3e s. primaria Galli - Sesto San Giovanni - 28 maggio 2015
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Sole, caldo e cielo sereno: un bellissimo pomeriggio accoglie oggi i nostri amici!
La classe 3°E giunge in Cascina Centro Parco, luogo dell'appuntamento per le 13.30.
Siete un po' stanchi dopo la bella camminata sotto al sole!
Prima di partire, tappa bagno e poi via verso l'Area Didattica Natura!
Qui, spostandoci all'ombra di IL e LI, ci mettiamo in cerchio e vediamo di ricordare quello che avevamo fatto la volta scorsa...
Siete bravissimi! Vi ricordate tutto alla perfezione! Mi spiegate che avevamo fatto il gioco dell'orientamento con la bussola e una serie di indizi strani su alcuni luoghi dell'Area Didattica Natura. Vi voglio mettere alla prova: vi ricordate il nome dei luoghi?
E, con mia grande sorpresa sì! Bravissimi!
Ma, se vi ricordate bene, vi avevo dato dei piccoli compiti...
"Sì!Uno era la ricerca sugli animali!" Mi porgete quindi un libretto dove ognuno di voi ha fatto una piccola ricerca su un animale del Parco.
Ci sono conigli, pettirossi, ricci, donnole....Non manca nulla!!
Oltre a questa, mi porgete un cartellone: qui c'è scritta una storia. La storia del dinosauro del Parco Nord!
Ma è fatta proprio bene!Ci sono anche i disegni dei protagonisti! Chi la vuole leggere?
Bravi! Avete fatto prorpio dei bei lavori!
Ora, è giunto il momento di iniziare l'attività di oggi. Vi ricordate queste? dico tirando fuori dallo zaino le mappe dell'Area Didattica Natura.
Un coro di voci mi risponde di sì. Perfetto! Oggi, divisi in tre gruppi, dovrete ricercare 3 luoghi nuovi, non quelli dell'altra volta, all'interno dell'Area Didattica Natura e dar loro un nome. Una volta fatto ciò, dovrete segnare il luogo sulla mappa. Mi raccomando la precisione!
Allora via alla ricerca!
Ecco trovato il primo luogo per un gruppo! Segnate bene!
Il tempo a vostra disposizione è terminato, quindi ora ciascun gruppo mostra agli altri i diversi punti.
Avete individuato...
Le sedie della cucina ( i 4 tronchi sdraiati sono le sedie, il ceppo al centro il tavolo)
La casa delle rane e delle libellule (ce ne sono infatti molte)
Ecco una rana!
La vista delle api o l'occhio delle api (2 gruppi hanno scelto questo posto)
La panchina della lucertola (è una panchina molto al sole e le lucertole amano il sole. Poi, mi dite che ne avete vista giusto una nei paraggi..)
La margherita parlante
La poltrona gigante (un enorme masso a bordo laghetto dove il gigante si siede comodamente e quando ha caldo immerge i piedi. Nel frattempo però, controlla le rane e le libellule)
La palude delle ninfee o le roselline gialle (2 gruppo hanno scelto questo luogo)
Ma dove sono le "roselline gialle"? Ah, eccole!
Ed infine lo scheletro di pinocchio (sembra uno scheletro e visto che è fatto di legno...)
Benissimo! Siete riusciti anche a segnarli correttamente sulla mappa! Ottimo!
Ecco la mappa di Google:
Ora è giunto il momento di andare a visitare un luogo il cui nome vi avevo anticipato la volta scorsa: i bunker!
Appena scendiamo notate subito uno sbalzo termico: è naturale visto che ci troviamo metri sotto terra!
Dopo aver percorso il piccolo tratto arriviamo in una sala dove vi potete sedere su alcune panche.
Qui, raccontiamo una storia.
Dovete sapere che fino a metà del 1900 il Parco Nord non esisteva, ma al suo posto sorgeva una fabbrica aereonautica: la Breda.
Essa costruiva aerei da guerra che vennero utilizzati durante la seconda guerra mondiale.
La Breda ha costruito questi cunicoli sotterranei come rifugio antiaereo per i suoi operai. Questo si era reso necessario in quanto la produzione di questi aerei era obbiettivo militare dei tedechi.
Quando la guerra è finita, non vi era più necessità di costruire aerei e così la Breda iniziò a costruire ferrovie e vagoni, ma ben presto fallì.
Il territorio venne abbandonato ed entrò nel degrado, almeno fino alla nascita del Parco che lo bonificò!
Ma, vediamo un po' insieme come sono fatti questi bunker:
- sono delle gallerie che hanno una forma a tubo e non come le porte delle nostre case, in quanto questa struttura è più resistente ai bombardamenti;
- i bunker sono formati da corridoi con alcune stanze laterali: i bagni e i luoghi di vettovagliamento dove venivano stipati acqua e cibo in scatola
- hanno una forma a linea spezzata: in questo modo se per sfortuna un segmento dei bunker veniva colpito, crollava solo una parte e non tutta la struttura
- tra un segmento e l'altro sono presenti delle porte tagliafuoco che evitavano all'onda di deflagrazione di proseguire nel percorso.
Purtroppo il tempo a nostra disposizione è finito! Dobbiamo tornare in superficie!
Alla prossima e buon fine anno!
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