Mattina di sole e vento che non da fastidio: sta proprio arrivando l'estate! Ci ritroviamo davanti alla cascina e vi incamminate con me e Urtzi, l'amico che oggi ci accompagnerà. Raggiunta l'area didattica che ci ospita anche oggi, ci ripresentiamo e raccontiamo a Urtzi le attività della scorsa volta e i giochi con le mappe.

Vi avevo lasciato con tantissime consegne, ed eccovi pronti a raccontarci curiosità e approfondimenti sulle api, sullo stagno, sui pipistrelli e sul ciliegio.

In particolare avete approfondito la vita delle api e di come sono organizzate. Sapete davvero tutto! ognuno dice un particolare e imparo tantissime cose che non sapevo!

Avete anche ideato un gioco e sono la prescelta per provarlo.

Il titolo è Essere o non Essere

Occorrente:
- una fascia da legare sulla fronte con una piccola taschina trasparente
- tante tesserine con disegnati animali, piante, oggetti non viventi

Chi ha la fascia legata sulla fronte, in questo caso io, non vede la tesserina che viene scelta e inserita nella taschina e deve indovinare il soggetto disegnato facendo domande a cui si può rispondere solo sì o no.

Gioco tre volte: sono un animale? ho le ali? ho quattro zampe? sono un vegetale? sono un oggetto? vengo usato dall'uomo?

Le prime due indovino quasi subito che sono un fungo e una bussola, ma mi aiutate troppo perché non riuscite a non fare commenti che sono indizi preziosi. La terza volta invece è più difficile perché riuscite a rispondere solo con sì o no, ma alla fine indovino: sono una gazza ladra!

Oggi pomeriggio lo proporrete all'altra classe dopo il pic-nic.

Ora scriviamo sia il titolo che tutti i vostri nomi su due dischi di legno, e ci prepariamo per portarli nei Bunker, dove li lasceremo.

A scuola avete visto un video sui Bunker, quindi avete un'idea di come potrebbero essere. Qualcuno mi dice che prima di saperlo pensava che fossero come delle grotte. In ogni caso vi aspettate buio e aria fresca.

Ci prepariamo a scendere. In fila e in silenzio.

Nel primo ingresso vi racconto della vecchia fabbrica di aerei, la Breda, e di come questi fossero i suoi rifugi. Di come l'Italia fosse in guerra, e di come arrivassero aerei per bombardare questo punto strategico, ovvero importante durante una guerra. Di come dopo la guerra tutto sia stato abbandonato, e di come il Parco abbia ristrutturato questo posto.

E' umido e fa freddissimo in confronto con la temperatura esterna e la voce rimbomba. Osserviamo una bomba appesa, identica ad una vera ma realizzata all'uncinetto. C'è anche una porta che chiude il tratto non sistemato dei vecchi Bunker. Alle pareti vi faccio notare i segni di quando le radici degli alberi sopra di noi entravano dal cemento, lente ma fortissime.  E da una piastra di metallo hanno già ricominciato ad entrare!

Vi chiedo di osservare tutto e una volta arrivati in fondo, ci sediamo e parliamo di come la galleria si snoda, che non è dritta ma è una linea spezzata, e quato permette due cose: evitare che un esplosione in un tratto di corridoio possa travolgere tutto, e anche per aumentare, a parità di inizio e fine, il numero di posti disponbili. Guardiamo anche la forma del soffitto: si chiama a volta di botte, ed è la forma più resistente per colpi che arrivano dall'alto (lo studierete in quintà quando conoscerete la civiltà dei Romani)

Avete visto stanze: forse lasciavano cibo e sicuramente materiali per scavare in caso di crollo, e i bagni. In un altro corridoio le foto appese di come erano gli angar e gli aerei, prima e dopo il bombardamento.

Per finire proviamo ad immaginare come fosse qui, in quei momenti, come fosse per i bambini in altri bunker sotto le case o scuole, e di come purtroppo sia ancora in molti paesi ancora in guerra, là dove a volte non ci sono nemmeno i bunker. La luce in questa stanza è bassa, e a volte si sente il rumore di un aereo, per fortuna oggi non c'entra nulla con la guerra, ma ci fa un certo effetto.

Uscendo lasciamo i nostri dischi nella zona dove una mostra fotografica ci parla del Parco: un compagno dice "diventiamo storia anche noi"

Tornati al sole e finalmente al caldo ci raggruppiamo con l'altra classe per una merenda tutti insieme. Le vostre mamme, con la marmellata di fico e di ciliegio, hanno cucinato buonissime torte!

E' anche il compleanno di un vostro compagno: auguri Christian!!!

Abbiamo la ricetta di quella con la marmellata di cilegia della vostra classe, e dove potevamo sederci se non sotto Nonno Ciliegio?

Riprendiamo con l'ultimo gioco. Divisi in tre gruppi, ciascuno con la mappa dell'area didattica, vi chiedo di individuare altri due punti diversi da quelli già segnati e che avevamo trovato la scorsa volta. Vi chiedo anche di inventare un nome e di segnarli sulla mappa.

Si parte!

Quando tutte le squadre sono tornate facciamo uno scambio e ogni gruppo cerca i punti di un altro.

Ecco sei nuovi punti che potremmo inserire per giocare con altre classi l'anno prossimo!

La salita di spighe:

La trappola di pietra:

Il regno delle libellule:

L'accampamento dei cavernicoli:

La casa primitiva, dove l'occasione è buona anche per improvvisare una danza... primitiva!

Il divano picchiatello:

La mattina termina così, con un saluto grande a tutti e un bel pic-nic che vi aspetta davanti alla cascina.

Grazie, buon estate e all'anno prossimo!

 


 



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