Buogniorno a tutti! La giornata sembra un po' grigia e fredda, ma non minaccia pioggia come la scorsa volta, consideriamoci fortunati!

Ci incamminiamo e raggiungiamo il lago di Bruzzano, dove dopo un veloce giro di nomi ripensiamo alle carte del Guaraparco e al suo lavoro.

Avete voglia di studiare con me e Brughillo come si diventa Guardaparco? Cinque classi e cinque prove per imparare le sue abilità?

Iniziamo dal Dirci quali sono secodno noi: saper vedere là dove ci sono dei problemi, o qualcuno non rispetta il Parco, gli animali o le piante; saper riconoscere animali e piante, sapere curarli.

Iniziamo allora da una prova di osservazione.

Nascondo degli oggetti che prendiamo dalle nostre borse lungo il bordo di un boscato, poi uno per uno partite in fila e in silenzio, provando ad individuarli tutti.

Alla fine ci raccontiamo come è andata. Molto onoestamente c'è chi ne ha individuato uno solo, chi tre, chi sette. 

Facendo il cammino al contrario li ricerchiamo e raccogliamo: una mantella rossa, un pacchetto di fazzoletti, un pennarello, un k-way verde, una borraccia blù, una bottiglietta d'acqua, un succo di frutta, una borsina rosa, un barattolo di colla.

Prova superata! Ecco il primo timbro di Brughillo per voi!

Come seconda classe e prova entriamo nel bosco. Come ve la cavate con i numeri? Qualcuno ride, anche la maestra! Non dobbiamo fare somme... ma cercare i numeri dallo zero al nove nascosti nelle cortecce e nelle foglie. Lo facciamo a coppie, pronti? via!

Un buco nella corteccia zembra uno 0

Righe verticali sembrano 1.

Un 2 nella corteccia puntinata di un pioppo.

Il bordo di una foglia sembra un 3

Un 6 nascosto nel muschio.

Un 7 disegnato da un tronco e i suoi rami.

Un 8 un po' storto nel disegno della corteccia, lo vedete?

Un 9 si intravede.

Trovati quasi tutti! Ci mancano il 4 e il 5, ma prova superata!

Ora è il momento di dimostrare che sappiamo riconoscere e ricordare. Prossima prova, riconoscimento forma delle foglie, da cui è possibile dare un nome agli alberi.

Per farlo ci dividiamo in due squadre. Organizziamo una staffetta, dove non vince chi va più veloce ma chi trova più foglie diverse. Partono due compagni, prendono una foglia, poi tornano e la fanno vedere al compagno successivo, che a sua volta parte e deve trovarne una diversa. Ciascuno tiene la propria foglia in mano. Alla fine contiamo.

Facciamo due manche, e finisce in parità, uno a uno.

ora mettiamo tutte le foglie insieme e le osserviamo, dando nomi ad alcuni alberi e cercando di ricordarli: pioppo, ciliegio, rosa canina, biancospino...

Terza classe superata!

Ci spostiamo e sediamo in un tratto di prato al sole (è uscito finalmente!).

Qui parliamo di cura. Il discorso che facciamo finisce sulle nostre paure: paura del buio, paura di parlare, paura dei ragni, paura delle aquile, paura dei ladri. Come si curano queste paure? Ne esce un bel discorso, la cosa più importante è provare a non pensare a quello che ci fa paura, ed a bituarsi a poco a poco scoprendo che non ci succede niente.

Come ultima cosa entriamo nel bosco per trovare un dettaglio di cui scoprire il passato e il futuro.

Un rapace (mi suggeriscono i guardaparco che potrebbe essere un falco pecchiaiolo) passa sulle nostre teste.

Così, guardando in alto, vediamo un nido.

Cos'era? Cosa sarà?

Prima saranno stati tanti rametti, che l'uccello che l'ha costruito ha pazientemente intrecciato. Poi il nido sarà stato usato, forse i piccoli sono volati, forse qualcuno non ce l'ha fatta. Ora sembra abbandonato, il vento e la pioggia piano piano lo disferanno, e i legnetti cadranno. Il legno prima o poi si trasformerà di nuovo in terra.

Quinto timbro!

 Bravissimi. La mattina finisce intorno allo stagno come promesso, mentre preparo un segnalibro con tutti i timbri per tutti, a testimoniare che siete tutti "promossi"!

Vi lascio al vostro pic-nic: buona fine scuola ed estate! All'anno prossimo!