insetti, uova e girini di rane e rospi, qui in primavera non ne troverete. Perciò mai liberare un animale nell'ambiente senza riflettere sulle conseguenze che questo comporta. E possibilmente mai comprare animali esotici, per non incrementare questo tipo di commercio che danneggia gli animali stessi.

Ci fermiamo qui per fare merenda,e poi ripartire verso l'area didattica dove esploreremo altri ambienti: il prato e il bosco.

Divisi in quattro gruppi, faremo due ricerche, prima nel prato e poi nel bosco.

Raccoglierete quante più racce animali e oggetti naturali troverete, sempe rispetando gli animali (vi chiedo di fotografarli o di chiamarmi e di non portarmeli) e le piante: non strappiamo nulla, raccogliamo e fotografiamo!

La ricerca parte, sgruppi uniti e nessuno corre: bravi!

Finita la prima raccolta allestiamo le nostre vetrine.

Poi si riparte per il bosco.

Tante cose: cavallette, foglie mangiate, gusci e funghi, mille funghi diversi!

Finite le ricerche confrontiamo quanto abbiamo trovato, lo osserviamo e lo mettiamo in comune.

Agli oggetti che abbiamo raccolto dò anche un punteggio, più alto se gli oggetti sono stati trovati da un solo gruppo (4) o se sono stati raccoli da tutti (1): il vostro è 159

Lo confronteremo con le altri classi per avere una stima di quanto trovato.

Ci salutiamo davanti alla cascina, pronti per un bel pic-nic e tanti giochi nel prato: arrivederci!

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