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1e - ITIS Cartesio - Cinisello Balsamo - 30 settembre 2013

Stampa  E-mail  Scritto da Erica Terzoli    Martedì 24 Settembre 2013 11:00

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Sfidando la pioggia e il primo freddo autunnale oggi, una delle classi prime dell'Istituto Cartesio, è giunta al Parco Nord alla ricerca dei luoghi che hanno segnato la sua storia.
Dopo esserci presentati, ci dirigiamo prontamente verso il primo "luogo storico" del Parco: il teatrino.
Qui giunti, ci domandiamo cosa possa essere la struttura sotto cui ci stiamo riparando dalla pioggia.
"Un tetrino" qualcuno risponde. Verissimo, ma cosa era prima? 

Dopo varie ipotesi capiamo che tutto quello che ci circonda non è sempre esistito: che il Parco Nord è stato creato.

Ma da chi? Cosa c'era prima dei prati, dei boschi, dei laghetti?

La risposta è proprio legata alla storia del teatrino.

Il luogo dove ci troviamo ora un tempo era un carroponte di una fabbrica chiamata Breda.

La Breda era un'industria che produceva aerei utilizzati nel secondo conflitto mondiale e che, terminata la guerra, fallendo, ha lasciato l'area dove oggi sorge il Parco completamente degradata.

Ma secondo voi, come è nato il Parco?

"Qualcuno ha bonificato la zona e ha piantato degli alberi"..infatti qualcuno di voi nota che gli alberi sono posti in filari, segno indiscutibile di un intervento umano.

E i laghetti?

"Hanno scavato delle buche e le hanno riempite d'acqua" uno di voi mi dice.

Ma, se noi versiamo l'acqua in una fossa, siamo sempre certi che questa non percoli negli strati sottostanti? Scopriamo che ci sono vari tipi di terreno e che per poter costruire i laghetti del Parco ne è stato usato uno impermeabile, tipo l'argilla.

Ma gli animali?

"Di sicuro i pesci sono stati portati, ma gli anfibi, i rettili o i mammiferi sono migrati qui in quanto zona verde in un mare di palazzi" mi dite.

Benissimo, ora possiamo proseguire verso la prossima tappa!

Ci troviamo di fronte ad uno strano monumento: cosa sarà mai? Provate ad aguzzare la vista e lo scoprirete...

Qualcuno di voi nota che è un monumento in onore dei deportati ai campi di concentramento durante il secondo conflitto mondiale. Ma come mai si trova qui? 

"Perchè i deportati sono proprio gli operai della Breda!"

Bravissimi! Ma quale era lo scopo di deportare degli operai? Dopo qualche congettura arriviamo alla soluzione: deportando i lavoratori della Breda, la fabbrica non poteva lavorare a pieno regime, diminuendo, quindi la produzione bellica.

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Bravissimi! Ora qualche minuti di silenzio per i caduti...

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Ci spostiamo verso la tappa successiva: sfidando l'impermeabilità delle nostre scarpe, ci addentriamo in un prato e ci imbattiamo in un cartello: "binari Breda".

Osservando, ai nostri piedi troviamo dei veri e propri binari! Dovete sapere che, finito il conflitto mondiale, la Breda smise di produrre materiale bellico, vista la diminuzione di domanda, e iniziò la costruzione di vagoni ferroviari e i binari che vedete sono quelli dove testavano le locomotive!

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Dopo una breve pausa, ci dirigiamo verso una strana struttura vicino alla Cascina Centro Parco. E' la Palazzina Volo. Gli aerei, una volta assemblati, dovevano essere testati (come osserva qualcuno di voi) e quindi era necessaria una pista di decollo. E come gestire tutto ciò senza una torre di controllo?

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Bene, siamo giunti all'ultima tappa: i bunker.

I bunker che andremo a visitare sono quelli costruiti dalla Breda per i propri operai. 

Scendendo, cosa notiamo?

Il poco spazio, il buio, il freddo, la struttura a zig-zag...

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Potete ben immaginare che sensazioni di angoscia e terrore avranno provato le persone qui stipate durante i bombardamenti...

"Ma perchè la struttura è a linea spezzata?" chiede uno di voi.

Il motivo è che se una bomba colpiva una galleria del bunker, la struttura impediva all'onda di deflagrazione di proseguire per tutta la lunghezza...

Bene, è giunta l'ora di salutarvi...

Alla prossima!

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