Classi quarte - scuola primaria via Cesari - Milano - 5 ottobre 2009
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Oggi è un'uscita al Parco Nord un po' diversa dal solito per le quarte della scuola Cesari: degli esperti del Gruppo Ornitologico Lombardo ci spiegheranno e mostreranno cosa vuol dire inanellamento. Le quarte si avvicendano di mezz'ora in mezz'ora, per osservare ed ascoltare.
Disposti in cerchio intorno al banchetto di lavoro, prima di tutto gli esperti ci spiegano cosa significa inanellare e perché lo si fa: significa applicare intorno alla zampina dell'uccello un piccolo anello di metallo, leggero e che non gli dia fastidio. Sull'anello c'è un numero che identificherà da qui in poi l'uccello, un po' come la carta d'identità per noi. In questo modo è possibile, quando e se l'uccello viene ricatturato o se lo si trova morto, leggere la cifra sull'anello e scoprirne la storia.
Si monitorano così i vari individui, si vede se e dove si spostano o migrano, si definiscono le rotte migratorie ed i luoghi di nidificazione e svernamento, così da poterli non solo studiare ma anche tutelare meglio.
Qui al Parco sono state posizionate due reti trasparenti poste ai margini di un boschetto e una all'interno della vegetazione grazie alle quali si possono catturare gli uccelli che dal boschetto escono o che si spostano tra la vegetazione. E' una pratica per la quale bisogna essere autorizzati, altrimenti la cattura con reti è fuori legge!
Oggi siamo abbastanza fortunati, anche se purtroppo una classe non riesce a vedere direttamente un esemplare catturato: vengono inanellati una cinciallegra, un pettirosso, una capinera maschio e una capinera femmina.
Tolto con delicatezza l'uccello dalla rete, lo si trasporta in sacchetti di stoffa per non spaventarlo.
Le operazioni sono sempre le stesse, e si fanno seduti al banchetto di lavoro, con una serie di strumenti a disposizione.
Prima di tutto si posiziona con una pinza l'anellino intorno alla zampa, scelto a seconda della dimensione dell'animale.
Gli uccelli vengono poi descritti attraverso alcune caratteristiche che vengono annotate su una tabella: ad ogni anello, cioè al numero dell'anello, corrisponde così una precisa descrizione.
Prima di tutto l'inanellatore individua il sesso dell'animale, ciò è possibile solo se c'è dimorfismo sessuale, cioè se il maschio e la femmina hanno piumaggi diversi.
Bisogna poi capire l'età dell'esemplare, individuabile dal tipo di piumaggio e dal grado di muta delle penne.
Si passa poi a misurare alcune parti:
la lunghezza del tarso della zampa con un calibro,
la lunghezza della terza remigante (la terza penna dell'ala) con un righello,
la presenza o meno di grasso sul petto e sull'addome soffiando per spostare le piume e osservando se è presente grasso, di colore più giallo.
Per ultimo si pesa l'uccellino, mettendolo in un sacchetto di stoffa per non farlo agitare.
Alla fine il nostro amico è libero di volare via!
La cincia è femmina, perché ha una striscia nera sulla gola molto più sottile. E' un giovane esemplare, e non ha grasso depositato sul petto: questo perché non è una specia che migra, e non ha avuto bisogno di mangiare ed accumulare grasso, cioè energia, per un lungo viaggio. Al contrario, ci spiegano, le rondini se vengono catturate a fine agosto hanno molto tessuto adiposo: devono volare fino in Africa, attraversando il mare e il deserto e non fermandosi mai per mamgiare.
Per il pettirosso non è possibile fare distinzioni, maschio e femmina hanno lo stesso piumaggio. E' un giovane. Impariamo che i pettirossi sono migratori a corto raggio, cioè che quelli che vediamo da noi in estate d'inverno si spostano più a sud, mentre ne arrivano altri in autunno da paesi più freddi. L'esemplare catturato non ha molto grasso depositato.
Tra capinera maschio e femmina c'è una nettissima differenza:
il maschio ha la testa nera, mentre la femmina ha una colorazione più marrone, e questa è sporca di succo di bacche di sambuco, che probabilmente stava magiando. Il maschio ha molto tessuto grasso sul petto, probabilmente sta per migrare, mentre la femmina, più giovane, non ne ha.
Prima delle liberazioni possiamo osservarli da vicino, e delicatamente ce li fanno anche accarezzare.
Il volo finale è sempre accompagnato da un cinguettio: sono tutti felici di tornare liberi!
Salutiamo e ringraziamo i ragazzi che oggi ci hanno dato tutte queste informazioni e che ci regalano anche del materiale presente sul loro banchetto informativo da sfogliare in classe.
Ci salutano con una richiesta importante: se trovaste un uccellino morto con un anellino alla zampa sfilateglielo e speditelo all'indirizzo riportato, non solo darete un'importante informazione ma riceverete la storia di quell'uccellino e dei suoi spostamenti: grazie!
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