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Gli alunni e le alunne della classe 3b durante il periodo del Coronavirus hanno effettuato alcune "missioni" spaziali che prevedevano teletrasporti inserendo coordinate spazio-temporali.
In questo modo è stato possibile un grande lavoro di fantasia che ha permesso ai bambini letteralmente di spaziare e muoversi sopra il parco e ... altrove!.
I bambini hanno accolto la proposta di realizzare un testo ed un disegno; tutto il loro lavoro è stato preceduto da un volo sopra il Parco attraverso internet e da alcune proposte di tipo artistico.

Ecco i disegni (mescolati tra 3a e 3b).
Clicca sulle piccole immagini se vuoi vederne l'ingrandimento.

I disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3bI disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3b

I disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3bI disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3bI disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3bI disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3bI disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3bI disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3bI disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3bI disegni degli alunni e delle alunne della 3a e della 3b


Ecco i testi dei nostri amici della 3b ...

LA PRIMAVERA VUOTA
In primavera io e la mia famiglia andavamo spesso al Parco Nord. 
Mi è sempre piaciuto molto soprattutto andare in bicicletta con il mio papà. 
L’erba verde brillante, gli alberi alti e pieni di foglie ed il profumo di fiori. 
Era bellissimo.
In questi giorni il Parco Nord senza umani è come un biscotto al cioccolato ma senza cioccolato, o un bambino che gioca ma senza i giochi...insomma, in breve, è triste vedere i bambini tutti in casa affacciati sempre alla finestra aspettando il momento di uscire.
Le piante e tutti gli animali che vivono il Parco me li immagino tristi e in pensiero. 
Si staranno chiedendo: << Ma dove sono gli umani?>>.
La quercia e il Biancospino si guardano, e il primo dice:
<<Che brutto non vedere più nessuno che conta davanti a me per giocare a nascondino>>, 
il Biancospino risponde <<Ma è anche bello, perché non c'è più carta per terra, come quando facevano i pic nic!>> 
e da dietro un filo di erba sbuca la formica Gina: <<A me mancano tutti quei pic nic che facevano,
perché le briciole che cadevano sulle coperte e sull’erba mi riempivano il pancino!>>,
<< Chissà magari ora capiranno che dovevano trattare meglio il Parco e averne cura?>> dice la Quercia.
Dall’altra parte del Parco, vicino al laghetto, anche la Tartaruga d’acqua sta parlando con il Germano reale: <<Ogni tanto metto la testa fuori dall’acqua sperando che arrivi un tozzo di pane...ma niente, non c’è nessun bambino a tirarmelo>> dice la tartaruga,
<<Sì amico mio, mi mancano quei chiassosi umani...l’altro giorno ho sentito parlare due Guardie forestali e dicevano che dovevano preparare per il ritorno della gente...speriamo succeda presto!>> dice l’anatra speranzosa.


IL PARCO E SENZA UMANI.

