Sei in ... Home Le classi in visita al Parco 1b - s.secondaria di primo grado "Giuliani" - Cinisello Balsamo - 7 novembre 2011

1b - s.secondaria di primo grado "Giuliani" - Cinisello Balsamo - 7 novembre 2011

Stampa  E-mail  Scritto da Alessandra Dellocca    Domenica 06 Novembre 2011 11:00

.

Ciao a tutti! Ci incontriamo davanti alla cascina Centro Parco, e ci incamminiamo subito: ha appena finito di piovere, ma il cielo grigio non vi ha intimorito, e partiamo subito alla scoperta di quello che ci aspetta stamattina.

Arriviamo fino al teatrino del Parco e ci presentiamo. Alcuni di voi sono già venuti qui mentre frequentavano le elementari, e qui ci venite in bici o a giocare a calcio o a basket.

Siamo qui per parlare della storia del Parco ma anche di quello che c'era prima.

Non serve andare troppo lontano per parlare di tracce e oggetti del passato, soltanto quindici anni fa, quando voi non eravate ancora nati, si utilizzava un'altra moneta in Italia al posto dell'Euro, la lira, e alcuni di voi hanno visto monete o banconote. Non sono vecchissime, eppure ormai non si usano più.

Anche per  la storia di questo territorio basta andare indietro di poco e si trovano grandi cambiamenti: era un'altra cosa cinquant'anni fa. In particolare sono rimaste tracce delle industrie, a testimoniare il lavoro in fabbrica che caratterizzava questi luoghi. Un vostro compagno ha il nonno che lavorava qui, alla Breda.

Infatti questa zona era un'area agricola in parte ma soprattutto industriale, passata la seconda guerra mondiale piano piano le industrie vennero dismesse e negli anni '70 "arrivò il Parco" voluto fortemente dai cittatini che chiedevano un area verde e non nuovo cemento.

E' un Parco vicino alle città, ed è stato creato pensando ai cittadini, grandi e piccoli, che qui possono venire a divertirsi, giocare, fare sport, e si sviluppa sul territorio di sei  comuni, a volte diviso da strade anche molto trafficate. E' un parco "artificiale", perché costruito dall'uomo.

Alcuni reperti di archeologia industriale del passato sono stati trasformati, per esempio il teatrino dove siamo ora, che era un carroponte.

Ci spostiamo salendo su una montagnetta anch'essa frutto del lavoro umano: questa collina che in realtà qui non ci dovrebbe essere, perché siamo già in una zona considerata pianura! Qui sotto ci sono tutti gli scarti delle lavorazioni degli alto forni della Breda, che estraeva il ferro dalle rocce ad altissime temperature ottenendo ferro liquido che poi veniva fatto solidificare dandogli una forma adatta al suo utilizzo.

Ricoperta da terra e con le giuste piantumazioni - oggi la montagnetta sembra tutto fuorché una montagna di scarti.

cb_giuliani1b1

In cima, un monumento e una serie di lapidi ci indicano che qui si ricordano gli operai deportati nei campi di concentramento durante la seconda guerra mondiale. Nella giornata della memoria qui si ricordano tutte queste persone che persero la vita lontano da casa, e ancora si intravedono, nelle teche del monumento, i sassi e le terre che provengono proprio dai diversi campi.

cb_giuliani1b2

Proviamo poi tutti insieme a cercare i resti delle lavorazioni venuti alla luce lungo i sentieri:

cb_giuliani1b7

Sembrano lava solidificata!
E mentre cerchiamo ammiriamo anche uno scotano che si è riempito di tante goccioline d'acqua che ora brillano.
cb_giuliani1b3
E' il momento di spostarci all'area ex binari Breda, dove venivano provati i prototipi delle metropolitane tanti anni fa, diventato un punto pic-nic.
Quello che è rimasto sono appunto dei binari in metallo e un canale in cemento. Con il vento questo canale si è riempito di un po’ di terra, quella che è bastata perché dei semi riuscissero a germogliare e a diventare poi degli alberi. In particolare ci sono dei bagolari, alberi con delle radici molto forti, che sono riusciti poi a rompere il cemento e a prolungarle nel terreno. Questi alberi vengono detti anche spacca sassi proprio per questo.

Lungo la strada osserviamo una vecchia torretta militare di avvistamento... è legata al posto dove stiamo per andare!

 cb_giuliani1b5

Alla fontanella davanti alla Cascina ci fermiamo per far merenda,

ma ripartiamo dopo poco per aggiungere  un’area da poco sistemata, un'area didattica di cui vi racconto brevemente.

Qui c’è anche l’ingresso ai bunker, da poco restaurati: erano rifugi strettamente legati all’aeroporto militare di Bresso, oggi utilizzato per uso civile e che si trova dietro agli alberi alle nostre spalle. Qui durante la seconda guerra mondiale vennero costruiti bunker anti-bombardamento, perché ovviamente era un punto strategico e quindi un possibile bersaglio di bombardamenti.

Entrando osserviamo le pesanti porte di cemento che dovevano servire per resistere il più possibile ad un'esplosione. Notiamo come le gallerie siano disposte ad angolo retto, così ché se un'esplosione ne avesse distrutta una le schegge non sarebbero arrivate alle altre.

cb_giuliani1b8

Troviamo anche alcune vecchie foto appese che ci mostrano l'aeroporto e i bunker cinquant'anni fa.

Lungo le gallerie erano disposte le panche per sedersi, troviamo poi i bagni e delle stanze forse per conservare cibo e acqua.

cb_giuliani1b9

Uscendo ci fermiamo davanti ad una garritta militare, ritrovata durante gli ultimi lavori di scavo per un nuovo stagno verso Cinisello Balsamo.

La mattina è volata e abbiamo scoperto moltissime cose: grazie! buon inverno a tutti!

.

Commenti

Per inserire il tuo commento devi effettuare il login