Everybody needs

everybody

Ognuno ha bisogno di scavare,
di cercare
… per trovare il proprio sasso,
la propria foglia,
il proprio fiore …
la propria domanda!

La necessità di scavare la terra, di andare a cercare qualcosa di sconosciuto e di imprevisto, è connaturata all’uomo.
Così è anche per il piccolo uomo.
E’ un bisogno!
Così come è importante cercare e trovare qualche oggetto naturale, significativo, che possa diventare nostro, in tutti i sensi.

Un sasso, un seme, un ramo, un fiore …
Qualcosa di resistente, ma anche tenero e fragile.
Qualcosa da curare, ma anche un oggetto che “è posto di fronte a noi” ed è altro rispetto a noi, che in qualche modo ci comunica qualcosa.

Cercare e scavare significa essere, in un certo senso, anche un po’ dei piccoli archeologi.
Alla scoperta del passato, delle radici nostre e della nostra Madre Terra.
Scavare significa anche scendere in basso, abbassarsi, andare sotto terra … a contatto con quella orizzontalità che incontriamo solo quando siamo addormentati. E che quindi conosciamo poco.

Trovare un sasso, il proprio sasso. Pulirlo, osservarlo, immaginarne la storia … farlo diventare oggetto di una storia. Il sasso e la sua forma, il suo peso, colore … odore.
Essere sasso, essere pietra e lanciare pietra solo come occasione e possibilità di sguardo in avanti, verso il futuro.

Il futuro del Parco Nord e del nostro rapporto con esso.

“Di che cosa hai bisogno tu? Forse hai bisogno appunto di … scavare, ma anche di sporcarti, correre, giocare, sorridere …”

Inizieremo, appunto, dai nostri bisogni e dalle nostre domande!
In classe, prima dell’uscita al parco, dovrà emergere il mondo dei bisogni primari dei bambini, attraverso un testo, un disegno, un oggetto. In che modo il parco potrà soddisfare questi bisogni?
Quali domande il bambino potrà e vorrà porre al parco?
Dovremo però avere un pensiero e una domanda anche per i bisogni di chi nel parco ci vive tutti giorni. Le piante e gli animali.
Di che cosa avrà bisogno un animale? E una pianta?
Come potremmo essere utili a loro?

L’uscita al Parco Nord avrà come tema principale, ma non unico la terra, il suolo e i suoi componenti.
Quindi si dovrà/potrà scavare una piccola buca, per scoprire il mondo sotterraneo fatto di radici, sassi, vermetti vari, alghe, funghi …
Per conoscere il luogo della vita delle piante e dove la sostanza organica si trasforma.
La buca poi verrà rimessa a posto, per non lasciare traccia del nostro passaggio.

Però … una piccola traccia potremo lasciarla in ogni caso …
Un piccolo segno del nostro esser passati di lì, un messaggio nella bottiglia … dentro alla nostra buca.
Potrete portare con voi gli strumenti adatti per scavare: una piccola paletta (non di plastica!), un secchiello, un setaccio (quelli da sabbia da spiaggia …).
Oppure cercheremo i nostri attrezzi sul posto.

Dovremo anche cercare un sasso, una pietra. Il nostro sasso. Che dovremo poi pulire e valorizzare.
Ma potremo/dovremo cercare anche altro …
Alla fine dell’incontro al parco ognuno dovrà avere riempito la propria piccola Valigia delle Meraviglie, che verrà portata a scuola.
E non ci dimentichiamo di leggere insieme la storia di Deucalione e Pirra …

La terra è, appunto, anche orizzontalità, dimensione “bassa”, contatto strisciante, riposo.
Cercheremo di “coltivare” insieme anche questa sua dimensione semplice, tranquilla, materna.
La Madre Terra, appunto, intesa sia come suolo su cui poggiamo i nostri piedi, sia come pianeta che abbiamo in affidamento.
Affronteremo insieme, se vorrete, i temi universali della Carta della Terra e quelli più concreti e diretti della Carta Europea del Suolo.
Cercando di comprendere il significato fortemente simbolico e coinvolgente della prima e quello più concretamente conservativo della seconda.

#DovelUomo
#CostituzioneTerra

Nel momento in cui avremo riempito la nostra Valigia delle Meraviglie – o anche più semplicemente le nostre tasche – avremo dato il via alla nostra attività di “Collezionista delle cose della Natura”.
Ma … potremo davvero raccogliere tutto ciò che vogliamo?
Beh … forse no … ci vuole un limite, come in tutte le cose! E questo limite dovremo iniziare a riconoscerlo perchè se esiste un “diritto a raccogliere e a collezionare” deve esistere anche un diritto delle cose della Natura a “non essere raccolte completamente”!
Anche qui è bene che ci sia una corretta reciprocità tra l’Uomo e la Natura.

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