C'È UN PRATO VERDE CHIARO E DEI FIORI BELLISSIMI DI COLOR ROSA E GLI ALBERI SONO ALTI E PIENI DI FOGLIE. IL CIELO È AZZURRO CI SONO DEGLI SCOIATTOLI CHE CAMMINANO TRA GLI ALBERI, GLI UCCELLI CANTICCHIANO.
NEL PARCO C’È UN RUSCELLO E SI SENTE IL RUMORE DELL’ACQUA CHE SCORRE TRA LE PIETRE.
SI SENTE IL PROFUMO DELLE ROSE E DELLE MARGHERITE.
GLI ALBERI E LE PIANTE SI CHIEDONO DOVE SIANO FINITI GLI ESSERI UMANI .
GLI ALBERI E LE PIANTINE SONO MOLTO TRISTI PERCHÉ E SI SENTONO DA SOLI ,INFATTI NON CI SONO PIÙ BAMBINI CHE GIOCANO A NASCONDINO SUL PRATO, CHE SI NASCONDONO DIETRO DI LORO E CORRONO.
L’ALBERO CHIEDE ALLA MARGHERITA: << PERCHÉ QUA NON C’È PIÙ NESSUNO E NOI SIAMO DA SOLI?>>
LA MARGHERITA RISPONDE: <<;SONO TUTTI A CASA PER COLPA DI UN BRUTTO VIRUS>>
INTERVIENE LA ROSA E DICE:<<IO SONO FELICE DI ESSERE SOLA PERCHÉ I BAMBINI MI STRAPPANO TUTTI I PETALI>>
ARRIVA UNA RANA E DICE :<<CHE TRISTEZZA OR CHE SIAMO SOLI!!>>
I CRICETI TRA DI LORO DICONO: <<MA ORA CHE NON PUÒ VENIRE PIÙ NESSUNO CHI CI PORTA LE BRICIOLE DEL PANE?>>
RISPONDE IL CANE :<< ANCHE IO SONO MOLTO TRISTE: NESSUNO MI FA LE COCCOLE >>
INTANTO IL SOLE DICE ALLE NUVOLE :<<;SPOSTATEVI, ANDATE VIA,OGGI HO DECISO CHE VOGLIO PRENDERE TUTTO IL GIORNO PER ME E POI SE VUOI FATE PIOVERE ROVINATE TUTTI FIORI!>>
ARRIVA IL VENTO CHE VOLEVA SOFFIARE E SPEZZARE GLI ALBERI E I FIORI.
IL SOLE APRE L’OMBRELLO E PROTEGGE TUTTI GLI ALBERI ,I FIORI, E GLI ANIMALI E MANDA VIA IL VENTO.
IL PARCO NORD ADESSO SENZA NOI ESSERI UMANI, È UN PO’ SOLO...BEH MICA TANTO SOLO, PERCHÉ CI SONO GLI UCCELLINI CHE CANTANO AL MATTINO UN SUONO MOLTO GRADEVOLE, CI SONO I FIORI CHE CRESCONO A VOLONTÀ, UN PROFUMO DI CAMPAGNA E CI SONO I PESCIOLINI, I CONIGLIETTI CHE POSSONO SALTARE PER
TUTTO IL PARCO SENZA PAURA E SENZA NASCONDERSI, LE ROSE CHE CRESCONO SENZA CHE NESSUNO LE TAGLI, GLI ALBERI POSSONO RESPIRARE MEGLIO, SENZA TANTO INQUINAMENTO.

IL PARCO NORD
Il parco Nord era un posto perfetto per i pic - nic e per giocare con gli amici, e ora che non c’è nessun umano , al nostro posto ci sono solo gli animali.
Sui rami ci sono nidi di uccellini , in mezzo , nell’erba forse dei conigli.
All’alba senti il cinguettio , e se ti avvicini , senti il profumo di mille fiori, si vede sempre qualche cosa che si muove : ovviamente è stato un animale.
Gli alberi avranno detto : << Ooh mamma mia ! Era meglio prima , questi picchi stanno facendo un disastro assurdooo !!!>>
E i fiori non sono d'accordo con gli alberi : << Invece noi non siamo d'accordo: prima c’erano i bambini , quelli piccoli piccoli , che tentavano di strapparci per poi metterci nelle borsette delle mamme , ma… comunque quei bimbi erano molto carini ! >>.
<<Sole !!! Sole!!! Dove sei? Sono il vento !>>
<<Ma che cosa vuoi , fammi riposare , no ?! Ho mal di “lava” , anzi chiama le nuvole , questo pomeriggio ho deciso che pioverà e ci sarà anche un pochino di freddo , quindi mi raccomando ricordati di passare ogni tanto >> disse il sole .
il vento andò dalle nuvole ad avvisarle ,
Ormai si sta facendo buio; e i gufi e civette stanno per arrivare ed il parco è stanco e tutti gli animali sono andati a dormire.

