3c - s.primaria Marzabotto - Sesto San Giovanni - 20 novembre 2009
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Ciao a tutti! Ci incontriamo lungo uno dei sentieri del Parco Nord: siete arrivati con il pullman di linea in questa grigia giornata autunnale... ma non fa assolutamente freddo! Stamattina staremo insieme, e dobbiamo raggiungere un posto speciale, per cui ci incamminiamo subito! Lungo il nostro percorso ci salutano i cavalli poliziotto, e i loro cavalieri.
Ci fermiamo vicino ad una buca misteriosa ... e ci presentiamo.
Vi racconto prima di tutto del boschetto alle nostre spalle: alcuni dei suoi alberi esistono da prima che venisse creato il Parco! Forse qualche albero esiste dagli anni '40, anni in cui i vostri nonni erano piccoli, anni in cui l'Italia era in guerra... e in guerra a volte si combatte, e a volte gli aerei bombardano.
Qui vicino c'era un aeroporto militare, quello che oggi è il campo volo di Bresso, e durante la seconda guerra mondiale fu bersaglio di bombardamenti, tanto che il boschetto ne conserva ancora le tracce: piccoli avvallamenti e montagnette, forse testimonianze della caduta di una bomba e dello spostamento di terra che si accumulava ai bordi.
Oggi esploreremo il boschetto GEV grazie ad una mappa... ma cos'è una mappa?
Mi spiegate che è un disegno dall'alto (come se ci arrampicassimo sul soffitto) di un posto. E' un disegno rimpicciolito, perché altrimenti non ci starebbe tutto sul foglio!
Voi mi avete portato la mappa della vostra classe.
Guardandola insieme me la illustrate: i quadrati gialli sono i banchi, le linee azzurre le sedie, i tondi i cestini, i rettangoli verdi gli armadi. Non c'è la legenda, cioè l'elenco dei disegni che avete fatto con di fianco il loro significato, però vi ricordate tutto e me lo spiegate!
Noto una strana N: il Nord! E' un punto di riferimento importante per orientarsi. Dov’è il Nord qui? La regola che troviamo è che, se è mattina la posizione del sole ci permette di individuare l’est, il punto dove sorge. Peccato che oggi il sole non ci sia... vi devo dire io dove sarebbe! Se formiamo una T con le nostre braccia e puntiamo con la mano destra l'est, con la nostra sinistra indicheremo l'ovest, dietro alla nostra testa si troverà il sud e di fronte a noi il nord.
Guardiamo insieme la mappa che ho portato io: ci sono riportati alcuni punti del boschetto, con il loro nome e un disegno che li identifica: la loro scoperta ci permetterà di conoscerlo un po' di più.
Ci dividiamo in tre gruppi, uno esplorerà con la maestra, uno con il nonno che vi ha accompagnato e uno con me.
I punti che ogni gruppo deve cercare sono quelli individuati dai bigliettini che vi consegno e che con una frase descrivono ciò che dobbiamo trovare.
Orientata la mappa guardando il nord siamo pronti per partire!
Tutte le volte che leggiamo un bigliettino cerchiamo di individuare il punto sulla mappa per capire dove andare.
A volte è facile individuare il luogo, altre meno...
Via via segnamo le nostre tappe con una matita...
Trovati i cinque punti che avevo assegnato ci ritroviamo e prima di tutto ci rifocilliamo con la merenda! Poi condividiamo le nostre ricerche, manca il Tappeto Verde all'appello, poi lo andremo a cercare insieme... siamo pronti per la ricerca degli ultimi tre cartellini che consegno ai gruppi: si riparte!
Quando ci ritroviamo ognuno racconta gli ultimi ritrovamenti. Sarebbe bello unire le tre mappe, vi chiedo di farlo a scuola, ridisegnandone una tutti insieme, colorandola, collocando tutti gli elementi che abbiamo trovato e magari inventandovi nuovi disegni sulla base di ciò che avete osservato.
Il primo è l'alveare, al di là della recinzione che delimita il boschetto. In realtà sono due: qui al parco un operaio si prende cura di queste due arnie, si chiamano anche così queste cassette che ospitano le api. Osserviamo che le api entrano ed escono da una piccola fessura: ma cosa fano le api? com'è la loro vita? A scuola proverete a saperne di più...
Proseguendo incontriamo il nido dell'allocco, o meglio la cassetta nido, che era appesa ad un albero e che forse è caduta con il vento, o con a pioggia. E' molto grande, gli uccelli potrebbero costruirvi il nido all'interno: la confrontiamo con una cassetta nido ancora appesa su un albero vicino a noi, molto più piccola.
Saranno per due uccelli diversi, ipotizzate, uno più piccolo e uno più grande. L'allocco è un rapace notturno, a nessuno sa com'è fatto, e non conoscete tanto bene nemmeno i gufi: proverete a capire come sono fatti? E riuscirete a dirmi quando gli uccelli hanno bisogno del nido?
Raggiungiamo il grande uovo, sembra un uovo di dinosauro... un sasso composto da quarzo che arriva da lontano, lo testimoniano i segni che ha, chissà che viaggio ha fatto? Forse lo ha trasportato un ghiacciaio... ma come?
Poco più lontano ai tentacoli emergenti scopriamo che tanti alberelli di acero campestre sono cresciuti fondendosi in un grande albero con molti tronchi e molte radici. E’ cresciuto su una delle montagnette che forse sono state create dalle esplosioni. Raccogliete una sua foglia da portare in classe, riuscirete a scoprire qualche caratteristica di questo albero?
Ed arriviamo alla sentinella, un bagolaro che protegge l'ingresso ai bunker. I bunker sono dei rifugi, che servivano durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale a chi lavorava all'aeroporto o nelle fabbriche vicine. Come sarà là sotto? Riuscite ad immaginarlo?
Arriva il momento di salutarci, ci rivedremo a primavera, portatemi tante informazioni!
P.s.
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.
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