Dopo aver partecipato all'attività everybody needs, i bambini di cinque anni della scuola materna hanno immaginato e scritto la storia del sasso che hanno trovato durante l'uscita al Parco Nord.

Ecco le storie immaginate dei bambini:

Denis

Il cuore del drago

Un giorno io e la mia classe siamo andati al Parco Nord, tutti noi abbiamo trovato dei sassi, il mio era piccolo come un uccellino, però  una volta seppellito diventerà un drago che al posto del cuore avrà un piccolo sasso. Vorrebbe essere il re dei sassi, così che ognuno porti rispetto l’uno per l’altro.

 Questo sasso piccino  è molto speciale perché arriva dal centro della terra, infatti quando lo tengo in mano sento il suo calore che mi riscalda il cuore.

Questo sassolino lo terrò per sempre perché è molto importante!

 

Francesco

Il sasso patata

Questa è la storia di un sasso che pensava di essere una patata perché era cresciuto in un campo di patate.

Un giorno un contadino lo raccolse e lo portò in mezzo ad altri sassi, ma lui non era contento di stare lì perché gli mancavano tanto le sue amiche patate  e poi veniva anche preso in giro dagli altri sassi.

Un bel giorno di sole dei bambini andarono in gita con la scuola in un parco a raccogliere sassi, fiori, erba foglie e rametti.

Un bambino di nome Francesco notò subito il sasso a forma di patata , lo mise nella sua scatoletta  e lo portò a casa. Il sasso era molto felice di stare con Francesco perché sapeva che nessuno l’avrebbe preso più in giro e che si sarebbe preso cura di lui!

Emma

Il sassolino Pongo

C’era una volta un sassolino di nome Pongo

Questo sassolino voleva diventare un bellissimo fiorellino, lui viveva nel suo vaso con la sua mamma e il suo papà. Ogni mattina sperava di trasformarsi e diventare un geranio, come i fiori del vaso, ma... era tutto invano.

Un bel giorno chiese al geranio:”Perché io non posso essere come voi?” e il fiore rispose”Tu sei un sasso e presto diventerai un ferma carte”.

Pongo scoraggiato disse:”Ma io voglio essere un fiore, non un ferma carte!”

L’altro geranio controbatte dicendogli:”Tu sei un sassolino, perché vorresti diventare uno di noi?”

Pongo dispiaciuto rispose:”Perché voglio essere bello e utile come voi!”

Il geranio con un sorriso gli disse:”Tu sei un sasso e sei bello in quanto ogni sasso ha la sua forma particolare e sarai utile perché aiuterai la nostra padrona a tenere ferme le carte, noi oltre a darle colore ed ossigeno non siamo diversi da te.”

E la mamma di Pongo aggiunse:”Tu sei il mio piccolo fiore e devi accettarti così come sei perché la mamma ti ama più di un geranio!”

Davide

La storia del sasso

C’era una volta un sasso che era molto triste perché nessuno lo accettava.

Gli  amici non lo accettavano perché era grigio e sporco; neanche i bambini perché ogni volta che lo vedevano al parco gli tiravano un calcio.

Lui sognava una famiglia che lo avrebbe potuto dipingere di rosso, il suo colore preferito.

Un giorno io sono andato al parco con i miei compagni della scuola materna e scavando l’ho trovato tutto triste, allora l’ho portato a casa e l’ho ascoltato come un vero amico e dopo poco siamo diventati super amici.

L’ho dipinto di rosso perché era il nostro colore preferito!

Chiara

La storia di Lilly.

C’era una volta un sasso, che era nato da una roccia un giorno durante una tempesta. Un fulmine in mezzo alle nuvole ha colpito una roccia e l’ha spezzata.

Uno di questi pezzetti era la nostra sassolina Lilly.

Lilly cadde nel fiume insieme ad altri sassi: era tutta bagnata e gli altri sassi la salutarono e le dissero:” Non aver paura, sta cominciando il nostro grande viaggio!”

Lilly e gli altri sassi cominciarono a rotolare, facendo tantissime capriole, rotolando dalla montagna alla pianura, divertendosi un sacco!

Rotolando rotolando, tutti gli spigoli dei sassi diventarono lisci, levigati dall’acqua e dalle altre rocce.

Lilly e i suoi amici, alla fine dei loro capitomboli, si trovarono in un canale che li portò nel Parco Nord.