Guardando il parco senza le persone che lo popolano,come accade tutto l'anno, noto subito l'immensità del parco stesso.
Chiudendo gli occhi per un attimo sento il cinguettio degli uccellini,il gracchiare delle cornacchie e, se mi sforzo ancora un po’, po sento anche lo squittio degli scoiattoli.
Gli odori sono molto forti; ,sento il profumo dei tanti fiori che in questo periodo, essendo primavera, riempiono il parco.
Secondo me in questo periodo gli alberi e le piante stanno pensando: "Dove sono finite tutte le persone?Cosa stanno facendo ?
Senti che pace,che silenzio,anche se un po’ po mi mancano,specialmente i bambini."
Io penso che gli animali in fondo in fondo siano contenti in questo periodo,perché nessuno dà loro fastidio e sono liberi e felici e perché sono tornati a essere i padroni del parco, quindi liberi di poter scorrazzare senza paura.
Alzando gli occhi vedo il sole lucente,un cielo azzurrissimo, le nuvole di un bianco intenso.
Finalmente riesco a respirare un'aria un aria fresca e pulita,e non accadeva da tempo.
Ormai è sera,la giornata è giunta al termine,ma posso vedere un’ ultima meraviglia prima di andarmene, una palla di fuoco rossa che piano piano scende dietro l'orizzonte e si nasconde dietro gli alberi,wow!!!. 

Camminando in mezzo al parco ho notato che non c'è nessun umano e posso camminare : i movimenti degli alberi e le farfalle che volano liberamente, le forme delle piante e dell'erba sempre più alta, tra i colori posso notare arancione, rosso e marrone.
Continuando a camminare poco alla volta mi sono trasformata in uno scoiattolo così potrò ascoltare la natura, gli alberi dicevano :《 Senza umani che bella vita che facciamo!》e le piante diranno :《 Senza umani non ci calpesteranno e così cresciamo e non ci raccoglieranno!!》.
Gli animali diranno :《 Yeah ! Gli umani non ci spaventano più!》, il vento dirà :《 Yeah! Così posso sventolare tranquillo!》, Il sole dirà :《 Gli umani non mi ruberanno più i miei raggi!》la luna dira' :《 Evviva! Gli umani con le loro torce non me le punteranno più contro, così mi vedranno bene !》.
È notte e tutto gli animali vanno nelle loro tane e la luna dà il cambio al sole.

Il Parco Nord si sta risvegliando dal sonno dell’inverno, l’erba è verde come tutte le primavere, gli alberi sono pieni di foglie, il vento si è fatto più caldo, le punte dei pini iniziano a fare dei nuovi rami e il tronco forte dei pioppi si fa ancora più forte con la corteccia che si fa più spessa; ,l’unico suono che si sente è il ronzio delle api che pescano il nettare.
Sono tutti preoccupati gli abitanti del Parco!
Anche il girino Leo chiede preoccupato alla mamma:<< Perché gli amici umani non vengono più a trovarci? Gli unici che vediamo sono degli umani con una strana”alga” sulla bocca e non si fermano a giocare qua davanti!>>. Il girino si ricorda quando un bambino voleva giocare a “ce l’hai” con un secchiello e un retino e lui si divertiva a scappare
Chissà se ritorneranno a giocare con noi si chiede il girino, lui spera tanto di sì.

