You are here Home Le classi in visita al Parco Gruppo A - classi 5 s.primaria - 2 s.secondaria 1° grado "U. Pisa"- Milano - 29 settembre 2009

Gruppo A - classi 5 s.primaria - 2 s.secondaria 1° grado "U. Pisa"- Milano - 29 settembre 2009

Stampa  E-mail  Scritto da Riccardo Quarantelli    Lunedì 28 Settembre 2009 23:53

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Ci incontriamo dopo alcune traversie nelle vicinanze del laghetto di Bresso. Questa mattina visiteremo alcune zone del Parco Nord, un grande parco che pochi di voi conoscono perché, pur essendo di Milano, abitate abbastanza lontano da qui. Nello specifico visiteremo e conosceremo i laghetti, in modo da prepararvi al laboratorio che vi coinvolgerà nel pomeriggio, e avremo modo di passare a visitare la montagnetta, altro luogo distintivo, per storia e peculiarità, del Parco Nord Milano.

Ci mettiamo in cerchio sulla sponda del laghetto di Bresso e dopo esserci presentati iniziamo a ragionare...cosa ci fa un laghetto nel bel mezzo della Pianura Padana? E' un bacino naturale o artificiale? Alcuni di voi hanno la giusta intuizione: tutti i laghetti che visiteremo questa mattina sono artificiali: non sono infatti tipici del paesaggio di pianura lombardo. Per costruirli sono state scavate grandi buche, sono state impermeabilizzate con uno strato di argilla, sono poi stati riempiti d'acqua e arricchiti con vegetazione, acquatica e non.

Una volta compiute queste quattro fasi di lavoro i laghetti hanno iniziato a vivere di vita propria, arricchendosi di forme di vita vegetale e animale ( l'acqua è garanzia di biodiversità) e impreziosendo il paesaggio del Parco. Osserviamo le specie botaniche più tipiche, quali la tifa, la ninfea, il nannufaro. E ci soffermiamo poi sulle forme di vita animale: notiamo pesci - come la carpa-, gallinelle d'acqua, libellule, tartarughe, germani reali. Per ognuno di questi ci facciamo una domanda: come sono arrivati qui? Sono giunti da soli o sono stati portati dall'uomo? Ognuno di loro, come scopriamo, ha una storia diversa...

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Abbandoniamo il primo laghetto e, percorrendo il bordo di un canale, ci avviciniamo ad un altro laghetto, che resta in una zona più interna e appartata del parco. Camminando lungo il canale la nostra attenzione è colpita da alcuni tonfi...è il rumore delle rane che, al nostro passaggio, si tuffano in acqua.

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"Eccone una!" indica qualcuno, " eccone un'altra!". Sono proprio tante. Qui, infatti, non ci sono tartarughe e le rane riescono a riprodursi senza che le uova siano mangiate dal temibile predatore. Mi raccomando: se avete una tartaruga, non liberatela in un laghetto, o finirà per sterminare la fauna dell'ecosistema. Se ben guardiamo, infatti, a lato dei laghetti dei cartelli avvisano che è vietato immettere e prelevare animali; come è vietato dare loro da mangiare.

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Qui abbiamo modo di guardare i curiosi semi della tifa, perfetti per essere trasportati dal vento; notiamo poi che, vista la minore presenza di tartarughe, la vita acquatica è qui molto più ricca: basta prendere qualche alga per notare la presenza di larve. Questo è buon punto per prelevare un campione d'acqua che, se avrete tempo, potrete analizzare nel pomeriggio in laboratorio, sotto la lente del microscopio.

Ci avviamo infine verso il terzo laghetto della mattinata. Prima di raggiungerlo ci fermiamo sulla cima della montagnetta, questa grande massa, anch'essa artificiale, fatta con l'accumulo delle scorie degli alto forni della Breda. I residui che troviamo per terra, qui, sono simili a lava: scuri, granulosi, a volte molto pesanti per la forte concentrazione di ferro.

L'ultimo laghetto è il più vecchio dei tre che visitiamo, costruito nel 1992. Gli alberi che lo costeggiano sono alti, si vede che sono qui da anni!

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E' notevole la presenza di pesci, carpe e persici: ma non possiamo né pescarli, né dar loro da mangiare ( per non alterare l'ecosistema e per non nutrire indirettamente i topi che vivono in questo laghetto).

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E' una piccola oasi di pace. Un ultimo sguardo all'acqua, in questi giorni abbastanza alta da aver coperto le radici di alcune piante, e ci avviamo verso la cascina per il pic-nic.

Arrivederci!

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