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Reparto Pediatria - Ospedale Bassini - Cinisello Balsamo - quindicesimo incontro - 23 aprile 2010

Stampa  E-mail  Venerdì 23 Aprile 2010 03:50

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Salve a tutti!

Sono Alice e anche oggi sono qui al reparto di pediatria dell'ospedale Bassini di Cinisello.
Oggi piove, avevo previsto di fare un giretto nel bosco a prelevare un po' di folgiame, ma con questa pioggerellina è meglio evitare.
Oggi ad aspettarmi trovo solo una ragazza, Francesca.

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Mi sono portata dietro uno dei miei libri preferiti, perchè vorrei parlare di alberi: Il barone rampante di Italo Calvino.

Questa è la storia di una famiglia nobile piena di regole d'etichetta, ci sono tre figli: una sorella maggiore, Battista, che cucina piatti pessimi che tutti devono assaggiare per forza, un fratello intermedio, Cosimo, ed uno più piccolo Biagio.

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Questa è la storia di Cosimo che spesso si arrabbia e disobbedisce ai genitori, un giorno non vuole assolutamente assaggiare le Lumache cucinata da sua sorella, e scappa ad arrampicarsi su di un olmo. Da allora non è più sceso, cominciando a sognare un mondo dove sia possibile viaggiare di territorio in territorio, di nazione in nazione, passando di ramo in ramo senza mai toccare terra, restando sospesi tra cielo e terra. Ne leggo delle parti a Francesca e ne riporto alcune anche qui.

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"Allora, Dovunque s'andasse, avevamo sempre rami e fronde tra noi e il cielo. L'unica zona di vegetazione più bassa erano i limoneti, ma anche là in mezzo si levavano contorti gli alberi di fico, che più a monte ingombravano tutto il cielo degli orti, con le cupole del pesante loro fogliame, e se non erano fichi erano cicliegi dalle brune fronde, o più teneri cotogni, peschi, mandorli, giovani peri, prodighi susini, e poi sorbi, carrubi, quando non era un gelso o un noce annoso. Finiti gli orti, cominciava l'oliveto, grigio-argento, una nuvola che sbioccaa mezza cota. In fondo c'era il paese accatastato, trail porto in basso e su òa rocca; ed anche li, trai tetti, un continuo spuntaredi chiome di piante: lecci, platani, anche roveri, una vegetazione più disinteressata e altera che prendeva sfogo - un ordinato sfogo - nella zona dove i nobili avevano costruito le ville e cinto di cancelli i loro parchi. Sopra gli olivicominciava il bosco. I pini dovevano un tempo aver regnato su tutta la plaga, perchè ancora s'infiltravano il lame e ciuffi di bosco giù per i versanti fino alla spiaggia del mare, e così i larici. Le roveri erano più frequenti e fitte di quel che oggi non sembri, perchè furono prima e più pregiata vittima della scure. Più in su i pini cedevano ai castagni, il bosco saliva la montagna, e non se ne vedevano i confini. Questo era l'universo di linfa entro il quale noi vivevamo, abitanti d'Ombrosa, senza quasi accorgercene. Il primo che vi fermò il pensiero fu Cosimo. Capì che, le piante essendo così fitte, poteva passando da un ramo all'altro spostarsi di parecchie miglia, senza bisogni di scendere mai. Alle volte, un tratto di terra spoglia l'obbligava a lunghissimi giri, malui presto s'impratichì di tutti gli itinerari obbligati e misurava le distanze non più secondo i nostri estimi, ma sempre con in mente il tracciato contorto che doveva seguire lui sui rami. E dove neanche con un salto si aggiungeva il ramo più vicino, prese a usare degli accorgimenti; (...) l'alba in cui svegliandosi si trovo in cima a un elce, tra lo schiamazzo degli storni, madido di rugiada fredda, intirizzito, le ossa rotte, il formicolio alle gambeed alle braccia, e felice di diede ad esplorare i novo mondo."

Intanto avevo preparato dei pezzi di cartone e  ho portato il mio kit di sgorbie, strumenti per incidere vari materiali, legno, linoleum e, per questa volta anche il cartone.

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La mia proposta di oggi è abbastanza semplice provare a riprodurre una silouette di un albero incidendo il cartone, a questo proposito ho portato un paio di libri per aiutarci a capire quale specie di albero e avvicinarlo a una sua voglia originale.

I risultati sono leggeremente diversi da come mi aspettavo, sono ancora più belli del previsto.

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Ecco a voi Lello Betullo, L'abete ebete e Marino il Bagolarino!

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per oggi è tutto ci vediamo alla prossima!!!!!

Alice

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