Erano le cinque del mattino e il Parco Nord venne viene svegliato dal cinguettio degli uccelli.
Il sole non era ancora sorto, avrebbe dormito ancora un’ora prima di alzarsi nel cielo azzurro.
Nello stagno i pesci si stavano preparando per andare a scuola.
“Ciao pesciolini! Oggi spiegherò il mondo degli umani”, disse la maestra tartaruga.
“Gli umani vivono qui vicino a noi. Le loro case sono fatte di cemento e per riscaldarle accendono i caloriferi che inquinano un po’ il nostro ambiente”.
“Non possono scaldarsi con le pellicce come fanno gli animali che vivono nel nostro Parco?”, chiese un pesciolino rosso.
“Non hanno le pellicce, hanno i vestiti ma non bastano”, rispose la maestra.
“Per spostarsi spesso usano le macchine o le moto che però inquinano il nostro ambiente”.
Una farfalla viola e gialla che volava sopra allo stagno, disse: “Io per spostarmi volo!”.
“Loro non hanno le ali”, rispose la maestra. “Per mangiare vanno a fare la spesa al supermercato e fanno tanta pattumiera.
Per fortuna stanno imparando a fare la raccolta differenziata, altrimenti la loro città e il nostro Parco sarebbero tanto inquinati”.
“Come sono strani gli umani”, disse una lucertola verde che stava prendendo il sole su un sasso vicino allo stagno.
“Per divertirsi spesso vengono a giocare o a passeggiare nel nostro Parco.
Dobbiamo stare attenti a loro, non tutti sono buoni. Io sono una tartaruga, ho cento anni e lo so bene”.
Un topolino con la coda lunga e le orecchie piccole passò vicino allo stagno e chiese: “Ma dove sono gli umani? E’ tanto tempo che non li vediamo”.
E tutti i pesciolini risposero: “ E’ vero! E’ vero! Dove sono? Perché non vengono più al Parco?”.
La maestra raccontò che un’ape, che ogni tanto andava a prendere il polline sui fiori di una casa di umani, aveva raccontato che c’era un virus molto pericoloso, che aveva costretto gli umani a rimanere a casa per non ammalarsi.
“I bambini non vanno a scuola?”, chiese una cavalletta.
“No, fanno scuola da casa con il computer”, rispose la maestra.
Una vespa disse “Che fortunati che non vanno a scuola!”.
“In realtà i bambini sono tristi perché non vedono le maestre e i compagni.
Non possono vedere nessuno, nemmeno i nonni”, disse la maestra.
Un rospo disse: “Poverini! L’aria qui è più pulita, il Parco non è sporco e c’è tanto silenzio, ma speriamo che possano uscire presto”.
“Bravo rospo. Gli umani torneranno da noi, vedrete.
Potranno ammirare i nostri meravigliosi alberi: le querce, le farnie, i ciliegi, i pioppi, i tigli, i frassini.
E i nostri stupendi e profumati fiori: i papaveri, i fiordaliso, le viole, i bucaneve e anche le fragole selvatiche.
Potranno correre sui prati e giocare”, disse la maestra.
“Potranno vedere anche il grande salice del nostro stagno!”, disse una gallinella d’acqua.
“Speriamo che stando lontani da noi abbiano capito quanto siamo importanti e speciali.
E che dobbiamo essere rispettati”, disse una libellula blu.
“Bene, pesciolini. La lezione è finita. Per oggi niente compiti.
Potete giocare liberi. A domani”.
Tutti gli animali andarono a giocare. La farfalla volò per tutto il Parco a raccontare agli altri animali la storia degli umani che aveva ascoltato.
Gli animali del Parco giocarono tutto il giorno e poi andarono nelle loro tane a dormire. C’era tanto silenzio. Si sentiva solo il rumore del vento che muoveva le foglie degli alberi.
Il sole tornò a dormire.

All’alba di una mattina di aprile, il Parco nord si sveglia.
Il silenzio umano fa capire alla natura che qualcosa è successo.
L’erba bagnata dalla brina, inizia a svegliarsi con i primi raggi del sole.
Gli uccellini iniziano a cantare, si sente il picchiettare del picchio verde, sul tronco di un albero.
Si sente il fruscio del lago, quando si tuffa il martin pescatore, che viene disturbato dal giocare delle anatre e dei suoi piccoli.
“Sembra che in questo laghetto ci sia una gara di tuffi!”, dice un cigno che passa di lì.
Anche le tartarughe, le gallinelle d’acqua si divertono.
I pesciolini, non sono molto contenti, perché ogni giorno qualche animale potrebbe mangiarli.
Si chiedono: “dove saranno finiti i bambini che portano il pane al laghetto?”.
Intorno il vento muove le foglie del salice piangente e sposta i fiori di ninfea nell’acqua.
Nel prato, l’erba è cresciuta e gli insetti si fanno vedere; sono contenti perché non ci sono gli umani che li schiacciano.
Tra un cespuglio e l’altro, si vedono le lepri che corrono tra i papaveri, le viole del pensiero le margherite e le fragoline selvatiche.
Si vedono gli scoiattoli che prendono liberamente le noccioline.
L’aria è pulita, il cielo è azzurro, i colori della natura sembrano dipinti. 
Le nuvole sono di un bianco intenso.
Vicino alla cascina ci sono i cavalli che sono tristi, perché non sono liberi come gli altri animali.
In questo parco ci sono un sacco di cose che sembrano magia.
Quando il sole ormai è stanco, prima di andare a dormire, gli animali si ritrovano al laghetto per una riunione.
Sono tutti felici, ma qualcosa manca.
Il saggio gufo, che si è svegliato per la notte, si accorge che il parco era vuoto e senza voci.
Tutti gli animali si rattristiscono, ma la volpe li incoraggia dicendo che andrà tutto bene e che il parco riprenderà vita.

