Dov’è l’Uomo?

… cerco l’uomo che vive secondo la sua più autentica natura, cerco l’uomo che, al di là di tutte le esteriorità, le convenzioni o le regole imposte dalla società e al di là dello stesso capriccio della sorte e della fortuna, ritrova la sua genuina natura, vive conformemente a essa e così è felice …”
Diogene di Sinope (il Cinico)

La ricerca in natura dell’Uomo e della sua più autentica natura!
Nei mesi passati l’Uomo era come fisicamente “scomparso”, o meglio, nascosto in casa, con poche possibilità di uscire all’aperto.
E le strade, e le terre, iniziavano a riempirsi di vita non umana …
E questo è un primo, semplice, senso da dare alla nostra domanda.
Ma questa domanda è sicuramente più profonda e tali dovranno essere le nostre risposte!
La Natura è vista da Diogene come Autorità, pienamente operativa nel nostro mondo e vincolante per l’uomo.  E siamo proprio noi uomini che non riconosciamo da molto tempo – almeno dal tempo di Diogene – questa autorità.
In questo senso … dov’è finito quest’Uomo che riconosce (riconosceva) la natura come Madre?
Possibile che sia sparito completamente?
Forse, un pochino, quest’Uomo alberga in tutti noi, e abbiamo bisogno di una lampada, di una luce particolare, per poterlo riconoscere.
Questa ricerca può e deve essere fatta in natura, che è il luogo della libertà. Un momento di libera scelta nostra, come quella fatta dal nostro compagno di viaggio Diogene, il primo vero “cittadino del mondo”.
Quindi … prima cerchiamo di recuperare una nostra “luce”, un faro che ci accompagni in questo viaggio nella natura.
Poi iniziamo ad incamminarci alla scoperta delle semplicità che abbiamo intorno a noi (ma anche delle fatiche e degli impegni necessari che queste semplicità comportano)

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