Un bel pomeriggio accoglie i vecchi amici della 4a al Parco!
Ci incontriamo presso la parte nord, in corrispondenza dell'autostrada.
Siamo vicino al lago nord ...

Da qui siamo già partiti in altre occasioni ... in particolare dal lago ...

Oggi dovremo parlare di trasformazioni: dell'ambiente parco, ma anche quelle personali, che ci riguardano ...
Infatti ...come vi sentite?
La risposta a questa domanda viene data da una serie di testi e disegni, di cui però ne osserviamo e leggiamo solo alcuni.
Sicuramente in voi ci sono molte aspettative!

Quale sarà il luogo naturale dove le trasformazioni sono più evidenti e più continue?
Sicuramente gli ambienti umidi!
Come il laghetto che abbiamo vicino a noi ...

Qui il mondo animale, ma non solo, è in continuo movimento (anche perchè l'acqua che entra nel laghetto proviene dal canale Villoresi (quindi, in definitiva, dal fiume Ticino). E, durante il viaggio, porta con se' tanta vita ...

Osserviamo pesci, tartarghe, volatili vari quali germani, gabbiani, gallinelle).

C'è grande movimento, in questa primavera precoce ...

Ci incamminiamo e ... ci fermiamo un momento a raccogliere qualche cannuccia secca ...

Il nostro obiettivo oggi è soprattutto quello di valutare le trasformazioni all'interno del bosco, in particolare nel bosco con gli alberi più vecchi, quelli piantati nel 1983.

E qui cominciamo ad accorgerci di qualche cosa di strano ... alberi morti, in terra, "preda" degli agenti decompositori (funghi, insetti ...).

In particolare un tronco, che osserviamo bene: è ancora "duro", anche se da qualche parte il processo di decomposizione è già incominciato ...

Vi do' il primo compito ... provate ad immaginare questo luogo come potrà essere nei prossimi 10 anni. Provate a descriverne l'evoluzione e le possibili trasformazioni. Perchè è sicramente che questo luogo, tra 10 anni, non sarà più così!

Camminiamo, in mezzo a parecchi alberi morti - in piedi o a terra ...

Ma troviamo anche vita, vita nuova e piuttosto evidente!
Un piccolo biancospino che risalta evidentemente, visto che ha già emesso anzitempo, le sue foglioline.
E' stato in qualche modo "ingannato" dalle temperature elevate di questo inverno. E protetto dai grandi alberi circostanti.

Cammina cammina, in mezzo agli alberi caduti, osserviamo la presenza, almeno passata, di vari animali. Come il picchio!

Sempre circondati ed accompagnati da decessi vegetali ...

Impariamo a riconoscere un albero morto anche da come sono disposti i suoi rami in alto: accartocciati su sè stessi ...

Osserviamo anche il risultato dell'azione del forte vento ... che riesce a sradicare, almeno parzialmente, grossi alberi ...

Ci mettiamo in gioco ... di equilibrio ...

Un altro simpatico picchio è stato qui ...

Che belli questi funghi-mensola!
Uno lo porterete a scuola per farlo essiccare ...

Ultima messa in gioco ... per guarire, tutti insieme!

Il passaggio "dentro" l'albero ... come tanti anni fa ...
Per avere i benefici della capacità guaritrici che il mondo vegetale possiede abbondantemente.

Ci mettiamo in cerchio per la ricapitolazione finale.
Come ci sentiamo ora? Dopo la nostra gita?
Direi bene!
Siamo guariti, ci siamo messi in gioco, abbiamo imparato molte cose ...

Io, soprattutto, ho capito per l'ennesima volta questa cosa della grande capacità rigeneratrice che la natura possiede ... un singolo albero morto può dare vita a innumerevoli altri esseri! E questo è semplicemente grandioso!

Vi do' altri compiti ... in particolare quello di inventare un gioco, che abbia a che fare con le trasformazioni. Un gioco nuovo, che giocheremo insieme in occasione del nostro prossimo incontro!

Ciao a tutti!

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