I ragazzi e le ragazze della classe 1a - indirizzo biologico - arrivano al'appuntamento presso il ponte verde, che unisce la Montagnetta con il resto del Parco, più a nord.
Saliamo velocemente sulla cima della Montagnetta, in corrispondenza del monumento ai deportati.

Dopo esserci presentati consegno ad ogni studente una copia della cartina 2009 del Parco.
Osserviamo prima la facciata della cartina che presenta il territorio del Parco Nord nel contesto del sistema verde del nord milanese (Parco della Valle del Lambro, Groane, Grugnotorto,...).
Quindi il territorio del Parco, soprattutto evidenziando la localizzazione del complesso scolastico del Parco Nord e la Montagnetta, dove appunto ci troviamo.

Cerchiamo ora di conoscere la storia - naturale e umana - della Montagnetta e di comprendere come questo ambiente si sia evoluto nel tempo.
Nel 1920 la Montagnetta non esisteva: al suo posto era stata scavata una enorme buca che sarebbe servita, nei 40 anni successivi, a ricevere le "scorie degli altiforni della Breda".
Che cosa sono le scorie? Semplicemente tutto quello che rimaneva dopo che ai minerali di ferro veniva estratto il metallo utile alle lavorazioni industriali della Breda.
E in 40 anni ne sono state accumulate un notevole quantitativo!

Il luogo dove ci troviamo in questo momento è particolarmente significativo! Le lapidi intorno a noi e il monumento qui vicino ricordano i lavoratori sestesi deportati in Germania durante la seconda guerra mondiale. Perchè deportati? Semplicemente perchè questi lavoratori erano impiegati nell'industria bellica! E i nazisti, dopo averli utilizzati per produrre armi per la loro guerra, non li hanno più fatti tornare in patria!

Ma ora basta parlare e andiamo a cercare queste "scorie". Vediamo se, dopo che vi ho raccontato come sono fatte, riuscite a trovarle!

In effetti ... ce ne sono davvero tante!

Ci incamminiamo verso il Teatrino.

Qui ci sediamo, ci riposiamo un po' ... e vi racconto di questo sistema di capannoni e carrucole che serviva per depositare il materiale che proveniva dai forni della Breda.
Già che ci siamo inizio a raccontarvi la storia del laghetti ... a partire dai primi ... nel 1992.
Che lavori sono stati fatti per realizzare questi ambienti artificiali?
Lo scavo della buca, la sua impermeabilizzazione con argilla, l'immissione dell'acque e l'inserimento delle piante.
Gli animali sono arrivati in altri modi ... vedremo più tardi quali.

Siamo in corrispondenza dei laghetti ...

Osserviamo gallinelle d'acqua, pesci vari, un bel rattone, poche libellule, una tartaruga!

Che riusciamo anche ad acchiappare.
Intanto una delle prof misura la temperatura dell'acqua e raccoglie un campione della medesima. La temperatura risulta essere di 15°C - un po' bassa, evidentemente a causa della recente immissione di acqua via pozzo.

Facciamo un giro intorno al laghetto ... Quindi ci fermiamo e cerchiamo di capire come tutti questi animali siano arrivati sin qui.
Gli uccelli ... quelli volano, per cui ...
I pesci ... solo un essere umano può averli portati, in particolare i pescatori!
Le tartarughe ... solo dalle nostre case! Infatti, circa il 40% di voi ha oppure ha avuto una tartaruga!
Siccome dopo un po' di anni questi animali non possono più vivere nelle nostre case ... arrivano qui, nel nostro laghetto. Solo che poi, chi ne fa le spese sono i nostri piccoli animaletti (girini, coleotteri, libellule, microorganismi acquatici in genere) che vengono mangiati da tartarughe in gran numero.
Per cui, sarebbe meglio non comperarle, le tartarughe!

Ci avviamo sotto il sole verso i laghetti più recenti - quelli realizzati nel 2000.
Una volta giunti a destinazione ci sediamo sul prato e iniziamo ad analizzare le differenze tra questo nuovo ambiente e quello osservato prima - almeno ad una prima vista.
- c'è la fontanella di alimentazione
- ci sono meno alberi (o forse sono solo più piccoli)
. c'è più erba
- ci sono più piante acquatiche

Ci avviciniamo alla riva e osserviamo la vita qui presente: piccoli coleotteri, chioccioline, larve di effimera, dafnie, ... Insomma non c'è male! Altro che il deserto biologico di prima!
la temperatura rilevata qui è maggiore - intorno ai 18°C -  e anche il campione di acqua raccolto sembra più interessante e ricco.
Sentiamo anche il profumo della menta acquatica, nonchè vediamo qualche rana che si tuffa in acqua.

Anche una bella coppia di libellule!
La nostra mattinata sta per terminare, abbiamo giusto il tempo di avviarci verso scuola ... per l'ultima ora di Lingua Inglese!
Ciao a tutti!