1c - s. secondaria 1° grado Marconi - Cusano Milanino - 31 marzo 2010
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Ciao a tutti! Scendete dal pullman e vi incamminate con me.
Oggi è una bellissima giornata di sole e dopo il temporale di ieri pomeriggio non ce l'aspettavamo proprio! I prati sono umidi, ma il sole li asciugherà!
Prima di tutto ci ripresentiamo: io sono Alessandra, e quella che ho in mano è una trivella, sarà anche lei protagonista di questa giornata! E i vostri nomi?
Mi raccontate che oggi siete qui per osservare la terra e scavare. Per questo avete portato le palette e dei contenitori per raccogliere campioni.
Vi racconto la storia del Parco Nord. Tutti voi lo conoscono, e sono stati qui negli anni passati anche con la scuola. Parliamo di cosa c'era qui prima che il parco nascesse e di come è stato realizzato, degli animali e degli alberi che ci vivono.
Per molti di loro non è importante - ma direste fondamentale - la terra: ci vivono e se ne nutrono.
Intanto impariamo come nasce la terra: è l’unione di qualcosa che succede in basso, e qualcosa che succede in alto.
Una roccia, che mi dite si chiama roccia madre, piano piano viene sminuzzata dal vento e dalla pioggia e fatta in piccoli pezzi, più piccoli della sabbia. Dall’altro cadono foglie, animali morti, legni… anche questi vengono trasformati in piccoli pezzi, ma da piccoli animaletti che si chiamano decompositori, che decompongono , appunto, i materiali, trasformandoli.
L’unione di queste due azioni, la roccia che si sminuzza da una parte e il materiale vegetale ed animale che si decompone dall’altra, danno origine alla terra… ma questo che vi racconto succede in migliaia di anni!
Mi raccontate anche che la terra, o meglio il suolo, è composto da vari strati. Partendo dall'alto voi conoscete la lettiera, cioè l'insieme di tutto ciò che cade dall'alto, foglie, rametti, animali morti che pian piano si decompongono
Subito sotto c'è l'humus, che è costituito dal materiale decomposto della lettiera: uno strato ricco di materiale organico, molto scuro e morbido. Proprio questo colore scuro permette di riconoscerlo rispetto agli strati che si trovano sotto.
Ma la terra a cosa o a chi serve? Alcuni animali ci vivono dentro, è il loro ambiente; serve agli alberi perché, grazie alle radici, vi trovano il loro nutrimento e l’acqua. A volte di terra ne basta davvero poca per permettere la vita...
Qui vicino a noi c’è una struttura in cemento: si tratta di quello che è rimasto dei Binari della Breda, dove venivano provati i prototipi delle metropolitane tanti anni fa.
Quello che è rimasto sono appunto dei binari in metallo e un canale in cemento. Con il vento questo canale si è riempito di un po’ di terra, quella che è bastata perché dei semi riuscissero a germogliare e a diventare poi degli alberi. In particolare ci sono dei bagolari, alberi con delle radici molto forti, che sono riusciti poi a rompere il cemento e a prolungarle nel terreno. Questi alberi vengono detti anche spacca sassi proprio per questo.
Da questo punto oggi partiremo nella raccolta di campioni di terra e nell’osservazione di quanto sta sopra la terra e sotto. Ciascuno di voi ha il compito di osservare e di raccogliere dei campioni di terra, ricordandovi dove li avete prelevati ed etichettando con le sigle che vi segnalerò
Lavorerete a gruppetti, mentre io con la trivella mi occuperò di scavare un buco un po’ più profondo di campione di terra ogni volta, raccogliendolo in un sacchetto e siglandolo con il numero del campionamento. Il mio campione verrà sempre raccolto con un cono di plastica in modo da cercare di prelevare una stessa quantità di terra ogni volta. Decido che riempirò il cono compattando un po' la terra, ed eliminando i sassi.
Vi chiedo ogni volta di fare attenzione agli strati di humus e di quello che sta sotto, a notare gli spessori, e a metterli in relazione con il luogo dive siamo.
I campioni di questo punto li chiamiamo 1 - Binari Breda
Della terra in questa zona mi dite che è scura, ricca di foglie, e purtroppo di qualche rifiuto. Trovate molte larve di insetti, miriapodi, semi che stanno germogliando e qualche lombrico.
Ci spostiamo, stiamo per entrare in un bosco. Non è molto vecchio, e non è, al contrario degli alberi cresciuti nei binari, un bosco spontaneo.
Al contrario è stato voluto, e piantumato, dall’uomo. Per crearlo non sono stati piantati dei semi, ma si sono utilizzati degli alberelli. Questo perché i semi non è detto che germinino tutti, ci sono meno probabilità di successo. Lo avete visto anche voi a scuola con gli esperimenti che avete fatto: non tutti i semi riescono a svilupparsi! Anche quando si piantumato alberelli non è detto che tutti ce la facciano a diventare alberi adulti: alcuni si ammalano, altri non si trovano bene sul terreno, il nutrimento non è quello più giusto magari: qui al parco è successo con le betulle e i pini, che pian piano sono morti tutti.
Questo bosco sarà il nostro secondo campionamento. Qui di nuovo a gruppetti scaviamo e raccogliamo campioni. Stavolta vi chiedo di cercare di dividere i campioni che raccogliamo: la terra scura della superficie e quella più chiara un po’ più in profondità.
Raccogliamo i campioni che chiamiamo 2s e 2p - bosco giovane.
Qui osservate: lombrichi, vermi, radici, pezzi di foglie o di ghiande, semi, germogli, sassi sempre più grossi man mano che si scava, terra umida, terra che in superficie è più scura per un sottilissimo strato di humus mentre scavando diventa più giallognola.
Ci spostiamo su un prato per fare merenda, e poi entriamo nel bosco vecchio.
Qui di nuovo scaviamo, osserviamo e raccogliamo campioni: 3s e 3p del bosco grande.
Qui lo strato di humus è più evidente... lo stimiamo i 5 mm più o meno, e in una zolla rimasta intera si vede molto bene!
Anche qui troviamo piccoli animali: larve di insetti molto disturbate da noi e un piccolo bruco.
Per finire ci fermiamo su un prato. La prima cosa che notiamo è che qui non ci sono foglie cadute o rametti, solo qualcuno qua e là. L’erba ricopre tutto: con una pala ne scavo un po’ ed estraggo un intera zolla, erba, radici e terra. A scuola l’osserverete da vicino.
Non ci rimane che pesare i campioni con un dinamometro che attraverso l'allungamento di una molla ci permette di determinare un peso.
Le misure dello strumento (sicuramente non precisissime) danno:
campione 2s - hunus bosco giovane: 75gr
campione 2p - terra profonda bosco giovane:145 gr
campione 3s - humus bosco vecchio: 80 gr
campione 3p - terra profonda bosco vecchio: 150 gr
I campioni di humus sono simili tra loro, e così quelli della terra raccolta più in profondità. L'humus, mi dite, è più leggero perché più arioso, e forse è costituito da particelle meno pesanti. C'è da aggiungere che comunque questi pesi sono falsati dall'acqua assorbità a causa della pioggia di ieri.
In classe potreste osservare meglio e con la lente di ingrandimento i vari tipi di terra che abbiamo raccolto e la zolla, capire se sono composti da particelle tutte uguali, farli asciugare provando a pesarli anche da asciutti, riflettendo su quanta acqua i diversi campioni assorbano e quanto l'acqua influenzi il loro peso.
Arrivederci a maggio!
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