3a - s.primaria via Marconi - Bresso - 24 maggio 2010
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Arrivate al Parco in un caldo pomeriggio con un bel cielo azzurro e una leggera brezza. E' stato difficile incontrarsi, ma alla fine ce l'abbiamo fatto e, appena arrivate, puntate la fontanella della Fontana Triangolare per rinfrescarvi.
Ci spostiamo tutti insieme verso il Boschetto e, appena fuori, formiamo un bel cerchio all'ombra di un ciliegio. Mi raccontate quello che avevamo fatto durante la prima uscita... "avevamo imparato a muoverci nel bosco, andando a cercare dei punti segnati su una mappa e leggendo degli indizi scritti su dei cartellini...". E io vi avevo anche raccontato qualcosa di cinque dei punti segnati sulla mappa. Partendo da questi punti avete prodotto a scuola un bellissimo cartellone...
Un boschetto tutto verde, uno stagno con le ninfee, delle canne, una rana e una libellula, la "mano dello zombie", un tappeto di edera che ci porta fino al "grande uovo", e la vasca verde, su cui avete incollato le lenticchie, che ci ricordano le lenticchie d'acqua che ricoprono la superficie. Ma non è tutto. Avete anche scritto delle storie, alcune fantastiche e altre con informazioni molto scientifiche, che avete incollato sul cartellone stesso.
Se ci guardiamo attorno vediamo che tante cose rispetto all'autunno sono cambiate. I prati oggi sono molto verdi e anche sugli alberi le foglie sono verdi. Quando eravate venuti voi faceva freddo e c'erano tutti gli alberi rossi e gialli. La zona del Parco dove entreremo ora è un po' speciale, e proprio voi vi ricordate che è il Boschetto GEV, curato dalle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco. Negli ultimi mesi hanno anche iniziato dei lavori per renderlo ancora più speciale. Quando entreremo dobbiamo rispettarlo, e soprattutto dobbiamo cercare di tenere il tono delle nostre voci basso perché altrimenti disturbiamo gli animali che abitano qui! Ora andremo ad osservare i cinque punti del boschetto che avevamo scoperto tutti insieme durante la prima uscita, e cercheremo di capire se si sono trasformati e in che modo.
Passiamo di fianco alla rosa canina...
...con dei bellissimi fiori bianchi, atraversiamo un bosco e spuntiamo davanti a un ingresso...ma non ci fermiamo. Seguiamo il sentiero e ci ritroviamo davanti al TAPPETO DI EDERA.
A qualcuno sembra diversa, ma siete proprio voi a dirmi che l'edera è un sempreverde. Può essere cambiata la luce, perchè sugli alberi che la circondano sono cresciute tante foglie che fanno ombra. E poi, molto probabilmente, ci sono anche tante foglie nuove.
Giù per la collinetta, eccoci arrivare alla VASCA VERDE!
Le lenticchie d'acuqa oggi coprono tutta la superficie, l'acqua sotto non si vede più. E ci sono delle macchie più chiare, probabilmnte sta fiorendo. In più, nell'angolo, sono cresciute tante piante, tra cui l'Iris d'acqua e il rovo.
E dopo una passeggiata in mezzo al bosco, passando tra arbusti, rami e foglie che invadono il sentiero, arriviamo al GRANDE UOVO!
Il nostro amico sasso sembra più piccolo perchè è immerso nella vegetazione. E anche la strada che ci ha portato fin qui quasi non la riconosciamo perche le piante, crescendo, hanno invaso il sentiero che sembra molto più stretto.
Ci spostiamo davanti alla MANO DELLO ZOMBIE
E' cambiata...gli anni tagliato un sacco di dita!!!
Ma già vediamo lo STAGNO.
...dove ora possiamo ammirare le niunfee che avete disegnato sul vostro cartellone...
...e le acuqe sono piene di alghe, insetti e tanti tanti girini, che poi diventeranno come la vostra rana...
Ci dirigiamo verso l'INGRESSO 1 perche, dopo aver ripercorso il boschetto, ora ci sposteremo sottoterra. Cosa vi aspettate di trovare? "TUNNEL!". Allora entriamo...
Dovete sapere che, durante la Seconda Guerra Mondiale, circa 70 anni fa, l'uomo ha scavato delle gallerie, che chiamava bunker. Questi corridoi hanno le pareti di cemento armato. I bunker venivano utilizzati dalle persone per spostarsi da un punto all’altro senza essere visti e soprattutto per muoversi protetti da eventuali attacchi e dalla caduta di bombe.
Andiamo a scoprire queste gallerie..e vediamo dove ci portano. Ci sono tante curve...le percorriamo guardando cosa c'è attorno a noi. Bagni, stanze, muretti per le panche e delle foto dell'epoca.
Vi avevo anche chiesto di provare ad immaginare cosa potrebbe esserci al di là delle pareti di cemento... "...radici...terra...animali che vivono nella terra...altri ingressi dei bunker...delle case..."
Torniamo alle radici. Ora il nostro compito è quello di lasciare un nostro segno sotto terra, il 25° punto della mappa che avevamo visto durante la prima uscita, e, a differenza degli altri punti, questo sarà sotto terra, in una stanza speciale. E disegneremo una radice proprio in basso...ai piedi del muro...perchè le radici stanno sotto!
Ed ecco come lasciamo le pareti della stanza quando andiamo via...
Oggi abbiamo imparato a muoverci sotto terra, seguendo percorsi obbligati tracciati da qualcuno prima di noi. E se pensiamo alle distanze che vengono percorse in superficie o sottoterra, sono sicuramente diverse. In superficie posso andare quasi dove voglio, a parte se la vegetazione ci ostacola, mentre nei bunker, in questo caso, sono obbligato a seguire percorsi che qualcuno ha deciso prima di me.
Uscendo dal boschetto ci fermiamo a guardare i nuovi stagni, e girandoci, vediamo che l'ALVEARE è cambiato. Prima erano due arnie e ora sono sei!
E giunta l'ora di tornare verso scuola! Grazie della visita e al prossimo anno!
Buona fine scuola e buona estate!
P.s.
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.
Qui potete leggere le definizioni in rima degli elementi presenti nella mappa.
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