In questi giorni a causa del Coronavirus il Parco Nord è vuoto.
Nessuna persona può andare in bicicletta o correre lungo i viali che formano un lungo tragitto che percorre tutto il parco.
Chiudo gli occhi e immagino di essere dentro il parco da solo e osservo come la natura vive senza gli essere umani.
Vedo larghi prati, giganteschi alberi posizionati ai lati dei viali, i boschi fitti, i fiori colorati, gli animali che escono dalle loro tane e vanno in cerca di cibo e acqua.
C’è anche una fontana che spruzza goccioline d’acqua e il laghetto con tante anatre che nuotano in libertà.
Non si sentono le voci delle persone ma si sentono i versi degli animali, il canto degli uccellini e anche il fruscio del vento.
Il profumo dei fiori sbocciati in primavera si sparge per tutto il parco.
Sul prato sento la voce di una margherita che parla con una rosa e dice: “Sono felice che non ci siano umani perché così nessuno mi raccoglie o mi calpesta”.
La rosa risponde: “Io invece sono triste perché nessuno ammira la mia bellezza”.
Nello stagno sento un’anatra e una tartaruga che sussurrano. Mi avvicino pe sentire meglio.
La tartaruga dice: “Io sono felice perché nessuno mi tocca il guscio e mi fa spaventare”.
L’anatra risponde: “Io sono triste perché quando c’erano gli umani e facevano un pic nic, mi davano pezzettini di pane”.
Nel cielo splende il sole, un vento leggero soffia e l’aria è pulita perché nessuno la inquina con il fumo delle sigarette.
La giornata è quasi giunta al termine e giunge l’ora del tramonto, nel parco tutti si preparano per andare a dormire e io torno a casa dal mio viaggio immaginario.
Ho capito che bisogna rispettare la natura e seguire le regole per vivere insieme serenamente.

In questo momento non possiamo andare al Parco Nord è vuoto e ci sono solo gli animali e le piante ma scopro di aver voglia di andarci.
Decido di trasformarmi in un animale molto piccolo .
Avete indovinato? Proprio una coccinella; così entro nella mia macchina magica e patapuffete trasformazione effettuata.
Pronti per la partenza... Via! Si vola!
Arrivato nel parco la prima cosa che mi colpisce è il verde che visto dall'alto sembra un gigantesco tappeto colorato.
Mi infilo in un vialetto deserto, pieno di alberi cerri , roveri.
Mi fermo un attimo su un ramo e sento un cinguettio di uccellini, mi avvicino e vedo una famigliola.
La mamma picchio dice: “Grazie per averci fatto visita, ma ora non posso parlare, devo dare da mangiare ai miei piccoli! Vai dall’albero perché è molto triste!”
Così faccio come mi ha detto il picchio: “Buongiorno Signor Albero, come sta ?”
L’albero risponde :”Sono triste! Mi sento solo .
Non sento più le voci e gli 
abbracci dei bambini! Come mai non vengono più a trovarci?”