Un giorno tutti i bambini grandi della scuola materna Petrarca andarono in gita al parco con la guida Massimo. I bambini raccolsero dal laghetto questi sassi e Chiara incontrò Lilly.

Chiara si stupì ed esclamò:” Com’è liscio questo sasso! Lo porterò con me a scuola”.

Ogni bambino portò a scuola e poi a casa un sasso e Lilly fu proprio contenta di andare a casa di Chiara.

Termina così l’avventura di Lilly, la sassolina bravissima a fare un viaggio così lungo.

Loris

La vera storia delle stelle cadenti.

C’erano una volta quattro bambini che stavano giocando agli esploratori nel parco.

Iniziarono a scavare e correre. Ad un certo punto Loris, uno dei quattro amici, trovò un sasso che brillava.

Loris lo raccolse e lo mostrò a tutti i suoi amici e decise di chiamarlo “Brillino”, rimasero tutti a bocca aperta e il sasso brillò ancora di più. Loris decise di portarlo a casa e ogni volta che usciva portava Brillino con sé per poi mostrarlo a tutti.

Arrivò il compleanno di Loris e ricevette tantissimi regali e così smise di giocare con il sasso che nel frattempo brillava sempre di meno; lo ripose in un cassetto e iniziò a giocare con gli altri giocattoli.

Un giorno aprendo il cassetto vide brillino che era diventato tutto grigio e non brillava più, lo prese in mano e lo sentì piangere .Dallo spavento lo lasciò cadere a terra poi delicatamente lo raccolse e sentì che il sasso parlava.

“Cosa ti è successo?” Chiese Loris al sasso.

Fù allora che Brillino raccontò la sua storia:”La mia mamma è la Luna. Io vivo nel cielo. Un bel giorno stavo giocando con i miei fratelli e mi sono allontanato troppo e sono caduto sulla Terra nel parco dove mi hai trovato. All’inizio era tutto bello, mi portavi sempre in giro, mi mostravi ai tuoi amici e ci divertivamo tanto assieme , poi ho sentito tanto la mancanza dei miei fratelli e dei miei genitori e ho iniziato a brillare sempre meno. Poi mi hai abbandonato nel cassetto e mi sento sempre più triste.”

Loris rassicurò il sasso. Prese un missile che gli era stato regalato, legò saldamente il sasso e lo direzionò verso la Luna.

Salutò il sasso e o lo spedì nello spazio.

All’improvviso il cielo si riempì di stelle cadenti... erano tutte le stelle che si avvicinavano alla Luna per dare il ben tornato a Brillino!

E’ da quel giorno che tutti gli anni il 10 di Agosto le stelle festeggiano il ritorno di Brillino con lo spettacolo delle stelle cadenti.

 

Emanuela

Storia della tartaruga e del leone

Il mio sasso somiglia al guscio di una tartaruga.

C’era una volta una tartaruga burlona che faceva sempre quello che voleva.

Ogni volta che la mamma gli diceva:”Non andare nel bosco, neanche di nascosto” .Ma la tartaruga disobbedì e di nascosto andò nel bosco…

Ad un certo punto incontrò un leone che gli disse:” Ti posso mangiare?” e lui rispose :”Noooo” e scappò il più in fretta che potè a chiamare la mamma.

“Mamma chiama il papà! C’è un leone!”

Il papà visto che era un cacciatore disse:”Fammi vedere dov’è il leone!” “Seguitemi”disse il piccolo.

Così il cacciatore sparò un colpo in aria, come nelle gare, e il leone scappò via!

La tartaruga, la mamma e il papà esclamarono in coro :”EVVIVA!EVVIAVA!” e andarono a casa felici e contenti!!

FINE 

Kendra

Storia di una piccola sassolina

C’era una volta sul pianeta Sassonia, una piccola sassolina che viveva con gli zii Sassone e Sassona.

Sassolina studiava, giocava con gli amici e ascoltava dagli zii la storia dei suoi genitori che erano partiti per cercare una nuova casa.

Il sogno che accomunava Sassolina ai suoi genitori era quello di essere parte di un grande parco.

Un giorno arrivarono i cugini Meteoro , che erano venuti a prenderla per portarla da loro, che si trovavano sulla Terra.

Sassolina salutò tutti e partì, arrivarono di notte atterrando sulla scritta “Parco Nord”.

Ci furono grandi abbracci e feste! Nei giorni successivi si iscrisse ad una nuova scuola e fece nuove amicizie.

Sassolina studia ancora oggi per diventare uno scoglio nel laghetto del parco.