3b - s.primaria via Bologna - Bresso - 20 maggio 2010
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Ciao a tutti! Ci incontriamo alla fontanella davanti alla Cascina. State facendo merenda, ma in fretta siete pronti per cominciare la nostra mattina insieme: oggi è una splendida giornata di sole.
Ci dirigiamo verso il Boschetto Gev. La zona è molto cambiata rispetto all'autunno.
Prima di tutto intorno a noi gli alberi sono coperti di foglie, e alcuni sono anche fioriti. L'erba è più verde, anche il prato poi è costellato di fiori. Chiudendo gli occhi si sentono molti cinguettii, e volano tanti insetti.
L'area davanti al boschetto è cambiata, stanno lavorando, e hanno scavato uno stagno più grande, che sarà un luogo protetto per uccelli e anfibi. Già perché questo posto, come avevamo scoperto la scorsa volta, è importante. Nel corso degli anni è diventato un luogo dove in primavera molti animali si spostano, soprattutto gli uccelli ,per nidificare, perché è riparato, e non ci vanno tante persone: per questo oggi abbiamo una responsabilità in più! Entrare cercando di non disturbare i "padroni di casa" in questa loro importante attività.
Oggi mi avete portato un lavoro che avete fatto a scuola, rielaborando la mappa che vi avevo lasciato del boschetto.
L'avete trasformata in un reticolo, individuato le coordinate ed indicato i punti che avevamo scelto insieme alla fine della scorsa uscita.
Per ogni punto, divisi a gruppi, avete cercato alcune notizie e me le avete portate. Le leggiamo insieme.
Per esempio del fico avete scoperto che ci sono diverse varietà, che corrispondono a diversi frutti che maturano in diversi momenti dell'anno.
Dello stagno avete scoperto gli abitanti, tra cui l'airone, la rana, il germano.
Per il grande uovo avete ripreso le mie parole, e avete inventato una storia.
Prendendo spunto dall'acero con i suoi tentacoli emergenti, avete scoperto e approfondito l'importanza delle radici e il loro funzionamento.
Non rimane che entrare per osservare come sono cambiati questi punti.
I sentieri sono irriconoscibili... la vegetazione è cresciuta tantissimo.
Partiamo dal Troppo fico, che ora ha grandi foglie e tanti frutti:
E arriviamo allo Stagno, che davvero è cambiato!
Pieno di piccoli girini, gerridi (gli insetti pattinatori),
e foglie e fiori di ninfea:
Proseguendo costeggiamo le Pervinche, notando che qualcuna è fiorita.
E raggiungiamo il Grande Uovo: che lui non è cambiato, ma intorno è cresciuta l'erba.
Passiamo anche dalla Vasca Verde, dove sono fioriti degli Iris gialli molto belli.
Ed infine passiamo sotto l'acero dei Tentacoli emergenti: quante foglie!
Arriviamo così all'ingresso della Sentinella, dove, aperta la porta, ci prepariamo a scendere, ma... come vi siete immaginati sia là sotto? Qualcuno pensa ad una grande stanza, qualcuno un tunnell con tante porte, qualcuno pensa ci siano sotto delle armi. Non ci resta che scendere e verificare con i nostri occhi.
Scendendo ci si presentano dei corti corridoi in cemento armato, disposti a zig.zag, separati con delle pesanti porte in cemento armato, dei fori sul soffitto che corrispondono alle prese d'aria, basamentilungo le pareti che in alcuni tratti sorreggono delle panche; lci sono due stanze quadrate che probabilmente contenevano acuqa e provviste, due bagni. Lungo alcuni corridoi, delle foto appese ci mostra immagini in bianco e nero di aree bombardate: in questi luoghi ci si rifugiava quando c'era un attacco aereo!
Succedeva durante la seconda guerra mondiale, quando l'areoporto militare di Bresso, qui vicino, era considerato un punto strategico da abbattere. Ci immedesiamo in chi era costretto a fuggire qui, alla paura che doveva avere, allo spavento. Mi fate tantissime domande.
Con la mappa della scorsa volta in mano ciascuno di voi prova ad immaginare sotto il boschetto come si snodano i corridoi, dall'ingresso 1 all'ingresso 3, dagli alveari alla sentinella passando per il bosco degli stuzzicadenti. Il percorso sotterraneo però non è lineare. In questo modo si evitava, nel caso che una bomba colpisse un tratto di bunker, che tutto il tunnel e chi vi era nascosto crollasse.
Ci immaginiamo bambini come voi, in questo o in altri rifugi di questo tipo. Avranno pianto? E ci piace pensare che, colorando il grigio di questi luoghi, un bambino potesse consolarsi un po'.
Possiamo lasciare anche noi un segno qui: proveremo ad immaginare cosa c'è al di là delle pareti, sotto il boschetto... e lo rappresenteremo sui muri.
Lo percorriamo tutto, per uscire dall'ingresso 1 e trovarci di nuovo al sole. Ci raccogliamo in cerchio e proviamo ad immaginare cosa ci potrebbe essere sotto terra. Sassi, radici, insetti, animali, ossa, cadaveri. Dobbiamo trovare un soggetto da poter disegnare sulle pareti grige dei bunker. Decidiamo a maggioranza di scegliere gli animali che vivono nella terra: talpe, insetti, lombrichi, larve.
E torniamo sotto per completare la nostra opera.
Alla fine ecco tanti piccoli animali comparire sul grigio del muro.
Ora che abbiamo lasciato la nostra traccia, risaliamo al sole, e davanti alla cascina ci salutiamo: arrivederci e buona estate!
P.s.
Qui potete vedere e stampare la mappa-cartina che abbiamo utilizzato.
Qui potete leggere le definizioni in rima degli elementi presenti nella mappa.
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