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3a - s.primaria T.Mann - Milano - 17 maggio 2010

Stampa  E-mail  Scritto da Eleonora Dall'Olio    Domenica 16 Maggio 2010 11:00

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Bentornati al Parco Nord. E anche oggi, come lo scorso autunno, avete portato una bellissima giornata di sole!

Prima di entrare nella zona dove faremo attività questo pomeriggio formiamo un bel cerchio in mezzo al prato.

Mi raccontate cosa avevamo fatto durante la prima uscita: 
...avevamo lavorato con una mappa e cercato diversi punti nel bosco...punti a cui avevamo dato dei nomi e ai quali eravamo arrivati attraverso degli indizi.

Se ci guardiamo attorno vediamo che tante cose rispetto all'autunno sono cambiate. I prati oggi sono molto verdi e anche sugli alberi le foglie sono verdi. La zona del Parco dove entreremo ora è un po' speciale. Vi avevo già detto che è un boschetto curato dalle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco, e negli ultimi mesi hanno anche iniziato dei lavori per renderlo ancora più speciale. Quando entreremo dobbiamo rispettarlo, e soprattutto dobbiamo cercare di tenere il tono delle nostre voci basso perché altrimenti disturbiamo gli animali che abitano qui! Ora andremo ad osservare i cinque punti del boschetto che avevamo scoperto tutti insieme durante la prima uscita, e cercheremo di capire se si sono trasformati e in che modo.

Siete pronti? Formiamo una bella fila ed entriamo!

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Notate subito un nuovo laghetto, scavto negli ultimi mesi.

Ma arriviamo a TROPPO FICO.

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L'albero è pieno di fichi che prima non c'erano, e sotto sono cresciute tante erbe che vanno quasi a coprire il tronco.

E vicino, sul tronco di un alberello, vediamo anche una chiocciola...

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Ci spostiamo verso l'OCCHIO DELLA TERRA...

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Questo camino di cemento non sembra molto cambiato, anche se secondo alcuni di voi sopra è cresciuto del muschio che prima non c'era.

E a due passi c'è il TAPPETO D'EDERA, che molti di voi riconoscono subito.

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Il colore dell'edera è lo stesso, perché l'edera, come avevamo visto. resta sempre verde. Ad alcuni di voi, però sembra più scura. Forse possiamo spiegare questa cosa andando a vedere l'ambiente attorno. In autunno tutte le piante erano senza foglie, mentre ora sono cariche di foglie verdi, che fanno ombra sul tappeto che hanno ai loro piedi. Quindi mentre il nostro tappeto di edera non è praticamente cambiato, ha subito molti cambiamenti l'ambiente circostante.

Ed ora verso la VASCA VERDE!

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La superficie è sempre coperta di lenticchie d'acqua, ma nell'angolo là in fondo, sono cresciute tante piante, anche piante acquatiche, come l'iris, con quel grande fiore giallo, che ha le sue radici immerse in questo piccolo specchio d'acqua.

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Cosa ci manca? Il GRANDE UOVO...

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Ad alcuni sembra più piccolo. In realtà è solo un effetto ottico. In autunno era appoggiato in mezzo al nulla, mentre ora è circondato da erba, anche abbastanza alta, che trasforma l'mbiente e che lo fa sembrare quasi più piccolo di quanto non sia!

Passiamo di fianco alla MANO DELLO ZOMBIE e alle PERVINCHE (che ora sono fiorite e si possono veder molto bene)...

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...fino ad arrivare allo STAGNO, nelle cui acque vediamo tanti girini, qualche gerride (che camminano sulla superficie dell'acqua), le ninfee fiorite, e anche qui gli iris d'acqua.

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Ma ora che abbiamo ripercorso il boschetto in superficie, dobbiamo chiudere gli occhi, e provare a pensare cosa potrebbe esserci sotto i nostri piedi...

"...gallerie...tane...scarafaggi...formiche...acqua...lava...talpe..."

Avete un sacco di idee...e tutte possono essere vere! Sappiamo che le formiche, i lombrichi, le talpe e altri animali, scavano le loro case nella terra. E dovete sapere che, durante la Seconda Guerra Mondiale, circa 70 anni fa, anche l'uomo ha scavato delle gallerie, che chiamava bunker. Adesso andremo insieme a scoprirli.

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Entriamo in un corridoio con le pareti di cemento che a voi sembrano tutte sporche. Ci sediamo su delle panche. Come vi dicevo, questi corridoi risalgono alle seconda guerra mondiale e servivano alle persone per spostarsi da un punto all’altro senza essere visti e soprattutto per muoversi protetti da eventuali attacchi e dalla caduta di bombe.

Andiamo a scoprire queste gallerie..e vediamo dove ci portano. Ci sono tante curve...le percorriamo guardando cosa c'è attorno a noi...e torniamo in superficie, uscendo all’aria aperta da una porta diversa rispetto a quella da cui siamo entrati.

Mentre durante la prima uscita avevamo scoperto punti in superficie, ora lasceremo un nostro segno sotto terra, che diventerà il simbolo della 3a della scuola Thomas Mann di Milano. Quasi tutti siete d'accordo che sotto di noi c'è acqua. E allora scegliamo come simbolo una goccia e una cascata.

Torniamo nei bunker, in una stanza speciale, e lasciamo il nostro simbolo sul muro...

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Ed ecco il risultato del nostro lavoro...

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Ma secondo voi, in superficie, possiamo andare a cercare una cascata? A qualcuno sembra di averla vista nel laghetto nuovo. Non resta che andare a controllare!

Eccola...avevate ragione! Il simbolo che abbiamo lasciato sotto terra lo possiamo ricollegare a un punto in superficie.

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Oggi abbiamo imparato a muoverci sotto la superficie, seguendo gallerie scavate dall'uomo, un po' come fanno gli animali che scavano le loro case nella terra. E abbiamo anche visto che le distanze che percorriamo in superficie possono essere diverse da quelle percorse sotto, perché dipende da come vengono scavati i percorsi!

E' giunta l'ora di tornare verso la scuola!

Grazie della visita, e speriamo di rivederci il prossimo anno! Per ora vi auguro buona fine scuola e buone vacanze!

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