Gialli - s. dell'infanzia Codazzi - Cusano Milanino - 14 aprile 2010
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Quest’autunno eravate arrivati in una giornata grigia, circondati da colori autunnali, mentre oggi eccovi arrivare accolti da un bel sole e dal cielo azzurro, con tutti i colori della primavera!
Con i verdi ci incamminiamo verso lo stesso luogo del Parco dove avevamo fatto attività durante la prima uscita.
Formiamo un grande cerchio...
...e mi raccontate che in classe avete riprodotto la mappa del Parco, di questo angolo del Parco: il Boschetto GEV.
Insieme ricordiamo i punti di cui vi avevo raccontato qualcosa quest’autunno, e torniamo a visitarli, per vedere se si sono modificati, o se si è modificato l’ambiente che li circonda.
Alle nostre spalle guardate un po’ cosa c’è...troppo fico.
Il grande fico del boschetto è cambiato, perchè adesso ai suoi rami non è appeso più nulla, mentre in autunno ci ricordiamo che c’era attaccato ancora qualche fico, che qualcuno di voi dice essere stati mangiati da lupi e giraffe. Ma ci sono questi animali al Parco? Probabilmente sono stati uccellini e cornacchie, che durante l’inverno hanno deciso di sfruttare i fichi come loro nutrimento.
Passiamo all’occhio della terra.
Dentro secondo voi ci sono più legni e sui bordi secondo voi c’è più muschio. Inoltre attorno al nostro “occhio” c’è molta erba, mentre l’altra volta ci ricordavamo solo terra.
E se facciamo altri due passi, ecco il tappeto di edera.
L’edera è sempreverde...e come sempreverde la ritroviamo uguale allo scorso autunno.
In fila per uno, raggiungiamo la vasca verde.
L’acqua è sempre completamente coperta dalle lenticchie d’acqua, tanto che a qualcuno di voi sembra addirittura che l’acqua non ci sia. Ma vi assicuro che c’è, altrimenti non ci sarebbero le lenticchie d’acqua. A tutti voi sembra tutto uguale a prima, ma se osserviamo bene vediamo che nell’angolino d’ingresso, le piante stanno ricominciando a crescere: il rovo e l’iris sono tornati verdi!
Addentrandoci tra gli arbusti del boschetto ci ritroviamo davanti alle gambe incrociate.
C’è un po’ più d’erba attorno e, a un guardare, il muschio sembra meno verde, un po’ più secco.
Qualcuno di voi è già stato distratto dal grande uovo.
Lo toccate tutti: è freddo e duro, e attorno ha dei ciuffetti d’erba.
Camminando non possiamo non notare una piccola radura piena di fiori viola. Sono le pervinche...
...dove lo scorso autunno c’era solo un piccolo tappeto verde: è quasi irriconoscibile...e ora possiamo capire anche l’indizio della mappa!
Abbiamo ripercorso le tappe in superficie, ma ora è il momento di spostarci sotto terra...e scoprire cosa c’è.
Entriamo in un corridoio con le pareti di cemento che a voi sembrano tutte sporche. Ci sediamo su delle panche e vi racconto che questi corridoi risalgono alle seconda guerra mondiale. Servivano alle persone per spostarsi da un punto all’altro senza essere visti e soprattutto per muoversi protetti da eventuali attacchi e dalla caduta di bombe.
Ma qui sopra di noi secondo voi cosa c’è? C’è il Parco...prati...alberi...e animali.
Andiamo a scoprire queste gallerie..e vediamo dove ci portano. Ci sono tante curve...le percorriamo in un senso, e poi nel senso contrario...e torniamo in superficie, all’aria aperta.
Abbiamo scoperto cosa c’è sotto i nostri piedi, sotto terra. Ora dobbiamo usare un po’ la fantasia, ma prima scegliamo un punto di quelli visitati in autunno. Scegliete il bosco di stuzzicadenti.
Andiamo a rivederlo e vi dico che questi alberi si chiamano robinie. Sui loro tronchi ci sono grosse spine...
...che l’albero usa per difendersi. Ma ora dobbiamo usare la nostra immaginazione...chiudiamo gli occhi e proviamo ad immaginare cosa c’è sotto questo bosco di stuzzicadenti...
Formiche...ragni...pipistrelli...conigli...marmotte...qualcuno dice radici. Posso dirvi che i pipistrelli non vivono sotto terra, ma vivono più che altro nelle caverne, nelle grotte, e nelle cavità degli alberi. E che al Parco Nord non ci sono le marmotte, però possiamo trovare formicai e le tane dei conigli.
Ed ora dobbiamo decidere quale sarà il disegno della classe dei gialli della scuola Codazzi, perchè ora torneremo sotto terra e andremo a disegnarlo in una stanza, per popolarla di ciò che vive al di là del muro.
Dopo qualche scambio d’idea, scegliete la formica. E allora scendiamo.
Entriamo in questa piccola stanza, e con dei grossi gessi iniziate a disegnare la vostra formica sul muro.
Ognuno la interpreta a modo suo, finché, guardando tutte le vostre opere d’arte, ci accorgiamo che una lunga fila di formiche cammina lungo il muro della stanza dei bunker.
Torniamo in superficie...
...con l’aiuto di un bastoncino, proviamo a scavare un pochino e capire cosa c’è realmente sotto...se troviamo delle formiche.
Ebbene sì. Trovate formiche, insetti, ma anche tante radici, legnetti, foglioline e qualche sasso.
Durante la vostra prima uscita avevamo imparato a muoverci nel bosco, in superficie, mentre oggi abbiamo scoperto che ci si può muovere anche sotto terra, come tante piccole formichine, seguendo gallerie costruite dall’uomo.
Dovete tornare al pullman...grazie per essere tornati a trovarci, buon fine anno e buona fortuna per il prossimo anno alla scuola elementare!
Ciao a tutti!
P.s.
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.
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