2c - s.primaria via Passerini - Milano - 10 febbraio 2010
. |
Ciao a tutti! Ci troviamo anche quest'anno all'ingresso del Parco vicino alle scuole di via Cesari! Nel Parco siete voi a guidare me e le vostre maestre: volete ritrovare il nostro amico Marroncinello e vi ricordate perfettamente la strada. Oggi fa freddo, anche se il sole compare tra la nebbia e le nuvole non basta a riscaldarci...e ieri nevicava!
Sapete bene la strada, fin dove camminare diritto, dove girare a destra...
E lo ritroviamo! Una corsa è siamo lì.
Mi raccontate, grazie a un quaderno fotocopiato che mi avete portato, che anche quest'anno, a novembre, siete venuti a trovare Marroncinello, e che in quell'occasione vi siete concentrati sul percorso che avete seguito da scuola al vostro albero.
Prima di partire avevate scritto sul quaderno i punti a cui avreste dovuto fare attenzione, mi spiegate, per costruire una mappa:
- - stare molto attenti e osservare tutto quello che vedremo camminando
- scrivere tutte le cose che vedremo a destra e a sinistra
- scattare tante foto
- scrivere i nomi delle strade che percorriamo
- osservare i cartelli stradali e i semafori
E quel percorso e quel lavoro ce lo avevate già inviato un po' di mesi fa: un cartellone colorato e ricchissimo di particolari. Sempre dal vostro quaderno leggo che "per costruire il cartellone del percorso dalla scuola fino a Marroncinello abbiamo cercato il modo di disegnare tutte le cose che abbiamo visto. Come abbiamo fatto? Abbiamo immaginato di vederlo dall’alto. Quando disegno un luogo dall’alto io disegno una MAPPA".
Così prima di tutto avete imparato che un oggetto può essere osservato da diversi punti di vista, e che per disegnare una mappa si deve:
- - immaginare di vedere il luogo da disegnare come se lo si guardasse dall’alto
- si deve decidere quali sono gli elementi importanti di quel luogo
- per disegnare gli elementi si devono rimpicciolire cioè disegnarli della stessa forma, ma più piccoli
Dopo aver osservato varie tipologie di mappe avete provato a disegnare la mappa della vostra classe: nel farlo i diversi oggetti sono diventate delle figure che viste dall’alto sono quadrati, cerchi, rettangoli. Per far capire il significato di questi oggetti avete imparato che si può scrivere una legenda, cioè un elenco di disegni con di fianco il loro significato.
Per prepararvi a questa giornata avete osservato anche la mappa del Parco Nord che Massimo aveva lasciato alla vostra maestra, e vi siete domandati il significato di una di freccia con la scritta Nord.
Il nord è uno speciale punto di riferimento che si segna su tutte le mappe per poterle, si dice, orientare. Il Nord si trova grazie alle bussole, che voi conoscete, e sulle quali sapete che una freccia gira sempre verso uno stesso punto : il nord appunto. Oggi non abbiamo bussole, ma grazie al sole, che di mattina sorge verso est, riusciamo ad individuare la direzione verso cui è nord, e ad orientarci.
Infatti anch'io ho una mappa, grazie alla quale oggi ci muoveremo nel parco e, partendo da Marroncinello, scopriremo altri cinque punti speciali: Intreccio, Gigante macchiato, Nocciolino, Corna di cerbiatto, La tranquilla Isola delle miniature.
Ciascuno di questi punti corrisponde ad uno o più alberi che vennero "adottati" da bambini della vostra scuola e della scuola di via Cesari, che gli diedero un nome e che crearono una sorta di percorso indiviudato da un paletto colorato sotto ogni albero.
Grazie a questa mappa e alle mie indicazioni li cercheremo, e per ogni punto osserveremo l'albero, e cercheremo tutte le parole che ci vengono in mente guardandolo. Anche i vostri compagni di cinque anni fa immaginarono tante parole guardandoli.
Il primo, il più vicino, è INTRECCIO.
Guardandolo pensiamo a:
- Intreccio
rami intrecciati
ruvidi
ciliegie
storto
casa di uno scoiattolo
punte gonfie
liscio
umido
rami tagliati
sembra che abbia molti occhi
ombrello
casa
Le parole trovate in comune con i bambini di cinque anni fa sono: intreccio e rami, che come parola ricorre molte volte.
In effetti questo è un albero con dei rami molto particolari. E' un fico, anche lui un caducifoglie come avete imparato a scuola, proprio come Marroncinello. Osservando i suoi rami da vicino scopriamo che sono carichi di gemme pronte ad aprirsi...appena farà un po' più caldo!
I suoi frutti sono molto buoni! E le sue foglie grandi e dalla forma buffa: chissà se quando torneremo saranno spuntate?
Proseguiamo: tre di voi fanno da guida cercando la strada osservata sulla mappa.
Arriviamo al GIGANTE MACCHIATO:
- nido
gigante
militare
tante mani
zampa
cavaliere
spada
occhio
gambe all’insù
edera che sembra una sciarpa
casetta che sembra una cartella
rami che toccano terra
Qui si ripete la parola Gigante, ma tutte le altre sono nuove.
Questo è un Platano, un albero molto imponente, che in primavera si riempie di foglie grandi, che sembrano mani e che fanno molta ombra e che troviamo ancora secche per terra. Ai rami ci sono ancora appesi i suoi frutti: delle strane palline di cui ne portate tre a scuola, per osservarli da vicino.
E' il momento della merenda, per poi ripartire con altre tre guide che ci conducono attraverso il prato verso il terzo albero.
E' NOCCIOLINO che ci fa venire in mente:
- punte di matita
mani
scalini
artigli
capelli
braccio che si allunga
trampolini
tagli
pennelli
dita
Le parole sono molto legate ai rami, come per i bambini che vi hanno preceduto vi colpiscono quelli sottili, ed i tagli, simili a ferite, che questo tronco porta.
E' un cilegio: come il fico ci regala dei buonissimi frutti e in primavera si riempie di candidi fiori bianchi. E' davvero bello vederlo fiorito!
Altri quattro compagni ci portano alle CORNA DI CERBIATTO:
- corna
pipistrelli a testa in giù
due amici
rami lunghi
mano
casa
muschio
gambe
capelli
A voi sembrano gambe, i bambini che gli hanno dato questo nome li avevano visti come trampoli o pantaloni, sempre attinenti!
E' un alianto, una specie che non vive da noi, ma arriva da molto lontano. La sua caratteristica e di diffondersi rapidamente, grazie ai suoi particolari semi che avete notato tutti e che ancora pendono dai suoi rami!
Con un'ultima corsa troviamo LA TRANQUILLA ISOLA DELLE MINIATURE, che in realtè è una piccola radura circondata da diversi alberi, tra cui un acero, delle querce, un nocciolo. Non abbiamo molto tempo, ma possiamo concentrarci anche qui un po' e immaginare qualche parola:
- bosco
labirinto
villa
gnomi
Anche a voi è venuta in mente la parola bosco: allora l'avevano definito boschetto... ma questi alberi da allora devono essere proprio cresciuti! Non sembrano più miniature!
Dobbiamo salutarci: non prima di darvi un importante missione per la prossima volta: con i cinque luoghi individuati e con tutte le parole trovate vi chiedo di trovare un legame, una storia o altro che vi venga in mente che unisca gli alberi incontrati in un percorso in cinque tappe.
La fantasia non vi manca, sono proprio curiosa di ascoltare cosa mi racconterete!
Ci vediamo in primavera: arrivederci!
P.s.: ecco la mappa della zona del Parco Nord nella quale abbiamo lavorato.
. |
Commenti