Gli dico:” C’è un virus che li fa stare molto male; ma torneranno presto! .”
lo saluto e riprendo il mio volo.
Vengo attratto da un profumo che mi porta fino a un campo di papaveri di color rosso fuoco.
Poi arriva un’ape che dice :”Ah, che buon profumo, non trovi ?“
Rispondo:” Sì ! È davvero un buon odore! “
L’ape chiede :“Hai visto gli umani! Non li vedo da un po’ ?”
Io le dico “Certo che non li vedi sono tutti a casa perché c’è un virus !“.
Lei risponde : “Bene, così posso raccogliere il polline in pace!
Ora vado ciao! .”
La giornata è giunta al termine, giunta l’ora del tramonto è stato bello rivedere il Parco Nord, adesso mi ritrasformo e... patapuffete. Che bella giornata

Ciao, oggi ho deciso di fare un giro al Parco nord visto la bella giornata di sole, ma per il covid19 il parco e’ chiuso quindi non mi resta che prendere il mio mantello dell’invisibilità e partire per questa nuova avventura.
Arrivo davanti a questo immenso parco e trovo le guardie che bloccano gli ingressi, ma io sono invisibile devo solo far attenzione a non fare rumore; entro piano piano e vado verso il mio laghetto preferito ma per arrivare vorrei fare un giro più largo del solito per poter osservare meglio la natura.
Camminando mi ritrovo circondato da molte specie di alberi tipo querce, tigli e aceri; e le foglie di questi alberi muovendosi con il vento producono un rumore per me rilassantissimo; tra i tanti fiori colorati nei prati troviamo il
fiordaliso che è blu, il papavero rosso, il garofano che è rosato, la viola e molti altri, tutti insieme questi bellissimi colori sembrano formare un disegno profumato.
Questo bellissimo parco e’ ricco anche di molta fauna; tra gli uccelli trovo per esempio, civette, picchi, pettirossi, germani reali, martin pescatore, migliarini di palude; tra i mammiferi incontro ricci, topolini delle case, volpi ,e il ghiro mentre tra gli insetti bellissime farfalle supercolorate, coleotteri, libellule, etc... 
Eccomi arrivato al mio laghetto, qui ritrovo alcuni dei miei animali preferiti come le tartarughe, le anatre e le rane.

Mi siedo sui gradini per riposare, ma sento delle voci provenire dallo stagno e scopro che...gli animali parlano!
Le tartarughe e gli scoiattoli stanno parlando dei bambini e si chiedono dove sono,le anatre sono tristi perché non ci sono più bambini che buttano il pane in acqua, al cigno mancano i bambini che lo ammirano e alle tartarughe mancano le piccole manine che le accarezzano, nel frattempo si sono aggiunti altri animali e anche loro sentono la loro mancanza.
Io sentendo i loro discorsi mi sono rattristato così tolgo il mantello e spiego loro il perché i bambini non possono uscire a causa del virus e anche noi siamo infelici e ansiosi di tornare a giocare con tutti loro e all’aria aperta.
Si fa buio buoi ed è arrivata l’ora di salutare tutti i miei nuovi amici, tutti gli animali vanno a dormire nelle loro casette e io torno a casa felice per questa nuova avventura.

Adesso il Parco nord è vuoto , senza uomini che corrono , senza bici ,senza bambini che giocano , si sente un silenzio profondo .
La mattina nel parco ,il vento soffia, e fa ballare gli alberi , e i cespugli .
Quando sorge il sole, il parco diventa più vivace ,i fiori sbocciano e si sente un profumo immenso; , le papere sui laghetti iniziano a cercare da mangiare per le loro paperette , i canarini cantano , le api volano in pace senza che qualcuno le disturbi, le formiche costruiscono il loro formicaio , i grilli cantano dappertutto , si sente un profumo di aria pulita .
Ora il Parco nord ha un aspetto di una bellezza molto rara , come se fosse disegnato .

