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3c - s.primaria "Monte Ortigara" - Cinisello Balsamo - 21 maggio 2010

Stampa  E-mail  Scritto da Alessandra Dellocca    Giovedì 20 Maggio 2010 11:00

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Ciao a tutti! Eccoci in questa bella giornata di sole di nuovo davanti alla Cascina Centro Parco, pronti per un'altra mattinata al Parco. Ci incamminiamo subito verso la nostra meta.

Ci fermiamo all'ombra di un bagolaro, formando un cerchio.

Siamo vicini al Boschetto GEV, già conosciuto a gennaio. Notate subito che stanno facendo dei lavori, e che hanno scavato uno stagno vicino a dove la scorsa volta avevamo fatto merenda. Quest'area diventerà un luogo speciale, dove molti animali potranno trovare zone tranquille dove nascondersi e riprodursi.

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Questo luogo non è la sola cosa che è cambiata: tutto il Parco intorno a noi è diverso: sono cresciute le foglie, spuntati i fiori, ascoltiamo molti cinguettii, fa caldo e siamo vestiti diversamente anche noi, non c'è più la neve... è primavera!

E a primavera molti animali si riproducono, ed hanno piccoli da accudire. Per questo tra poco, quando entreremo nel boschetto GEV, dovremo parlare molto piano! Là ci sono sprattutto molti uccelli che hanno nidificato, e le nostre parole potrebbero spaventare gli adulti e farli allontanare dai pulcini che invece hanno bisgono di loro.

In classe avete approfondito alcuni degli elementi che la scorsa volta avevamo scelto: la vota delle api (Alveari), l'acero (tentacoli emergenti), la robinia (Il Bosco degli Stuzzicadenti).

Avete fatto delle ricerche e scritto quanto scoperto sul quaderno. Per esempio delle api mi dite che sono una società organizzata, dell'acero avete scoperto che esistono diverse specie, tra cui quello canadese, che è il simbolo della bandiera di quello stato e da cui si ottiene uno sciroppo. Della robina avete imparato che è un albero infestante, importanto dall'america, che ha dei fiori a grappolo molto profumati e da cui si ottiene il miele.

Avete anche creato delle storie a partire dal titolo "Le scale misteriose"...era l'ingresso 2 che ci aveva lasciato il dubbio su dove portassero...

Allora andiamo subito là. Anzi, ci spostiamo davanti all'ingresso 1, di cui ho la chiave per entrare!

Qui leggiamo le vostre storie, illustrate da alcuni disegni.

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Non ci resta che provare ad entrare...

Scendendo ci si presentano dei corti corridoi in cemento armato, disposti a zig.zag, separati con delle pesanti porte in cemento armato, dei fori sul soffitto che corrispondono alle prese d'aria,  basamentilungo le pareti che in alcuni tratti sorreggono delle panche; lci sono due stanze quadrate che probabilmente contenevano acuqa e provviste, due bagni. Lungo alcuni corridoi, delle foto appese ci mostra immagini in bianco e nero di aree bombardate: in questi luoghi ci si rifugiava quando c'era un attacco aereo!

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Succedeva durante la seconda guerra mondiale, quando l'areoporto militare di Bresso, qui vicino,  era considerato un punto strategico da abbattere. Ci immedesiamo in chi era costretto a fuggire qui, alla paura che doveva avere, allo spavento. Mi fate tantissime domande.

Con la mappa della scorsa volta in mano ciascuno di voi prova ad immaginare sotto il boschetto come si snodano i corridoi, dall'ingresso 1 all'ingresso 3, dagli alveari alla sentinella passando per il bosco degli stuzzicadenti. Il percorso sotterraneo però non è lineare. In questo modo si evitava, nel caso che una bomba colpisse un tratto di bunker, che tutto il tunnel e chi vi era nascosto crollasse.

Ci immaginiamo bambini come voi, in questo o in altri rifugi di questo tipo.  Avranno pianto? E ci piace pensare che, colorando il grigio di questi luoghi, un bambino potesse consolarsi un po'.

Possiamo lasciare anche noi un segno qui: proveremo ad immaginare cosa c'è al di là delle pareti, sotto il boschetto... e lo rappresenteremo sui muri.

Usciamo dal buncher torniamo al sole e al caldo: è il momento della merenda.

Siamo dove hanno scavato lo stagno grande. Appena finite di mangiare lo andiamo a vedere da vicino. E' rivestito di argilla, ed una piccola cascatella d'acqua lo riempie. L'anno prossimo le piante acquatiche lo avranno colonizzato, e chissà se sarà gradito a rospi, rane, o a qualche uccello acquatico arriverà.

Ora rientriamo nel boschetto: in particolare lo  percorreremo cercando i cinque punti su cui ci eravamo concentrati la scorsa volta. Man mano che camminiamo osserviamo come sembri tutto diverso, i sentieri, ora pieni di rami e foglie, non si riconoscono più!

Gli Alveari sono nascosti dai cespugli davanti alla rete, ma intravediamo l'andirivieni delle operaie, che escono ed entrano portano il nettare. Molte le osserviamo anche vicino allo stagno, dove vanno per bere. Non possiamo non notare di quanto si  sia trasformato: pullula di girini, sono cresciute e fiorite le piante acquatiche, in particolare notiamo delle bellissime ninfee.

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Osservando l'acqua si vedono anche i gerridi, gli insetti "pattinatori".

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Passiamo davanti alla mano dello Zombie, rimasta uguale, forse un po' più curva, e ci sembra un po' più secca ora che intorno è tornato il verde.

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Anche intorno al grande uovo l'erba è cresciuta.

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La  Vasca verde è ricoperta ancora da foglioline della lenticchia d'acqua, e sulla sponda di terra è fiorito l'iris e il sanguinello ha messo le foglie.

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Mentre siamo lì un grosso calabrone si appoggia sulla superficie e beve.

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Riesce a galleggiarci, così come due foglie di pioppo e acero.

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Alzando la testa poi ci accorgiamo che nel troco del pioppo che si piega verso la vasca c'è il nido di un picchio.

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Spostandoci nel bosco ogni tanto dobbiamo spostare i rami per poter fare gli stessi sentieri di gennaio.

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L'acero dei Tentacoli emergenti ovviamente è pieno di foglie.  Sul tronco sta riposando una chiocciola.

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Il Bosco degli stuzzicadenti è proprio una sorpresa! Tra le foglie pendono i grappoli di fiori bianchi, e se ne sente un leggero profumo.

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Non rimane che un'ultima cosa... cosa disegnare nei bunker? Qui sotto ci saranno radici, sassi, animali... ma è bello anche pensare che ci sia un regno magico...

Prendiamo spunto dalla storia più fantasiosa e decidiamo di disegnare i ragni e gli alieni... tutti colorati!

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Gli spazi rimasti grigi si riempiono...

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Vi accompagno fino alla cascina, e ci salutiamo: buon estate a tutti! All'anno prossimo!


P.s.
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.

Qui potete leggere le definizioni in rima degli elementi presenti nella mappa.

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