Sole, cielo azzurro e un leggero venticello vi accolgono in questa giornata di inzio giugno, che passerete al Parco Nord dall'inizio alla fine. E siccome è presto, possiamo permetterci di fare un bel cerchio metà al sole e metà all'ombra sotto a un ciliegio, nei pressi del Boschetto GEV.

Vi ricordate cosa avevamo fatto in autunno, quando eravate venuti per la prima uscita? "...avevamo fatto una specie di caccia al tesoro...cercato punti nel Boschetto aiutandoci con una mappa...seguendo le indicazioni che ci davano dei bigliettini...e avevamo scoperto alcuni punti un po' più approfonditamente..."

Benissimo! E so che a scuola avete fatto un sacco di lavori legati al tema delle mappe. Avete riprodotto la mappa del Boschetto ingrandendola di una volta e mezzo.

Questa è una mappa geografica, dove possiamo trovare i diversi punti di riferimento posizionati nello spazio esattamente dove li troviamo nella realtà, orientati rispetto al nord geografico.

Avete anche fatto delle ricerche sui cinque punti che avevamo visto insieme: il tappeto di edera, la vasca verde, il grande uovo, la panchina dura e l'alveare.

Sul cartellone avete riportato dei piccoli pezzi, mentre sul cd che mi avete consegnato ci sono le ricerche intere!

E poi avete realizzato anche una mappa sui bunker. Ma questa è una mappa diversa dall'altra, è una mappa concettuale, dove cioè avete messo in relazione diversi concetti partendo dal tema bunker.

Dove sono, chi li ha costruiti, la guerra, il dopo-guerra e il ritrovamento...

Se ci guardiamo attorno vediamo che tante cose rispetto all'autunno sono cambiate. I prati oggi sono molto verdi. La zona del Parco dove entreremo ora è un po' speciale: è il Boschetto GEV, curato dalle Guardie Ecologiche Volontarie del Parco. Negli ultimi mesi hanno anche iniziato dei lavori per renderlo ancora più speciale. Quando entreremo dobbiamo rispettarlo, e soprattutto dobbiamo cercare di tenere il tono delle nostre voci basso perché altrimenti disturbiamo gli animali che abitano qui! Ora andremo ad osservare i cinque punti del boschetto che avevamo scoperto tutti insieme durante la prima uscita, e cercheremo di capire se si sono trasformati...e in che modo.

Attraversiamo un bosco e spuntiamo davanti a un ingresso...la sentinella...e proseguiamo costeggiando l'occhio della terra...per arrivare davanti al TAPPETO DI EDERA.

A qualcuno sembra diversa. Molto probabilmente ci sono tante foglie nuove...e in autunno ve lo ricordate un po' coperto da foglie secche. Ma siete proprio voi a dirmi che l'edera è un sempreverde. Può essere comunque cambiata la luce, perchè sugli alberi che la circondano sono cresciute tante foglie che fanno ombra, e quindi ci sembra un po' diversa.

Seguiamo il sentiero, e arriviamo alla VASCA VERDE!

Le lenticchie d'acqua coprono tutta la superficie...l'acqua sotto non si vede più. E ci sono delle macchie più chiare, probabilmente sta fiorendo. In più, in mezzo e nell'angolo, sono cresciute diverse piante, tra cui l'iris d'acqua e il rovo.

E dopo una passeggiata in mezzo al bosco, passando tra arbusti, rovi, rami e foglie che invadono il sentiero, arriviamo al GRANDE UOVO!

Non siete convinti che sia nella stessa posizione di quest'autunno, ma vi assicuro che non si è spostato! Ad alcuni il nostro amico sasso sembra più grande e più scuro, ma in realtà sono solo impressioni legate al fatto che ora è immerso nella vegetazione.

Ci spostiamo più avanti e arriviamo davanti alle pervinche. Ce n'è perfino una in fiore, ed è proprio come l'avete disegnata sul vostro cartellone.

Arriviamo alla PANCHINA DURA. E' uguale a come l'abbiamo lasciata in autunno...

...ma nello stagno di fianco vediamo tante piante acquatiche che non c'erano, e i girini!

Arriviamo all'ALVEARE...

Le cassette sono aumentate. Prima erano solo due ed ora sono sei! E sopra una di queste vediamo un pezzo di alverare e un'ape regina morta...

...è veramente grandissima!

Ma è giunto il momento di entrare nei bunker dall'ingresso 1, cercando di stare in silenzio e di pensare a questi luoghi durante la guerra. 
Dei bunker sapete già praticamente tutto. Durante la Seconda Guerra Mondiale, circa 70 anni fa, l'uomo ha scavato queste gallerie, con pareti di cemento armato. Venivano utilizzati dagli operai della Breda per spostarsi da un punto all’altro senza essere visti e soprattutto per rifugiarsi durante gli attacchi aerei.

Andiamo a scoprire queste gallerie..e vediamo dove ci portano. Ci sono tante curve...le percorriamo guardando cosa c'è attorno a noi. Bagni, stanze, muretti per le panche e delle foto dell'epoca.
Vi avevo anche chiesto di provare ad immaginare cosa potrebbe esserci al di là delle pareti di cemento... "...radici...terra...animali che vivono nella terra...altri ingressi dei bunker...altre stanze..."

Torniamo in superficie. Ora il nostro compito è quello di lasciare un nostro segno sotto terra, il 25° punto della mappa che avevamo visto durante la prima uscita, e, a differenza degli altri punti, questo sarà sotto terra, in una stanza speciale. E tutti insieme, decidiamo che disegneremo delle foglie.

Oggi abbiamo imparato a muoverci sotto terra, seguendo percorsi obbligati tracciati da qualcuno prima di noi. E se pensiamo alle distanze che vengono percorse in superficie o sottoterra, sono sicuramente diverse. In superficie possiamo andare quasi dove vogliamo, a parte se la vegetazione ci ostacola, mentre nei bunker, in questo caso, siamo obbligati a seguire percorsi che qualcuno ha deciso prima di noi.

Prima di salutarci andiamo a cercare la quesrcia che avevamo piantato lo scorso anno, durante la vostra seconda uscita, e la troviamo!

Per voi è l'ora della merenda e di iniziare la vostra lunga giornata di gita di fine anno al Parco Nord!

Grazie delle visita e, magari, al prossimo anno! 
Buona fine scuola e buona estate!

P.s. 
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.