Un bellissimo pomeriggio di sole ci aspetta per la seconda uscita sulle mappe. Ci incontriamo davanti alla Cascina, e dopo esserci abbracciati e salutati partiamo verso l'area didattica dove ritroviamo subito Nonno Ciliegio.

Dopo un veloce ripasso di nomi, mi descrivete tutto il lavoro fatto a scuola in preparazione di oggo.

Come vi avevo chiesto, avete approfondito alcuni punti che avevamo visto insieme e per i quali vi avevo lasciato con delle domande.

Avete trovato tante informazioni curiose sul cilegio ed il fico! Oltre che fare un pic-nic oggi mangiando la marmellata di entrambi i frutti di questi alberi.

Poi avete cercato notizie sulle rane e sui rospi. Le loro differenze. Soprattutto sulla rana avete imparato tante cose, e oggi la giornata calda ci permetterà di vederne diverse sui bordi o nell'acqua degli stagni. Già da dove siamo se ci concentriamo sull'ascolto si possono sentire gracidare.

Avete inventanto un gioco dell'oca con la mappa dell'area didattica, inserendo i diversi punti della mappa e costruendo le regole di quando ci si finisce sopra: passi indietro, passi in avanti, stare fermi un giro.

Il gioco dell'oca del Parco Nord

Ci si divide in quattro gruppi con una pedina a testa.
Si tirano due dadi e a turno ogni componente del gruppo gioca.
Vince chi arriva all'ultima casella, anche senza numero di dadi esatto.

Proviamo!

Il vento non aiuta le pedine a stare ferme! ma alla fine con qualche legnetto riusciamo a concludere il gioco. Bello!

Scriviamo il titolo e tutte le vostre firme su due dischi di legno, rimarranno come traccia del vostro gioco, e li porteremo nel Bunker.

E' l'ultimo punto che avete approfondito.

Avete immaginato come sia, e avete disegnato le vostre idee: buioi, pieno di scale, pieno di ragni, insetti, vermi, pipistrelli. Pauroso per alcuni, caldo e posto tranquillo per altri.

Ci prepariamo a scendere. In fila e piano, chissà cosa ci aspetta!

Troviamo corridoi umidi, fa quasi freddo! e la voce rimbomba. Alle pareti i segni di quando le radici degli alberi sopra di noi entravano dal cemento, lente ma fortissime.  E da una piastra di metallo hanno già ricominciato ad entrare!

Vi racconto della vecchia fabbrica di aerei, la Breda, e di come questi fossero i suoi rifugi. Di come l'Italia fosse in guerra, e di come arrivassero aerei per bombardare questo punto strategico, ovvero importante durante una guerra. Di come dopo la guerra tutto sia stato abbandonato, e di come il Parco abbia ristrutturato questo posto.

Osserviamo le stanze dove forse lasciavano cibo e materiali per scavare in caso di crollo, e i bagni. In un altro corridoio le foto appese di come erano gli angar e gli aerei, prima e dopo il bombardamento.

In fondo ci sediamo, e parliamo di come la galleria si snoda, non è dritta ma è una linea spezzata, l'avete appena studiato in geometria, per evitare che un esplosione in un tratto di corridoio possa travolgere tutto, e anche per aumentare, ia parità di inizio e fine, il numero di posti disponbili. Guardiamo anche la forma del soffitto: si chiama a volta di botte, ed è la forma più resistente per colpi che arrivano dall'alto (lo studierete in quintà quando conoscerete la civiltà dei Romani)

Per finire proviamo ad immaginare come fosse qui, in quei momenti, come fosse per i bambini in altri bunker sotto le case o scuole, e di come purtroppo sia ancora in molti paesi ancora in guerra, là dove a volte non ci sono nemmeno i bunker. La luce in questa stanza è bassa, e a volte si sente il rumore di un aereo, per fortuna oggi non c'entra nulla con la guerra, ma ci fa un certo effetto.

Uscendo lasciamo i nostri dischi nella zona dove una mostra fotografica ci parla del Parco: in fondo noi apparteniamo a questo pezzettino di storia.

Ritorniamo al caldo del sole, e nel poco tempo che abbiamo prima che torniate a scuola vi propongo di dividervi in tre gruppi ed aiutarmi ad individuare dei nuovi punti per la mappa dell'area didattica. Avremo anche il tempo di scambiarci le mappe e di provare a giocare cercando il punto di un altra squadra.

Si comincia!

I vari gruppi riescono anche a vedere, e ascoltare, le rane nello stagno!

Ne scegliamo solo uno per gruppo perché abbiamo pochi minuti. Poi avviene lo scambio, e tutti insieme seguiamo via via i compagni che sono alla ricerca in modo che tutti vediamo tutti e tre i punti.

La collina dove si sentono le rane:

La coda di drago:

Alice oltre il muro:

Chissà che l'anno prossimo non si riesca ad inserire anche questi sulla mappa originale e a far giocare altre classi anche grazie a voi.

Ci salutiamo davvero, grazie del bel pomeriggio e all'anno prossimo! Buon estate!

 

 

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