C'è nel parco in albero Verde e marrone .
E degli uccelli hanno dei colori come arcobaleno .
E il sole bellissimo e il colore giallo è arancione.
E l’erba verde.
E dei tronchi marroni.
L'albero Verde parla con un altro albero e dice: << Ma dove sono le i bambini e i nonni? Perché non giocano qui ?>>
L'altro albero risponde e dice: <<Non so perché i bambini non vengono più a giocare con noi.>>

Eccomi qui oggi esplorerò il Parco Nord in un modo diverso, coperto con un mantello invisibile perché non voglio che nessuno mi veda.
Appena arrivato sento subito l’aria fresca che mi solletica la pelle, vedo il laghetto in movimento perché le anatre stanno insegnando ai loro piccoli a nuotare.
Le tartarughe hanno tutte la testa che spunta fuori dall’acqua.
Ad un 
certo punto vedo gli alberi che iniziano a ondeggiare e i fiori mossi dal vento profumano l’aria di fragola.
C’è molto silenzio,ma ad un tratto una vocina mi 
distrae.
Un fiorellino chiede ad un uccellino dove sono finiti tutti gli abitanti e 
lui, un po’ triste, gli dice che svolazzando per la città si è accorto che tutti sono chiusi in casa.
Questa novità si diffonde velocemente tra la natura che è 
triste senza vedere nessuno.
Dopo questo parlottare mi sento strano e un po’ 
confuso, non avevo ho mai sentito parlare un fiore e un uccellino!
Alzo la 
testa e vedo nuvole belle bianche e il cielo bello azzurro, forse sono contenti che non c’è smog.
Il sole con il suo faccione sparisce dietro la collina mi sa 
che adesso devo andare.
Ciao parco speriamo di rivederci presto.

Il Parco Nord e’ un parco molto esteso, situato vicino a Bresso.
All’interno ci sono tanti viali,sentieri e una pista ciclabile che permettono di attraversarlo.
Ci sono fontane, laghetti ,molti alberi, varie specie di animali e fiori.
In questo periodo primaverile, e’ un parco con molti colori e sfumature in quanto gli ippocastani e i pioppi cipressini sono in fiore.
Possiamo trovare 
anche piante di nocciolo, il biancospino e fiori di vari tipi colorati.

Al momento, dato il divieto alla gente di frequentarlo, si possono sentire rumori, suoni e odori che solitamente non sentiamo.
Vicino ai laghetti gracidano le rane verdi insieme ai rospi smeraldini che saltano tra le gialle e bianche ninfee accompagnati dalle gallinelle d’acqua, lo scrosciare dell’acqua delle fontane, l’odore del campanellino di primavera, le fragole di bosco rosse e profumate, la menta che al tatto e’ pelosa e profumatissima.
Immagino passeggiare i ricci e volare i pipistrelli indisturbati, insieme ad api, vespe, farfalle colorate,cavallette, grilli, civette, cornacchie, picchi.
Gli alberi e le piante soffrono di solitudine, in quanto ormai non vedono nessun umano, in particolare i bambini giocare e divertirsi.
Si chiedono come 
mai e cosa sia successo...un gufo l’altra notte è passato e ha parlato di Coronavirus.
Come piacerebbe loro vedere un TG per capire di che cosa si 
tratta.

Le tartarughe insieme alle rane e ai pesci non sentono più le persone parlare e commentare la loro bellezza e per questo si chiedono quando tutto tornerà come prima.
Gli uccelli si chiedono quando rivedranno volare gli aquiloni e i palloni nel cielo.
I ricci rotolano finalmente indisturbati nel prato.
Gli unici felici sono i fiori che tra di loro dicono di essere contenti di non essere calpestati e raccolti.
Il sole sussurra al vento di spostare le nuvole per farlo risplendere, in quanto presto vorrà rivedere le persone fare pic-nic, abbronzarsi sui prati,tornare a giocare e ridere i bambini nei parco giochi.
I viali si chiedono come mai non ci siamo più le biciclette e le persone che camminando provocano loro un bel massaggio insieme ai pattinatori e ai corridori: rimpiangono tutti insieme quei bei momenti di relax.
Gli orti non coltivati da alcuni mesi sentono la mancanza dei nonni che con amore piantano e lavorano la terra:parlano tra di loro della mancanza di sentirsi coccolati.
Questo fa riflettere agli elementi e agli animali del Parco Nord di come ultimamente sia cambiato tutto e quando giungono al termine della giornata, sperano che tutto ritorni com’era e prima di riposarsi urlano tutti insieme:
“Andrà tutto bene”.

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