You are here Home Le classi in visita al Parco 1d - ITIS Cartesio - Cinisello Balsamo - 8 ottobre 2010

1d - ITIS Cartesio - Cinisello Balsamo - 8 ottobre 2010

Stampa  E-mail  Scritto da Massimo Urso    Giovedì 07 Ottobre 2010 11:00

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Un po' di nuvole e una temperatura gradevole accolgono i ragazzi (sono tutti maschi e pochissimi) della classe 1d.
Solo 8 su 24 ... oggi in effetti è prevista una manifestazione degli studenti ...
Dalla cascina ci avviamo verso i laghetti.

Ci fermiamo in corrispondenza del primo laghetto, quello costruito nel 1992 ...

Racconto brevemente la storia della costruzione di questo ambiente ... 
Per prima cosa è stata scavata una buca, quindi utilizzato l'argilla per impermeabilizzarne il fondo, poi abbiamo messo l'acqua e le piante.

E gli animali?
Per provare a rispondere a questa domanda dovremo, per prima cosa, andare a fare una breve perlustrazione per osservare quali animali siano presenti ...

Germani e gallinelle d'acqua, nient'altro! Forse la giornata non è delle migliori da questo punto di vista ...

Oggi non abbiamo visto pesci. Probabilmente si stanno già radunando in corrispondenza della massa di canna palustre. Questi pesci sono stati immessi "abusivamente". Da chi? Solamente i pescatori trattano con carpe, persico sole, ...
E anche le tartarughe sono qui perchè qualcuno le ha portate!
Questi animali sono molto presenti nelle famiglie milanesi (tra di voi 3 su 8 hanno o hanno avuto una tartaruga).
E - le tartarughe soprattutto - quando diventano troppe, sono un grosso problema ecologico per i laghetti del parco. Essenzialmente perchè si mangiano praticamente tutto ciò che si muove - e più piccolo di loro (insetti, girni, ...).
Per cui sarebbe molto meglio non abbandonarle ... anzi ... sarebbe meglio non comperarle neanche!

Riprendiamo il cammino, verso la cima della montagnetta ... dalla strada più difficile, però.

Su cosa stiamo poggiando i nostri piedi in questo momento? 
I nostri piedi sono poggiati su almeno 10 metri di quelle che qualcuno ha chiamato "le scorie della Breda". Ovvero i "rifiuti" derivati dall'estrazione del ferro dai minerali di ferro che la Breda stessa ha utilizzato per moltissimi anni.

Nel 1920 c'era una grossa buca ... che è stata colmata negli anni e che si è innalzata al livello che conosciamo oggi intorno al 1960.
Quarant'anni di scorie! Prodotte dagli altiforni!
Tra poco andremo a cercare qualche pezzetto di queste scorie ma, per il momento guardiamoci intorno ... siamo nel bel mezzo di un monumento particolare.
Si tratta delle lapidi che ricordano i nomi dei lavoratori sestesi che - durante la seconda guerra mondiale - sono stati deportati in Germania a produrre armi per la guerra.
Questi lavoratori non hanno fatto più ritorno a casa, ma hanno terminato la loro vita insieme a milioni di ebrei nei campi di sterminio.
Una pagina tristemente famosa della nostra storia, ancora viva, oggi.

Ma adesso mettiamoci alla ricerca delle scorie ... basta andare in qualche zona in cui affiori un po' di terreno senza prato ... Non ne troviamo moltissime, però un'idea riusciamo a farcela!

Riprendiamo il cammino ... Giusto il tempo per raggiungere i bunker!

Scendiamo le scale, entriamo e percorriamo questo particolare luogo sotterraneo ...

Chi si sarà riparato qui sotto?
Essenzialmente i lavoratori presenti nell'aereoporto. 
E, per fortuna, nessuno tra quelli qui rifugiati, è rimasto vittima delle bombe. Perchè la struttura è intatta da allora.
A parte le piccole fessure create dalle radici delle piante.

Abbiamo giusto il tempo di fare qualche considerazione sulle caratteristiche costruttive di questi rifugi (la volta ovale, la divisione in varie parti, a seguire un percorso quasi labirintico, ...)

Il tempo a nostra disposizione è terminato.
Usciamo di nuovo alla luce del sole ...

Ciao a tutti!

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