Buongiorno a tutti! Ci incontriamo davanti alla Cascina Centro Parco e subito ci incamminiamo verso il bosco. Oggi temevate un po' la pioggia e qualcuno ha portato l'ombrello. Il cileo è grigio ma speriamo non piova!

Prima di tutto le presentazioni: io sono Alessandra, i vostri nomi?

Tutti conoscete già il Parco, nessuno si ricorda di essere venuto con la scuola, ma ci fate passeggiate, pic-nic, ci venite in bicicletta, ci venite con il cane o per giocare a pallone.

Il Parco Nord è un Parco nato anche per questo, per unire la natura, il verde dei prati e del bosco, alla presenza dell'uomo. Ha compituo quarant'anni l'anno scorso. Qui dove siamo noi per esempio c'era un grande campo volo. Con un aereoporto non molto lontano, e delle fabbriche. Era la Breda. Dopo la secodna guerra mondiale e dopo che la Breda venne dismessa trale varie possibilità (costruire case, centri commerciali, strade) per fortuna si scelse quella di far nascere un area verde. Seminati i prati, piantumato gli alberi, asfaltato le piste ciclabili, messo le panchine, i tavoli, i cestini, le fontanelle.

In quarant'anni il bosco è cresciuto, e anche se l'uomo lo cura, taglia gli alberi malati, piantuma nuovi alberelli, il bosco è anche riuscito a svilupparsi da solo, grazie ai semi che di anno in anno cadono, o arrivano portati dal vento. Ora è un bosco disordinato, che ha attirato gli animali. Insetti e uccelli per primi, mi dite. Vicino a noi canta un picchio, anzi, ride.

Dal bosco è arrivato anche l'oggetto misterioso che avete osservato in classe, ipotizzando che fosse: un seme, un fiore duro, una bacca. Era profumato, sapeva di camomilla, sembrava avere le spine, era legnoso.

Vi spiego che in effetti quest'oggetto misterioso è cresciuto intorno ad un seme, per l'esattezza ad una ghianda, e che si chiama GALLA.

C'è un piccolo insetto (un cinipide, un compagno lo conosce perché sa tutto sugli insetti!) che in primavera depone il suo uovo iniettandolo in una corteccia, in una foglia, alla base di una gemma o di un fiore. A seconda di dove l'uovo si trova, la pianta reagisce alla sostanza iniettata con l'uovo e si difende creando la galla. Al suo interno l'uovo si schiude, e una piccola larva comincia a mangiare e a crescere, finché non è pronto pre trasformarsi in insetto ed uscire.

Ora anche l'oggetto misterioso ha il suo nome!

Ci spostiamo nel bosco osservando che gli alberi sono ormai pieni di piccole foglie e cercando querce che pssano mostrarci qualche galla.

Le troviamo lungo il viale dove anche i compagni della b si sono fermati.

In alto, appese ai rami, ecco le galle tonde.

Entriamo nel bosco.

Ci fermiamo sotto a un albero altissimo. E' una querca. A terra troviamo le sue ghiande e le sue foglie.

Sono diverse da quelle delle querce lungo il viale. Questa è una quercia rossa: i suoi margini non sono lobati ma a punta.

Ne approfitto per raccontarvi una storia che ne ha una come protagonista...e non una quercia qualsiasi!

E' generosa, forte, disposta a sacrificarsi per i suoi amici.

Ci fermiamo sotto la grande quercia per fare merenda e ripartiamo.

Lungo il sentiero incontriamo due grandi alberi. la vostra attenzione è attirata da quello a sinistra, grande e imponente. Poi notiamo che a destra c'è n'è un altro altrettanto grande ma dal tronco bianco. Sembra proprio che si guardino. Un cartellino ai loro piedi riporta una vecchia scritta: il villaggio dei gemelli.

Sembrano proprio due alberi fratelli, opposti. Uno bianco, uno nero.

Sono il pioppo bianco e il pioppo nero. Come per le querce, anche in questo caso hanno foglie diverse.

I rami sono troppo alti per riuscire a distinguerle.

Ma a terra le troviamo. Il pioppo nero ha una forma triangolare, "a cuore". Il pioppo bianco ha la forma più rotonda, il margine inferiore più chiaro (quando la foglia è viva è molto bianco).

La storia che vi racconto parla di quanto i pioppi sanno ascoltare il vento che racconta di paesi lontani, e di quanto gli piaccia poi, cantando, raccontare quello che sente.

Proseguiamo per incontrare l'ultimo albero di oggi. I suoi rami sembrano partire direttamente da terra. E' un cespuglio! Si chiama sambuco, le sie foglie sono composte, cioè formate da foglioline più piccole. presto si riempirà di fiori bianchi.

I suoi rami all'interno sono spugnosi (voi ci volete fare la bacchetta magica di Harry Potter!).

Possono essere anche usati  per costruire fischietti, e l'ultima storia mette in pratica proprio questa caratteristica del sambuco, che generoso offre un suo ramo per aiutare un bambino che si è perso.

Ora che abbiamo conosciuto da vicino tre nuovi alberi,  proviamo a dividerci secondo le loro caratteristiche.

Chi si sente protettivo come la quercia?  A chi piace ascoltare e poi raccontare come il pioppo? Chi è generoso come il sambuco?

Divisi in questi tre gruppi, a coppie o terzetti cerchiamo i "nostri alberi".

Grazie a uno strumento particolare potremo scoprire la loro posizione. E' un lettore gps, ma come funziona? Come i navigatori comunica con i satelliti, che "vedono" la nostra posizione dall'alto.

Leggeremo le coordinate, ovvero i numeri che identificano la posizione sul pianeta terra, e potremo segnare dove sono gli alberi sulla mappa  del parco.

La ricerca inizia, poi ognuno mi mostra l'albero trovato. Non tutti sono individuati al primo colpo ma poi con qualche suggerimento...

La quercia di Michela e Alessia:

La quercia di maria Sofia e Beatrice:

La quercia (che abbracciate!) di Martina, Aurora e Bianca:

Il sambuco di Giulia, Zaire e Nora:

Il sambuco di Paolo e Bavli:

Il sambuco di Simone e Cristian:

Il sambuco di Luca e Alissa:

Il pioppo di Giorgia, Abla e Simone:

Ecco la mappa di Google:

In classe rielaborerete tutte le informazioni raccolte in questa mattinata insieme.

Grazie a tutti e arrivederci in qualche altra occasione!

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