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3b - s.primaria via Bologna - Bresso - 29 ottobre 2009

Stampa  E-mail  Scritto da Alessandra Dellocca    Mercoledì 28 Ottobre 2009 23:30

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Ciao a tutti! Ci incontriamo davanti alla Cascina dove state facendo merenda ci incamminiamo. Oggi ci segue una telecamera, ma faremo finta di non vederla!

E’ autunno ormai, e fermandoci vicino ad un boschetto non possiamo non notare un albero dai colori bellissimi, un bagolaro dalle foglie ormai gialle su cui si è arrampicata una vite del Canada, ora tutta rossa... mi chiedete come mai i colori siano diversi. Gli alberi a seconda della specie si colorano in modo diverso, chi giallo, chi rosso, chi ingiallisce prima, chi resiste di più, chi rimane verde!

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Ci ripresentiamo, voi vi ricordate che mi chiamo Alessandra, mentre io ho bisogno di ripassare i vostri nomi!

Vi racconto prima di tutto del boschetto alle nostre spalle: alcuni dei suoi alberi esistono da prima che venisse creato il Parco! Forse qualche albero esiste dagli anni '40, anni in cui i vostri nonni erano piccoli, anni in cui l'Italia era in guerra... e in guerra a volte si combatte, e a volte gli aerei nemici bombardano.
Qui vicino c'era un aeroporto militare, quello che oggi è il campo volo di Bresso, e durante la seconda guerra mondiale fu bersaglio di bombardamenti, tanto che il boschetto ne conserva ancora le tracce: piccoli avvallamenti e montagnette, forse testimonianze della caduta di una bomba e dello spostamento di terra che si accumulava ai bordi.

Quando quest'area venne trasformata nel Parco Nord di questo boschetto si presero cura le GEV, le Guardie Ecologiche Volontarie, da cui prende il nome. Lo pulirono, lo piantumarono, lo resero un punto tranquillo ed accogliente per gli animali.

Oggi lo esploreremo grazie ad una mappa che ho portato. Ma cos’è una mappa? “Un disegno rimpicciolito di un luogo”, “un disegno in pianta”, “un disegno dall’alto”.

A scuola avete disegnato la mappa della vostra classe, sia ciascuno di voi che poi una tutti insieme. Entrambe sono in scala, cioè  le misure sul foglio sono tra loro in proporzione e rispettano la realtà.

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La prima è in scala 1:100, cioè un trattino corrisponde a 100 quadretti di quaderno: per aiutarvi con le misure ognuno di voi si è costruito un righello di carta lungo 100 quadretti.
La seconda mappa è in scala 1:25, cioè 1 trattino corrisponde a 25 quadretti di quaderno. La scala serve per sapere quanto misurano le cose nella realtà, nelle mappe dei sentieri ci permette di capire quanto dovremo camminare, o se cerchiamo un tesoro ci danno indicazioni di quanta distanza percorrere per trovarlo!

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Sotto la mappa c’è la legenda: un elenco di disegni con di fianco il loro significato. Sono simboli che ritroviamo anche sulla mappa. Così il quadrato rappresenta il banco. Voi di quadrati sulla mappa ne avete disegnati 18: tutti i vostri posti! Dalla legenda capisco dove sono gli armadi, dove le prese della corrente, dove il rubinetto, la portafinestra, le sedie.

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Intorno alla mappa noto delle lettere: N, E, S, W.
Mi spiegate che indicano i punti cardinali, dei punti di riferimento che servono per orientare la mappa.
Sono il nord, il sud, l’est e l’ovest, e la w è l’iniziale di ovest in inglese. Proviamo a girare la mappa secondo i punti cardinali? Dov’è il Nord?
La regola che troviamo è che, se è mattina la posizione del sole ci permette di individuare l’est, il punto dove sorge.
Se formiamo una T con le nostre braccia e puntiamo con la mano destra l'est, con la nostra sinistra indicheremo l'ovest, dietro alla nostra testa si troverà il sud e di fronte a noi il nord. Ora la mappa della classe è orientata, e la maestra si posiziona dove è di solito, a ovest.
Ciascuno di voi individua la posizione del suo banco come se fossimo in classe.

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Guardiamo insieme la mappa che ho portato io: ci sono riportati alcuni punti  del boschetto, con il loro nome e un disegno che li identifica: la loro scoperta ci permetterà di conoscerlo un po' di più.

Prima di cominciare ci dividiamo i due gruppi. Uno con me e uno con la maestra Anna. I punti che ogni gruppo deve cercare sono quelli individuati dai bigliettini che vi consegno e che con una frase descrivono ciò che dobbiamo trovare.

Orientata la mappa guardando il nord siamo pronti per partire!

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Nella prima ricerca individuiamo i primi 6 punti per gruppo che via via segnamo sulla mappa con una matita colorata.

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Dopo un quarto d'ora ci ritroviamo: è andata bene! Possiamo proseguire le nostre ricerche con altri 6 bigliettini a testa!

I due gruppi cercano e si incrociano lungo i sentieri del boschetto.

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Alla fine della ricerca i due gruppi si ritrovano: tutti e 24 i punti sono stati individuati correttamente!

Sarebbe bello unire le due mappe, vi chiedo di farlo a scuola, ridisegnandone una tutti insieme, colorandola, collocando tutti gli elementi che abbiamo trovato e magari inventandovi nuovi disegni, magari sulla base di ciò che avete osservato.

Ora ripercorriamo insieme i sentieri del boschetto, e scelgo cinque punti dove fermarci e raccontarvi...

Il primo è la sentinella, un bagolaro che protegge l'ingresso ai bunker. I bunker sono dei rifugi, che servivano per rifugiarsi durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale a chi lavorava all'aeroporto o nelle fabbriche  vicine. Come sarà là sotto? Riuscite ad immaginarlo?

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Poco più lontano ai tentacoli emergenti scopriamo che tanti alberelli di acero campestre sono cresciuti fondendosi in un grande albero con molti tronchi e molte radici. E’ cresciuto su una delle montagnette che forse sono state create dalle esplosioni. Raccogliete una sua foglia ed un suo seme.

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Raggiungiamo il grande uovo, un uovo di dinosauro dice qualcuno, un uovo di drago pietrificato. O forse un sasso che arriva da lontano, chissà che viaggio ha fatto? E’ così chiaro che probabilmente è fatto di quarzo.

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Arriviamo allo stagno, lo hanno costruito le GEV, hanno messo un telo impermeabile, dell’acqua, le piante acquatiche che vediamo. Chissà se arrivano degli animali? E che animali potrebbero viverci? In primavera si riempie di girini di rospo, osservatelo bene, noteremo delle differenze!

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L'ultima fermata la facciamo al troppo fico, un altro bellissimo albero formato da tanti tronchi. C’è anche qualche piccolo frutto sui rami; ora sono decisamente fuori stagione, ma quando arriva l’estate è maturano… i fichi piacciono tanto anche a voi!

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La mattinata è proprio finita! Vi chiedo, oltre che ridisegnare la mappa, di arricchirla anche trovando altre informazioni su questi 5 punti che abbiamo osservato insieme.

Per ringraziarvi c'è un segnalibro per tutti voi, dove ritrovate anche l'amico Brughillo!

Arrivederci a maggio, passate un buon inverno!


P.s.
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.

Qui potete leggere le definizioni in rima degli elementi presenti nella mappa.

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